Autore: Michele Davino
Il Mar Rosso egiziano è per molti subacquei italiani
la meta del primo viaggio tropicale. Quello che molti sognano già durante il
corso invernale e che per altri, più fortunati, è invece il posto delle prime
immersioni. Anche per me, dopo i corsi open e avanzato, è stata la destinazione
tanto ambita del primo viaggio tropicale.
La preparazione è stata naturalmente meticolosa, e l’ansia di andare a scoprire
qualcosa di nuovo mi stimolava moltissimo. Arrivato al diving, tutto sembrava
più semplice, la muta da 3 mm si vestiva facilmente e la bombola da 12 l in
alluminio risultava sensibilmente più leggera di quelle cui ero abituato.
Finalmente arrivava il momento della prima immersione, e appena messa la testa
sott’acqua tutto mi sembrava fantastico. I pesci, i colori, la straordinaria
visibilità.
Quell’emozione del primo tuffo in quell’incredibile acquario pieno di colori
rimarrà per sempre indelebile nella mia mente. Sono passati alcuni anni, durante
i quali la passione per la fotografia subacquea mi ha portato a girare per mezzo
mondo. Dopo una lunga assenza, finalmente quest’anno capita l’occasione di
tornare in quel favoloso mare che tanto mi aveva affascinato.
Come tanti anni fa…
Durante i preparativi del viaggio, un dubbio mi girava
insistentemente in testa: “Anche adesso, dopo tante immersioni, dopo avere
visitato tanti posti straordinari e talvolta unici dal punto di vista subacqueo,
dopo avere scelto di vivere tutte le mie immersioni attraverso l’obiettivo della
macchina fotografica…insomma, anche dopo tutto questo, il Mar Rosso mi sembrerà
ancora quel posto fantastico stampato nei miei ricordi?”.
La paura di una piccola delusione alloggiava dentro di me, avallata anche dal
timore di un possibile impatto negativo che l’intenso turismo subacqueo poteva
aver avuto sull’ambiente sottomarino in quasi un decennio. Arriva il momento
della partenza, il viaggio è comodo, con frequenti voli dagli aeroporti di tutta
Italia. Quattro ore di volo e siamo a Sharm el Sheikh.
Un pulmino con l’aria condizionata ci porta in pochi minuti
al porto per imbarcarci sulla Golden Emperor I, un’attrezzata barca da crociera
con un ampio ponte adibito all’attività subacquea.
Mentre preparo l’attrezzatura fotografica e quella subacquea, in alcuni ospiti
alla loro primissima esperienza tropicale riconosco proprio quella magica
emozione trasmessa dall’impazienza di immergersi e andare a scoprire un nuovo
mondo. In realtà anche io sono insolitamente emozionato, ancora pochi istanti e
quel dubbio delle settimane precedenti svanirà.
Iniziamo l’immersione e, anche se è solo una check dive, l’impatto è molto
gradevole, con due pesci pagliaccio venuti a darmi il benvenuto. Subito dopo
l’immersione ci muoviamo verso lo stretto di Tiran. Nei miei ricordi è uno dei
posti più belli e non appena scendo sott’acqua rimango senza fiato, proprio come
se fosse la prima volta che mi trovo davanti uno spettacolo del genere. Appena
mi riprendo, prima ancora di fare un solo scatto con la macchina fotografica,
penso: «Questi sono proprio gli alcionari più belli del mondo!». Tutto
sembra come tanti anni prima, e anche le emozioni sono proprio le stesse!
Ce ne sono tantissimi, di tutti i colori e raggiungono anche dimensioni
notevoli. Mi distacco un po’ dal gruppo e inizio a fotografare. Mi faccio
coinvolgere a tal punto che decido di concentrare la mia attenzione per tutto il
resto del viaggio su questi splendidi animali marini, che mi hanno sempre
affascinato, ma che qua, nel Mar Rosso di Sharm el Sheikh, creano uno spettacolo
senza eguali al mondo. Gli alcionari fanno parte dei cosiddetti coralli molli, e
hanno comunque una struttura rigida di carbonato di calcio che sostiene tutta la
colonia di polipi.
