Non tutti sanno che le mante sono ricercate dalla medicina tradizionale cinese, per le loro branchie, che, essiccate, diventano un rimedio per aumentare il latte al seno, per disintossicare il sangue, per curare la varicella, la tonsillite, per ripulire i polmoni del fumatore.
Per la verità molti sostengono che i testi sacri della medicina tradizionale cinese non contengono traccia di questi effetti, si tratterebbe di un’interpretazione moderna. Che ha avuto comunque l’effetto, negli ultimi anni,di produrre un declino sensibile delle popolazioni mondiali di questi magnifici animali (pari anche al 90% in certe aree). Cosa è successo esattamente? Sembra che qualche commerciante abbia speculato e cercato di sostituire le pinne di squalo, sempre più difficili da trovare, con un prodotto analogo. Purtroppo solo spostando in parte il problema.
E adesso le buone notizie. Nel 2014 l’Indonesia ha bandito la pesca delle mante nella sua zona economica (2,3 milioni di miglia quadrate). Nello stesso anno le mante sono entrate sotto la protezione internazionale della CITES, che ne limita il traffico internazionale.
Alcuni numeri, che alla comunità mondiale sembrano convincenti: le mante alimentano attualmente un’attività turistica che vale, su scala mondiale, 140 milioni di $/anno, contro un giro di affari per la vendita delle loro branchie difficile da quantificare (perché in gran parte sommerso), ma che dovrebbe aggirarsi attualmente sui 30 milioni di $/anno.
Sembra che le campagne internazionali stiano avendo effetto, e che le autorità Cinesi siano sempre più attente contro l’importazione illegale. Insomma, grossi passi sono stati fatti, anche se molto resta ancora da fare.