Il Baltico è un mare quasi interamente chiuso situato nell’Europa Nord Orientale che bagna le coste di molti Paesi: Danimarca, Germania, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Russia, Finlandia e Svezia. Nel mese di gennaio la parte settentrionale del Golfo di Botnia, la zona costiera fino al Mare di Aland, le parti interne del Golfo di Finlandia e del Golfo di Riga normalmente ghiacciano. La temperatura media annuale dell’acqua aumenta gradualmente da Nord verso Sud ma, come abbiamo avuto modo di testare nel mese di settembre, quando in Mediterraneo l’acqua raggiunge la massima temperatura, qui nel Baltico, al di sotto della profondità di quaranta metri, si mantiene sempre intorno ai 3-4 gradi centigradi.
Terzo giorno
Alla ricerca di nuovi relitti: il Baltic Wreck Safari
Non solo immersioni su relitti conosciuti e visitabili, ma anche ricerca ed identificazione di relitti non ancora noti: questo è l’obiettivo che Tomasz Stachura ci ha garantito durante il Baltic Wreck Safari. L’immersione su un nuovo punto, pertanto, si svolge a cinquecento metri di distanza dal punto in cui si trova il relitto del M/T Franken. Dalla plancia di comando, vediamo la forma disegnata sul side scan sonar che riporta, inoltre, i seguenti dati: quaranta metri la lunghezza del presunto relitto e quindici metri la larghezza.
Misteri sommersi: un possibile sommergibile polacco della Seconda Guerra Mondiale
Tomasz ci svela che, dagli studi e ricerche documentali eseguite, in quest’area dovrebbe esserci un sommergibile polacco andato perso durante la Seconda Guerra e non ancora localizzato. L’interesse per sapere cosa potrebbe essere il relitto che Massimiliano e Tomasz si accingono a visitare per primi è tanto. Saltano in acqua al suono della sirena configurati entrambe con JJ CCR e bail out per un tuffo pianificato a 67 metri. Le condizioni del mare sono ancore ideali ma sappiamo che durante la giornata è previsto l’arrivo di una perturbazione con vento da Sud che potrebbe darci qualche fastidio.
Procedure di sicurezza e coordinamento in immersione
Dopo circa 40 minuti, in corrispondenza della boa arancione, spuntano i cappucci di Massimiliano e Tomasz. La sirena suona nuovamente per avvisare l’equipaggio e gli assistenti di superficie che i subacquei sono riemersi. La sequenza dei suoni della sirena è la seguente: la prima per avvisare un subacqueo alla volta di saltare in acqua, la seconda sirena per avvisare della riemersione sulla boa di ogni singolo subacqueo, la terza sirena per avvisare il subacqueo di lasciare la boa ed avvicinarsi alla barca. Tutto coordinato in fase di briefing oltre alle procedure di sicurezza sia per la navigazione che per la gestione dell’immersione.
Ipotesi e scoperte: identificazione dei resti del relitto
Appena risaliti a bordo si fanno le prime ipotesi sull’identificazione del resti del relitto. Quella più plausibile è che si tratti di una sovrastruttura di coperta del Motor Tanken T Franken. Il relitto del Franken si trova esattamente a cinquecento metri di distanza da questo punto geografico. Sul lato opposto del Franken si trova la prora a 420 metri di distanza, ma l’esplosione della nave dovuto al bombardamento di aerei russi può aver provocato il distacco di questa struttura.
Dal fondo del mare alla storia: visita a Danzica
Rientriamo a Gdynia nel pomeriggio e ci trasferiamo a Danzica per visitare il centro storico, ricostruito fedelmente, dopo che fu distrutto nella Seconda Guerra Mondiale e cenare in compagnia di membri di Santi Diving Team.
