Cosa possiamo chiedere a un nuovo dive buddy?
Uno dei momenti peggiori che ci possano capitare nella nostra vita da sub, quando andiamo a fare un’immersione da soli, è l’assegnazione del compagno di immersione, del dive-buddy. Ecco, adesso mi tocca uno sconosciuto, magari fresco di open. E sembra pure uno di poche parole… Bisogna approfondire la conoscenza, ma come fare ad avere informazioni utili senza essere troppo diretti?
Ecco un piccolo aiuto per essere diplomatici:
Quello che volete sapere: “quante immersioni hai fatto?”
Se il vostro buddy occasionale è interessato alla sicurezza, dovrebbe capire le ragioni della vostra domanda. Ma per non urtarlo, nel caso sia un principiante permaloso, possiamo girare la domanda in questo modo.
Quello che dovete dire: “Io ho 300 immersioni, ma non conosco questo sito. E tu?”
Quello che volete sapere: “da quanto tempo non ti immergi?”
Magari ha 100 immersioni, ma non si immerge da 10 anni e non ricorda niente…
Quello che dovete dire: “Io faccio immersioni al lago dietro casa mia quasi tutti i fine settimana, non mi capita spesso di fare vacanze in luoghi tropicali, con tante immersioni di seguito. E tu?”
Quello che volete sapere: “che tipo di immersioni fai di solito?”
C’è una bella differenza tra avere 100 immersioni sul logbook tutte fatte su reef, con acqua limpida e poca profondità, e 100 immersioni profonde con esplorazione di relitti. Provate a girare la domanda in questo modo:
Quello che dovete dire: “Il mio relitto preferito rimane sempre il Thistlegorm. E tu ne hai un preferito?”
Quello che vorreste chiedere: “vogliamo programmare l’immersione?”
Ecco dove volevate arrivare. Cosa intende fare, stare a lungo in poca acqua o buttarsi giù lungo la parete? Dovete anche stabilire i segnali per comunicare, chi sta avanti e chi segue…
Quello che dovete dire, per non invadere il suo spazio con una richiesta che suoni come di adeguarsi ai tuoi desideri: “Cosa vuoi fare in questa immersione?”
Quello che vorreste chiedere: “c’è qualcosa che dovrei sapere sulla tua attrezzatura, o in generale su di te?”
Questa domanda deve essere formulata proprio così, non ci sono alternative. È il momento di fare un buddy check, un controllo di sicurezza, e di sapere qualcosa sulle vostre preferenze e esigenze, come la necessità di scendere lentamente per essere sicuro di compensare.
Via, siete pronti!