Uscirà forse a dicembre ma è già molto atteso il sequel di Avatar, provvisoriamente intitolato Avatar 2. Una sfida complessa perché il film sarà ambientato per la maggior parte nelle profondità marine di Pandora.
Secondo Kirk Krack, fondatore del Performance Freediving International, che ha partecipato attivamente alle riprese istruendo gli attori e trascorrendo gli ultimi due anni sul set, sarà “il film di immersione subacquea più significativo mai realizzato“.
Per condurre lo spettatore ad esplorare il regno oceanico di Pandora, infatti, numerosi membri del cast -inclusa Kate Winslet- hanno dovuto addestrarsi duramente per acquisire numerose tecniche di apnea.
Kate interpreta un personaggio che fa parte dei Sea People, la popolazione marina, e ha voluto espressamente recitare per tutto il tempo in acqua, imparando a recitare in apnea e a trattenere il respiro per tempi lunghi.
Il risultato è che quando si vedono Kate Winslet, Sigourney Weaver e i bambini che fanno apnea, lo fanno davvero per alcuni minuti (2,5 circa) alla volta. Diversamente da Aquaman, film dove alcune scene “subacquee” sono in realtà state girate all’asciutto, con attori appesi ai fili, una ventola che riproduceva gli effetti della corrente e spruzzi d’acqua per dare un aspetto bagnato.
Il regista è stato costretto ad attendere uno sviluppo tecnologico che aiutasse a confezionare un prodotto estremamente realistico e credibile, e questo contribuisce a spiegare il ritardo nell’uscita.
Noi siamo curiosi di vederlo, per ora ti passiamo un trailer.