I colori degli animali del reef, spesso affascinanti, in realtà tendono a scomparire con la profondità, come sanno bene i fotografi subacquei, che hanno bisogno del flash per vederli nelle loro foto. Ma ci sono casi in cui noi riusciamo a vedere un’alga, un animale o una parte di esso di colore rosso anche a 30 m o oltre, senza torcia. Alcuni animali hanno delle parti del corpo che emettono luce fluorescente, cioè convertono la luce ambiente blu riflettendola nelle lunghezze d’onda del rosso, o rosa, o giallo.
Un lavoro pubblicato recentemente nella rivista Frontiers in Ecology and Evolution ci chiarisce alcuni punti sul significato ecologico delle colorazioni fluo nei pesci.
Ad esempio pesci planctivori come Bryaninops natans (il ghiozzo dagli occhi rosa della foto) se ne servono come di un faro, per riflettere luce rosa-rossa che illumina le loro prede, piccoli crostacei del plancton. Le prede sarebbero molto difficili da individuare, trasparenti e in movimento su uno sfondo blu, ma il riflesso fucsia fa brillare i loro occhi e li evidenzia (è il caso di dirlo) per il ghiozzo.
In altri casi la luce fluorescente è usata per sottolineare dettagli anatomici sexy, usati nel corteggiamento, o per mimetizzarsi tra alche fluorescenti.
Insomma, mentre finora si pensava che il rosso fosse un colore poco importante per i pesci, visto che quello della luce solare è limitato a pochi metri di profondità, adesso finalmente si tende a capirne e rivalutarne l’importanza anche nel reef profondo.