I polipi sono formati da otto tentacoli e provvedono a catturare il plancton
trasportato dalla corrente. Lo spettacolo più affascinante lo si può ammirare
proprio in presenza di corrente sostenuta, dove gli alcionari espandono i polipi
e diventano simili a delicati rami fioriti.
Possono essere di svariati colori, spesso molto vivaci, dal
viola al rosso acceso fino al giallo, ma spesso questo elemento non è
sufficiente per la loro identificazione dettagliata dal punto di vista
biologico.
Oltre a fornire uno spettacolo unico nel suo genere, questi splendidi animali
spesso offrono protezione e dimora a numerose altre specie.
Ad esempio, è possibile incontrare varie specie di gobidi che si nascondono tra
i piccoli rami degli alcionari. C’è poi il granchio caramella che si mimetizza
tra i polipi in modo perfetto, e spesso è possibile notarlo solo quando è in
movimento; si ciba anche dei polipi del corallo molle che lo ospita . Troviamo
poi le splendide cipree, che estroflettono parte del loro corpo sopra il guscio
creando così un mimetismo ancora più efficace.
Incontri sui reef
Questi sono solo alcuni degli animali che più frequentemente
popolano i rami degli alcionari, ma talvolta è possibile incontrare anche altre
specie. E dunque, dopo avere catturato con il grandangolo lo spettacolo
mozzafiato che gli alcionari riescono a darci, è opportuno anche andare alla
ricerca con l’obiettivo macro dei loro splendidi inquilini.
Siamo in prossimità dell’isola di Tiran, nello stretto che
prende proprio il suo nome. È l’estremo nord-est del nostro tragitto, 12 miglia
dal porto di Sharm el Sheikh. I quattro reef che portano i nomi degli scopritori
inglesi, Gordon, Thomas, Woodhouse e Jackson, sono posizionati longitudinalmente
rispetto allo stretto e sono i pinnacoli affioranti di un’unica dorsale
sottomarina.
Sono sempre attraversati da forti correnti e questo permette loro di offrire
delle immersioni stupende e le condizioni migliori per il proliferare della
popolazione corallina molle, grazie al continuo spostamento di acque ricche di
microalimenti.
È spesso possibile incontrare anche varie tipologie di pesce pelagico di grandi
dimensioni, non solo grazie alla ricchezza di cibo di queste acque, ma anche
perché questi reef sono un passaggio obbligato di entrata e uscita dal golfo di
Aqaba.
Coralli e pesci
Il reef più a nord è quello di Jackson, famoso anche per il
mercantile incagliato di cui oggi è rimasta solo una parte.
Il giardino di coralli molli più suggestivo è probabilmente quello di Thomas
Reef, dove già a bassa profondità è possibile farsi trasportare dalla corrente
in mezzo a questi splendidi animali e alle nuvole di pesci che li circondano.
Dopo un paio di giorni in questo scenario ci muoviamo verso Ras Mohammad. Si
tratta di uno dei posti più famosi di tutto il Mar Rosso, e naturalmente la
situazione non cambia. Insieme agli splendidi colori degli alcionari possiamo
ammirare anche un’eccezionale quantità di pesce pelagico, come barracuda,
carangidi, pesci pipistrello, aquile di mare e squali di varie specie. Insomma,
sembra proprio di essere in un parco giochi per subacquei, dove in qualsiasi
direzione ci si muova, si trova sempre un ambiente interessantissimo.
I reef più famosi, che sono anche un’immancabile tappa di
ogni crociera, sono Jolanda Reef e Shark Reef, che emergono dalle profondità
abissali di oltre 700 m. Spesso è possibile farli anche in una sola immersione,
e veramente ogni incontro è possibile in queste acque!
Il programma della crociera prevede di arrivare fino al famoso relitto del
Thistlegorm, ma sul percorso ci fermiamo in vari siti di immersione, che offrono
scenari molto interessanti.
Il primo che incontriamo è Small Passage, una lunga barriera corallina
interrotta da uno stretto passaggio che permette l’accesso alla laguna interna.
