La fossa Izu-Ogasawara al largo del Giappone non è profonda come la famosa Fossa delle Marianne, ma a quanto pare i pesci qui sopravvivono a profondità considerevolmente maggiori.
Qui i pesci sono stati avvistati e filmati ad una profondità di oltre 8000 mt, immaginate un monte Everest che punta verso il centro della terra.
Il team di ricerca è convinto che ci stiamo avvicinando alle profondità massime dove è possibile trovare dei pesci.
Per noi appassionati di immersioni sono profondità strabilianti e nessuno meglio di un sub può capire quali difficoltà queste specie abbiano superato per adattarsi a condizioni simili.
I pesci sopravvivono a profondità mai raggiunte prima, record di profondità
I pesci sono stati avvistati a più di 8,336 metri sotto la superficie dell’oceano, battendo il precedente record di pesci più profondi trovati a 8.178 metri nella famosa Fossa delle Marianne.
Nella fossa di Izu-Ogasawara, a sud del Giappone, il team è riuscito a filmare una specie sconosciuta di pesce lumaca del genere Pseudoliparis, ad una profondità di 8.336 metri.
Pochi giorni dopo, nella Fossa del Giappone, il team ha raccolto due pesci con l’utilizzo di trappole a 8.022 metri di profondità. Questi pesci lumaca, Pseudoliparis belyaevi, sono stati i primi ad essere raccolti da profondità superiori a 8.000 m e fino ad ora erano stati osservati solo a 7.703 m di profondità nel 2008.
La missione di ricerca
Nell’agosto 2022, la nave da ricerca DSSV Pressure Drop ha intrapreso una spedizione di due mesi nelle fosse oceaniche profonde intorno al Giappone, nell’Oceano Pacifico settentrionale.
Il professor Alan Jamieson dell’UWA, fondatore del Minderoo-UWA Deep Sea Research Centre e scienziato capo della spedizione, ha collaborato con un’équipe dell’Università di Scienze e Tecnologie Marine di Tokyo per piazzare delle telecamere con esche nelle zone più profonde delle fosse.
La missione prevede l’esplorazione delle fosse del Giappone, di Izu-Ogasawara e delle Ryukyu, rispettivamente a 8.000 m, 9.300 m e 7.300 m di profondità, nell’ambito di uno studio decennale sulle popolazioni ittiche più profonde del mondo.
“Le fosse giapponesi sono luoghi incredibili da esplorare; sono così ricche di vita, anche sul fondale marino“, ha detto il professor Jamieson a capo della ricerca.
La fossa Izu-Ogasawara dove è stato avvistato il pesce lumaca da record
La fossa di Izu-Ogasawara si trova lungo il bordo occidentale dell’Oceano Pacifico ed è una zona di subduzione dove la placca del Pacifico sprofonda sotto la placca filippina e la placca euroasiatica.
Questo processo ha dato origine a una serie di fosse profonde che raggiungono una profondità massima di circa 11.000 metri.
La placca del Pacifico, che di solito si trova a una profondità di circa 4.200 metri sotto la superficie, sprofonda sotto le altre placche a causa della sua densità maggiore
Gli elementi che influiscono sulla vita nelle fosse
La fossa delle Marianne è la fossa più conosciuta, e di conseguenza la più studiata, ma potrebbe non essere la più interessante dal punto di vista della biologia.
“Tutti pensano che la profondità sia la cosa più importante in queste fosse”, ha detto il professor Alan Jamieson del Minderoo-UWA Deep Sea Research Center, che ha guidato la spedizione.
La profondità, e la pressione che comporta, plasma la vita in questi ambienti ma non è certamente l’unico fattore. “Anche la temperatura può essere importante”, ha aggiunto Jamieson.
I pesci lumaca si adattano a profondità superiori alle aspettative
Questi pesci lumaca sono stati avvistati a profondità mai raggiunte prima, una scoperta particolarmente intrigante in quanto di solito questi pesci vivono in acque poco profonde, come gli estuari.
Tuttavia, i pesci lumaca della fossa Izu-Ogasawara si sono adattati a profondità superiori a quelle che qualsiasi altro vertebrato può sopravvivere, nutrendosi principalmente di piccoli crostacei.
Nonostante l’ampia e piuttosto vivace popolazione di pesci che vive a queste profondità, il singolo pesce che aveva stabilito il precedente record di pesce più profondo mai trovato, era un giovane estremamente piccolo. I pesci lumaca tendono invece tendono ad avere un comportamento inverso rispetto ad altre specie, dove solo gli esemplari più giovani raggiungono queste profondità estreme.
I passi in avanti della scienza nella previsione delle condizioni che permettono la vita
Il professor Jamieson dice, “Per me il vero messaggio da cogliere non è necessariamente il fatto che vivano a 8.336 metri, ma piuttosto che, come scienziati, abbiamo abbastanza informazioni su questo ambiente da poter prevedere che queste fosse sarebbero state il luogo in cui si trovano i pesci più profondi, infatti fino a questa spedizione nessuno aveva mai visto o raccolto un singolo pesce da questa fossa”
La scoperta di pesci ad una profondità record nella fossa Izu-Ogasawara è un risultato incredibile per la scienza. Queste informazioni ci permettono di avere nuovi punti di analisi per capire l’adattabilità delle forme di vita, e come fattori come pressione e temperatura influiscono sull’evoluzione e comportamento degli animali.