L’arcipelago delle Bahamas è un’oasi ecologica distribuita su oltre 160.000 chilometri quadrati di oceano, a partire da soli 80 Km dalla costa della Florida. Comprende 16 isole principali, oltre 2.000 rocce e cays, e vanta l’acqua più chiara del pianeta con una visibilità di oltre 60 metri.
A cominciare da Cristoforo Colombo, arrivato qui nel 1492, tutti i visitatori delle Bahamas ne rimangono affascinati. Storia e cultura si intrecciano e, oggigiorno, soprattutto i tour “storico/gastronomici” delle isole, non si limitano solo a paesaggi e architettura ma introducono anche alla conoscenza dei sapori locali. Lascia che ti accompagniamo in questa visita virtuale delle Bahamas e scopri che la loro bellezza si estende ben oltre le straordinarie meraviglie naturali.
Immergersi alle Bahamas
La bellezza delle immersioni alle Bahamas è offerta dalle acque calde e limpidissime e dall’ampio ventaglio delle esperienze che offrono.
Prima su tutte, ovviamente, la barriera corallina: le Bahamas vantano alcune delle comunità di coralli più varie e sane dell’Atlantico occidentale. Si tratta della terza barriera corallina più grande del mondo e comprende oltre 700 isole e baie. Qui si trovano spugne, coralli a ventaglio, coralli a cervello fra i più datati ed un caleidoscopio di colori oltre che una sconcertante varietà di pesci in altissime quantità: potrai perderti in un banco luccicante di pesci pipistrello argentati, dentici o grugnitori dell’Atlantico o meravigliarti della bellezza degli innumerevoli pesci angelo.
Seguono a ruota le immersioni più emozionanti: le Bahamas sono la capitale mondiale delle immersioni con gli squali! Se le tue precedenti esperienze si limitano a fugaci ombre ai margini della visibilità, preparati a rimanere a bocca aperta! Le Bahamas offrono incontri ravvicinati e sicuri con gli eleganti squali della barriera corallina caraibica, con gli impassibili squali tigre o i maestosi grandi martelli.
I Blue Hole delle Bahamas
Esperienza imperdibile, poi, sono i Blue Hole: si trovano soprattutto attorno ad Andros ma, tutto l’arcipelago, offre il maggior numero di Blue Holes che qualsiasi altra parte del pianeta. Queste famose doline si sono formate in seguito all’erosione della roccia calcarea delle grotte in profondità e offrono un’esperienza subacquea unica e suggestiva.
Da ultimo, ma non ultimo, non bisogna dimenticare che le acque delle Bahamas hanno presentato a lungo una sfida ai navigatori, e, pertanto, attorno a tutte le isole, si trovano relitti di tutte le epoche. Inoltre, il governo delle Bahamas ha perseguito un programma di affondamento di navi ecologicamente pulite per creare scogliere artificiali.
Per la gioia, poi, anche di quanti non usano (ancora) le bombole: i banchi di sabbia delle isole occidentali sono un habitat privilegiato di tursiopi e delfini macchiati dell’Atlantico. Solitamente sono amichevoli e giocano con snorkeller e sub.
L’imbarazzo della scelta: breve selezione di alcune delle località di immersione più popolari
Nassau
Nassau, sull’isola di New Providence, é la capitale nonché il principale aeroporto di arrivo alle Bahamas.
Le immersioni intorno a Nassau si concentrano sulla barriera corallina, sui relitti e sugli squali. Anche se ci si tuffa appena fuori città, le condizioni sottomarine sono generalmente superbe: l’acqua è limpida, calda e invitante.
Il lato ovest di Nassau è alimentato da correnti ricche di nutrienti provenienti dalla ‘Lingua dell’oceano’, il canyon abissale al largo di Andros. Qui ci si immerge in parete; la maggior parte comincia ad una profondità di circa 18 metri ed i calanchi di sabbia intorno alla cima sono luoghi perfetti per i relitti affondati di proposito. Il migliore è, probabilmente, Ray of Hope, un mercantile haitiano affondato da Stuart’s Cove vicino alla sua zona di alimentazione degli squali. Per questo, piuttosto di frequente, alle immersioni presenziano anche curiosi squali di barriera. Non sono aggressivi nei confronti dei subacquei e, nel corso della rinomata feeding dive, si possono osservare in sicurezza ancora più da vicino mentre competono per il cibo.
Bimini
Bimini è una piccola isola ma ospita alcuni squali molto grandi. Si trova a soli 80 chilometri al largo della costa della Florida, ed è, da sempre, ritrovo di pescatori e diportisti.
Qui ha sede uno degli istituti di ricerca sugli squali più influenti al mondo, la Bimini Biological Field Station (biminisharklab.com), che monitora e studia le varietà di squali presenti nell’area. Proprio a loro si deve la scoperta di un visitatore straordinario: il più grande rappresentante della famiglia delle teste a martello, lo Sphyrna mokarran. Questo predatore alfa, che può arrivare fino a 5 metri e mezzo di lunghezza, ha un’abitudine migratoria che lo porta a Bimini tra novembre e aprile di ogni anno. Uno squalo di queste dimensioni potrebbe essere considerato potenzialmente pericoloso, ma, adattando le tecniche di alimentazione diffuse a Nassau, gli operatori subacquei hanno scoperto di poterci interagire in sicurezza.
L’isola di grand Bahama
L’isola di Grand Bahama è la più settentrionale delle Isole delle Bahamas (si trova infatti a soli 95 km a ovest di Palm Beach, in Florida) ed è la seconda isola più popolare dell’arcipelago.
I fondali sono caratterizzati da un ampio banco poco profondo che si estende al largo delimitato dalla barriera corallina che offre la possibilità di immergersi con i delfini, di shark feeding o di visitare relitti di navi.
La capitale è il West End: un tempo noto per la corsa al rum, ora è la base di operazioni per visitare la famosa Tiger Beach, dove è possibile immergersi su un banco di sabbia poco profondo con grandi squali tigre. Si tratta dei più grandi squali predatori presenti in acque tropicali, sono assolutamente impavidi rispetto ad altre specie, ma questo dà loro una calma che può rendere relativamente facile partecipare allo shark feeding con loro.
Non meno interessante il Parco Nazionale Lucayan: uno dei più grandi sistemi di grotte sottomarine del mondo. Per immergersi in luoghi come la Grotta di Ben, uno dei due buchi blu nell’entroterra all’interno del parco e sede di stalattiti, stalagmiti e conchiglie fossili, è richiesto il brevetto per le grotte.
Andros
Se vuoi immergerti nella natura, esplorare antiche spaccature geologiche e sperimentare il lato selvaggio delle Bahamas, Andros è l’isola che fa per te. Con i suoi 3.700 kmq, è l’isola più grande delle Bahamas, offre miglia di costa deserta e la terza barriera corallina più grande del mondo. La scogliera è lunga 300 chilometri e scende nel canyon sottomarino abissale noto come la ‘Lingua dell’oceano’.
Se c’è una caratteristica per cui Andros è rinomata, sono i Blue Holes: ne ha 220 fra entroterra ed oceano. Si tratta di grandi caverne o doline marine che si sono formate durante le ere glaciali passate quando il livello del mare era molto più basso di oggi. Sono stati creati dall’erosione della pioggia e dagli agenti chimici che colpiscono il terreno ricco di calcare e rivelano molte cose sul passato geologico preistorico dell’isola. Si può persino vedere i fori ‘respirare’ mentre l’acqua scorre dentro e fuori con le maree.
Naturalmente, però, immersioni sui relitti e i feed con gli squali sono disponibili anche in qui.
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