La parte esterna offre delle stupende formazioni coralline che si alzano dal
fondo pianeggiante e sabbioso, mentre nello stretto passaggio che dà il nome al
sito possiamo incontrare spesso pesci pelagici, che trovano qui un ambiente
ideale.
Arriviamo poi al relitto della Dunraven, un vascello mercantile a vela e a
vapore di oltre 80 m che giace spezzato in due e rovesciato sul fondo a circa 28
m di profondità, in prossimità del reef affiorante di Beacon Rock.
Il Durnraven era uno streamer inglese, un veloce veliero a vapore, che affondò
tragicamente nell’aprile del 1876. La parte più interessante è quella di poppa,
che con l’elica e il timone rivolti verso la superficie e popolati da
coloratissimi alcionari, offre un’immagine davvero unica nel suo genere. È
possibile anche entrare all’interno dello scafo, dove si può notare ancora la
grande caldaia su cui si sono insediate varie colonie di alcionari rossi
circondati da una nuvola di glass fish. E infine, arriviamo sul relitto più
bello di tutti! Molto si è scritto e molto altro si scriverà su questo
straordinario sito di immersione, dove il tempo sembra proprio essersi fermato a
quella tragica notte del 6 ottobre 1941, quando la nave venne bombardata dai
tedeschi mentre era alla fonda. Il Thistlegorm era una nave cargo inglese,
adibita al trasporto di materiali bellici. Oggi le stive sono uno spettacolo
unico, dove è possibile ammirare auto, moto e camion quasi intatti, assieme a
molto altro materiale che stava trasportando.
Giace in assetto di navigazione su un fondale sabbioso di circa 28 m, e la sua
struttura in alcuni punti raggiunge addirittura i 15 m, facilitando così la
risalita dei subacquei.
Non è possibile visitarlo tutto in una sola immersione, ed è ideale per
l’utilizzo delle miscele nitrox. Naturalmente anche qui gli alcionari hanno
trovato condizioni adatte alla loro crescita, e li possiamo trovare dappertutto
sul relitto. Alcuni di colore rosa hanno colonizzato una delle due locomotive
che giacciono a 30 m di profondità sul fondo sabbioso. Altri di colore rosso li
possiamo trovare sui vagoni del ponte superiore, proprio prima dell’inizio della
risalita. Ma il più affascinante di tutti è probabilmente un piccolo alcionario
rosso che ha colonizzato proprio l’estremità del cannone contraereo da 4 pollici
di poppa, creando così un messaggio decisamente suggestivo per noi umani!
Nonostante i miei timori iniziali, ho potuto constatare che in quasi un decennio
l’ambiente sommerso intorno a Sharm el Sheikh è rimasto quasi intatto.
Ritorno a casa con un bellissimo ricordo e con la
consapevolezza che a sole quattro ore di volo ci sono alcune delle più belle
immersioni di tutto il mondo!
Le immersioni
-
JACKSON REEF
È il reef più a nord dei quattro che rappresentano i punti più interessanti
dello stretto di Tiran. È uno dei posti più frequentati dai subacquei, e
negli ultimi anni è stato vietata agli snorkelisti proprio per la forte
corrente che spesso creava situazioni di pericolo per i meno esperti. Come
in tutte le immersioni di questa zona, la visibilità è quasi sempre ottima e
la profondità massima consigliata è quella dei 30 m. La corrente arriva
spesso da nord e crea i presupposti per gli avvistamenti di grandi pelagici,
come barracuda, carangidi e squali di vario tipo. Talvolta è possibile
incontrare gli squali martello e una volta mi è capitato anche di avvistare
un grande squalo tigre che nuotava solitario almeno 20 m sotto di noi.
Naturalmente questo sito offre anche un giardino di corallo duro e molle
davvero affascinante. Quando le condizioni non lo permettono, la barca non
ormeggia e l’immersione viene eseguita facendosi trasportare dalla corrente
fino all’estremità opposta del reef. -
SHARK E JOLANDA REEF
È indubbiamente uno dei posti più famosi del Mar Rosso e la meta subacquea
principale all’interno del parco di Ras Mohammed.Si tratta di due reef molto
vicini tra loro, che si ergono dalle profondità abissali per alcune
centinaia di metri. L’immersione viene eseguita “in corrente ”buttandosi
dalla barca vicino Shark Reef per poi finire l’immersione tra i resti del
relitto Jolanda all’estremità opposta del reef gemello, chiamato appunto
Jolanda Reef.