Foto di Mauro Pazzi e Massimiliano Canossa
Quarto giorno
Il Mar Baltico è un bacino d’acqua unico al mondo tenendo conto dei numerosi relitti che vi sono adagiati sul fondo. Le vicende di antichi navigatori del Nord Europa, le numerose rotte commerciali ed i due conflitti mondiali hanno fatto si che sui fondali siano presenti centinaia di vascelli e imbarcazioni a profondità che vanno dai 2 ai 3 metri, fino a quelli oltre i 120 metri. Vi sono navi in legno del XVII secolo, perfettamente conservate, ed alcune che testimoniano invece le enormi tragedie dei profughi tedeschi durante la seconda Guerra Mondiale, come la Wilhelm Gustloff, il General Von Steuben e il Goya, affondate da sottomarini russi nel corso di un’operazione di evacuazione dalla Prussia Orientale messa in atto dalla Marina Tedesca e denominata Hannibal.
Obiettivi del quarto giorno: esplorazione di relitti storici
Dopo aver imbarcato le bombole ricaricate nella notte presso il https://www.centrum-nurkowe.pl/ gli obiettivi della quarta giornata del Baltic Wreck Safari sono due: l’esplorazione del sommergibile tedesco sigla U-272 che giace alla profondità di 47 metri fuori dalla penisola di Hel e una seconda immersione ripetitiva in un punto geografico poco distante dal primo, su un relitto oggi non ancora identificato, alla profondità di 43 metri, al fine di raccogliere della documentazione fotografica utile ad una futura identificazione ufficiale.
U-272: storia di un tragico incidente subacqueo
L’U-272 tipo VIIC, appartenente all’8^ Flottiglia, al comando tenente Horst Hepp, affondò il 12 novembre 1942 a Nord della penisola di Hel durante una crociera di addestramento, a seguito di una collisione con un altro sottomarino tedesco, ‘U-634 tipo VIIC, appartenente alla 5^ Flottiglia, al comando del capitano Hans-Gunther Brosin. A bordo, al momento dell’incidente, erano presenti 41 membri dell’equipaggio. A causa della collisione persero la vita ventinove membri dell’equipaggio, mentre dodici compreso il comandante si salvarono evacuando grazie all’utilizzo di apparecchi di salvataggio individuali.
Immersione sul relitto dell’U-272
Scendiamo nell’ordine: primo team Dado, Uroš e Dragan, secondo team Yme, Massimiliano e Mauro, terzo team Maurizio ed io. Arriviamo sul pedagno situato proprio vicino alla torretta. Parte del relitto è avvolto da reti ma il relitto di un sommergibile, benché sommerso in parte dalla sabbia, è sempre molto affascinante. Temperatura dell’acqua sempre 4 gradi sul fondo. Sorvoliamo la suggestiva torretta con il periscopio ancora ben visibile. Dirigiamo verso la prora ed il primo elemento che incontriamo è il cannone da 8.8 cm Skoda C/35.
Le condizioni uniche del Mar Baltico per la conservazione dei relitti
Il limitato scambio con il Mare del Nord e l’apporto idrico proveniente principalmente da fiumi, ne determinano un tasso di salinità molto basso, dell’ordine del 4-7 per mille. Anche il U-272, come molti altri relitti è in buone condizioni, le acque che li custodiscono hanno caratteristiche ideali per la conservazione dei materiali organici come ad esempio il legno, e questo aspetto ha contribuito a garantirne l’ottima conservazione fino ai nostri giorni.
Esplorazione di un relitto misterioso
Nel pomeriggio immersione ripetitiva su un punto geografico di vietata divulgazione. Fondale 43 metri, pedagno messo a circa 10/15 metri dai resti del relitto e pertanto ci garantiamo il ritorno posizionando una luce strobo e uno spool di Apeks dal sagolino ad alta visibilità colore arancione. L’identificazione su cui sta lavorando il Baltictech Team, tuttavia, verrà svelata durante la prossima edizione del https://conference.baltictech.com/ che si terrà dal 23 al 24 novembre proprio qui a Gdynia. Come si dice…stay tuned!
Prima parte del report di viaggio: https://www.scubaportal.it/baltic-wreck-safari-2024-primo-giorno/