L’attività subacquea nel campo delle scienze del mare, in particolare biologia ed ecologia, ma anche oceanografia e geologia, è diventata negli ultimi decenni un passaggio se non obbligato certo importante per la conoscenza dell’ambiente marino. Nonostante la precisione garantita oggi dagli strumenti utilizzati per lo studio del mare, le loro dimensioni sempre più ridotte e la loro capacità d’interazione con i computer, è innegabile che l’osservazione diretta da parte dello studioso di cosa c’è e di cosa accade sotto la superficie del mare rimane un fattore chiave per la comprensione dell’ambiente sottomarino soprattutto in un periodo di cambiamenti ambientali e climatici come quello in cui stiamo vivendo. Finita l’epoca pionieristica che ha visto in prima fila molti studiosi del mare italiani, l’attività subacquea è diventata uno strumento quasi normale per i giovani che intendono dedicarsi alle scienze marine, e di questo la SIBM (Società Italiana di Biologia Marina) e molti suoi soci ne sono stati attivi fautori. A questo proposito basta ricordare l’istituzione della ISSD (International School for Scientific Diving) avvenuta nel 1989 fino ad arrivare alla fondazione dell’AIOSS (Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei) nel 2010 e alla recentissima iniziativa di una scuola di subacquea scientifica. Con queste premesse, gli organizzatori di questo premio intendono favorire l’utilizzo delle tecniche subacquee premiando questa scelta da parte di chi sta iniziando la sua carriera con una tesi che preveda campionamenti e osservazioni dirette dell’ambiente sommerso.
L’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS – rete WEEC Italia è un’istituzione senza fini di lucro, “Il Pianeta Azzurro” è un suo progetto di comunicazione ed educazione ambientale per salvaguardare ed incentivare la conoscenza dell’acqua e dei suoi abitanti.
Considerati i loro comuni interessi nella difesa dell’ambiente marino e nella promozione della sua conoscenza e l’importanza di valorizzare le prime ricerche di studenti universitari che intendono dedicarsi allo studio della biologia marina, promuovono il Premio per una tesi di laurea magistrale nel campo della Biologia Marina che intenda avvalersi per la sua attuazione di indagini subacquee.
Nel mese di marzo 2021 si sono svolte le votazioni finali, avvenute per via telematica, concernenti le domande di partecipazione al PREMIO “il Pianeta Azzurro” per tesi di laurea in Biologia Marina, presentato durante il Congresso di Torino del 2016 della SIBM (Società Italiana di Biologia Marina), patrocinato nel 2018 dal WORLD OCEANS DAY e nel 2020 da AIOSS, Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei (https://ilpianetazzurro.it/premio-pianeta-azzurro-per-tesi-biologia-marina-iv-edizione/).
Il premio, destinato a studenti in procinto di iniziare la loro tesi specialistica, intende favorire l’utilizzo delle tecniche subacquee premiando questa scelta da parte di chi sta iniziando la sua carriera con una tesi che preveda campionamenti e osservazioni dirette dell’ambiente sommerso. L’attività subacquea, infatti, nel campo delle scienze del mare è diventata negli ultimi decenni un passaggio se non obbligato certo importante per la conoscenza dell’ambiente marino dove rimane fondamentale l’osservazione diretta anche sott’acqua da parte dello studioso.
A seguito delle votazioni espresse dalla commissione, coordinata da Angelo Mojetta, Biologo Marino, giornalista e divulgatore scientifico, è stata proclamata vincitrice:
Rosalia Calicchio, dell’Università Politecnica della Marche
alla quale vanno le congratulazioni di tutta la commissione esaminatrice per l’alto valore riconosciuto alla sua tesi sulle:
biocostruzioni coralligene al largo della costa ionica pugliese.
Il seguito delle comunicazioni ufficiali e dei lavori, a causa del contesto pandemico, continueranno via web, così come l’anno scorso.
Ovviamente segnaliamo la possibilità per quanti volessero collaborare al Progetto “il Pianeta azzurro”, non esitare a scrivere a: pianetazzurro@schole.it