Oltre ai fantastici colori, in questa immersione ogni incontro è veramente
possibile: un banco stanziale di una trentina di pesci pipistrello, enormi
pesci Napoleone, tartarughe, murene giganti, carangidi, barracuda, squali,
tonni. Insomma, un’immersione immancabile per ogni vacanza subacquea nella
zona di Sharm el Sheikh. -
THISTLEGORM
Alcuni lo considerano il relitto più bello del mondo. Dista circa 4 ore
di navigazione da Sharm el Sheikh ed è estremamente frequentato da
subacquei. Durante le crociere è consuetudine passare la notte ormeggiati
proprio sopra il relitto, in modo da poter fare un’indimenticabile notturna
e un’immersione presto la mattina prima dell’arrivo delle barche
“giornaliere”. Il relitto è lungo 126 m e giace su un fondale di 28-30 m in
perfetto stato di navigazione.
Le sue stive sono uno spettacolo senza uguali e molto del materiale che
trasportava è ancora in ottimo stato di conservazione: motociclette,
automobili, camion, ali di aereo, vagoni ferroviari. È opportuno dividere la
visita in due immersioni con percorsi e obiettivi distinti. Spesso queste
vengono eseguite con un limitato intervallo di superficie, e ciò è un
ulteriore motivo per immergersi utilizzando nitrox. -
DUNRAVEN
Lungo la navigazione per il Thislegorm troviamo un altro relitto molto
famoso, il Durnraven. Giace rovesciato su un fondale di 20-28 m ed è
possibile visitare le ampie stive in ragionevole sicurezza. Una volta
visitato il relitto, si risale lungo il reef che offre degli
interessantissimi alcionari e gorgonie gialle. -
SMALL PASSAGE
È un’immersione che viene frequentemente eseguita rientrando verso Sharm
el Sheikh dopo avere visitato il Thislegorm. La barca ormeggia all’interno
di una laguna delimitata da uno splendido reef, diviso da un “piccolo
passaggio”. L’immersione inizia all’esterno del reef che viene raggiunto con
i gommoni. Il reef degrada fino a un fondale sabbioso di 20-25 m da sui si
ergono degli stupendi pinnacoli di corallo duro e molle e abitati da una
miriade di pesce. Risalendo è opportuno seguire la guida, in modo da
arrivare correttamente al “piccolo passaggio” largo circa 10 m e lungo circa
40 che ci permette di entrare nella laguna e raggiungere quindi la barca.
NOTIZIE UTILI
Il Mar Rosso egiziano (Hurghada, Sharm el Sheikhh, Marsa Alam)
è comodamente raggiungibile con molteplici voli charter dai maggiori aeroporti
italiani. Oltre a offrire alcuni tra i più spettacolari fondali al mondo,
bellissime immersioni ricche di coralli, di pesce e relitti, il Mar Rosso è
ormai sinonimo di comodità sotto tutti gli aspetti, soprattutto per un clima e
un rapporto qualità/prezzo impareggiabili.
Nella moltitudine di proposte e offerte per questa destinazione, è comunque
importante affidarsi a operatori specializzati e di provata affidabilità che
possano offrire le adeguate garanzie ai propri clienti.
Con chi andare…
Albatros Top Boat è uno dei tour operator meglio organizzati e più
efficienti per le crociere subacquee. In collaborazione con i suoi partner
locali, Albatros Top Boat propone crociere nel Mar Rosso egiziano su una vasta
gamma di barche da crociera di alto livello, con partenze settimanali da marzo a
novembre per i vari itinerari previsti. Dalla zona nord, tra Sharm el Sheikhh e
Hurghada,al profondo sud di St.John e Abu Fendira, passando per le Brothers,
Daedalus Reef e Zabargad.
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immersioni.
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