Autore:
Albatros Top Boat
“THE BEST SEVEN” è il nome che abbiamo dato alle crociere che, partendo dalla capitale Malé, raggiungono i sette atolli del sud, fino a Suvadiva. Gli itinerari hanno diverse caratteristiche che sposano tutte le richieste di una eterogenea ed elitaria clientela.
Queste crociere offrono la possibilità di esplorare una varietà notevole di reef
ricchissimi di vita stanziale. La gradevolissima temperatura dell’acqua (circa
28°C tutto l’anno) invoglia a lunghissime pinneggiate in questo splendido mare.
Sugli angoli delle pass è facile, anche facendo snorkeling, avere incontri
emozionanti con i grandi pelagici. E’ chiaro che nulla in mare può essere
garantito, ma le probabilità di fare incontri entusiasmanti sono molto alte. Per
i più fortunati, durante la navigazione, sarà possibile anche l’avvistamento di
grandi cetacei (capodogli e balene e, in alcuni casi molto particolari, anche le
orche), soprattutto nella traversata tra il Thaa atoll ed il Laamu atoll, in
special modo in condizioni di bonaccia.
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I Villaggi nell’atollo di Gaafu Alifu
Park Hyatt Hadahaa Jumeirah – Dhevanafushi Robinson Club Maldives – The
Residence Maldives
Prima di descrivere il magnifico atollo di
Suvadiva, e’ fondamentale fare un po’ di ordine nella terminologia, poiché
malgrado le Maldive ed altri atolli siano ormai conosciuti da milioni di
individui nel mondo, molte persone continuano a fare confusione tra atolli e
isole coralline.
Gli atolli sono costituiti da scogliere madreporiche circolari che racchiudono
una laguna interna più o meno grande (in alcuni casi fino a 70/80 km di
diametro), comunicanti con l’oceano tramite uno o più canali chiamati “pass” o,
in dhivhei, la lingua maldiviana, “kandu”, che permettono il ricambio delle
acqua interne con forti correnti sia in entrata, sia in uscita. La parola atollo
(atoll in inglese) deriva proprio dalla parola dhivhei “atholhu”.
Gli atolli possono contenere da una a decine o
perfino centinaia di isole coralline poggiate su basamenti di roccia calcarea e
corallina, formatisi in tempi geologici con le variazioni del livello dei mari o
causa della subsidenza di montagne o vulcani.
Le isole, formatesi a causa dell’erosione di coralli morti, con conseguente
accumulo di sabbie e frammenti di varia pezzatura, possono essere situate sia
lungo la barriera dell’atollo, sia nella parte centrale della laguna.
L’Arcipelago delle Maldive è costituito da 26 unità (atolli naturali a forma di
faro allungato o tondeggianti), posizionate in direzione nord sud e alcune isole
oceaniche.
Gli atolli comprendono in totale 1.192 isole coralline. Ciascuna isola è
circondata da un reef che delimita una laguna interna più o meno grande. Solo
202 isole sono abitate, vi sono inoltre circa 800 banchi di sabbia privi di
vegetazione il cui numero è in continua evoluzione, alcuni scompaiono ed altri
si formano per l’azione di correnti e onde e ovviamente numerosissimi reef di
varia forma.
Gli atolli sono identificati con una doppia nomenclatura, secondo le lettere
dell´alfabeto dhivehi e con un nome popolare usato dai Maldiviani.
Dal punto di vista amministrativo vengono raggruppati in 19 atolli.
Anni fa gli atolli meridionali dell’arcipelago non rientravano nei normali
itinerari turistici, erano necessari permessi speciali per visitarli e per
effettuare una crociera a sud dell’atollo di Wattaru si doveva organizzare una
vera e propria spedizione, pianificata almeno sei mesi prima. Negli anni ’90 ho
partecipato a una delle prime spedizioni e vi posso garantire che è stata
davvero una grande avventura raggiungere quei luoghi. A bordo avevamo il Capo
degli Atolli, XXX l’archeologo maldiviano che aveva aiutato Thor Heyerdhal
durante le sue ricerche e un poliziotto… Ora l’accesso agli atolli del sud è
libero e sono stati edificati i primi villaggi turistici, anche se,
fortunatamente, non si può ancora parlare di turismo di massa.
In questa zona si può assaporare la bellezza di paesaggi idilliaci, molto simili
a quelli scoperti dai primi visitatori delle Maldive oltre quaranta anni fa.
Una crociera nel remoto atollo di Suvadiva, nella zona meridionale
dell’Arcipelago Maldiviano, offre la possibilità di visitare luoghi paradisiaci,
in cui la natura che regna sovrana regalerà forti emozioni e sorprese
inaspettate. Sulle isole di questo grande atollo fregate, sterne e aironi
possono nidificare tranquillamente, lontano dalle attività umane, e durante le
notti senza luna le tartarughe marine possono raggiungere le spiagge delle isole
e deporre le uova indisturbate, lontano dalle luci dei villaggi turistici. Qui
la natura esprime davvero il meglio di sé!
Il periodo migliore per visitare quest’atollo è
il nostro inverno, quando “soffia” il monsone di nord-est, nei mesi di febbraio
e marzo quando le condizioni meteo sono più stabili, il vento costante e il mare
più calmo.
“Suvadiva” è il termine con cui viene identificato geograficamente l’atollo di
Huvadhoo: diviso nelle due amministrazioni, Nord e Sud. E’ l’atollo più grande
delle Maldive e uno dei più grandi del mondo. Si estende per 82 km in lunghezza
e per 65 km in larghezza, racchiude la laguna più grande delle Maldive, i cui
fondali irregolari e molto articolati raggiungono la profondità di 90 metri.
L’atollo di Huvadhoo è situato ad alcune decine di miglia a nord dell’equatore,
a circa 360 km a sud della capitale Malè.
Sparse tra le isole di Huvadhoo ci sono rovine di grande interesse storico, che
testimoniano insediamenti antichi e il susseguirsi di culture e religioni
diverse.
La fatica del lungo viaggio dall’Italia è già in parte ripagata dalle splendide
immagini delle scogliere madreporiche maldiviane durante il volo Malè – Kodhoo:
il turchese vivace e scintillante delle lagune contrasta con il blu cobalto
delle profondità oceaniche, e in prossimità dei reef è possibile ammirare tutte
le tonalità di azzurro fino al verde smeraldo. Difficile raccontare questi
colori con le parole!
Il bellissimo volo da Malè a Suvadiva
ci permette di ammirare la catena di atolli che si snoda lentamente sotto le ali
del nostro aereo: immagini davvero indimenticabili.
Immersioni e snorkeling a Suvadiva riservano
incontri spettacolari con i grandi pelagici: squali, mante, aquile di mare,
barracuda, carangidi, tonni, tartarughe e gli splendidi squali balena.
Veri e propri siti d’immersione “di una volta” quasi perfettamente conservati e
tante creature marine! Si tratta di una meta da sogno dove è possibile lasciarsi
alle spalle la frenesia delle città e godersi completamente il contatto con la
natura rigogliosa.
Qui, molto lontano dai trafficati atolli centrali, dove imbarcazioni e
idrovolanti solcano continuamente mare e cielo, il panorama è davvero
fantastico. La rigogliosa vegetazione equatoriale delle isole non è stata
ovunque abbattuta per fare posto ai villaggi turistici, che per fortuna sono
ancora pochi (solo 4), e le scogliere madreporiche non hanno patito il tipico
deterioramento dovuto al turismo di massa come negli atolli centrali. Malgrado
il “coral bleaching” del 1998/99 e la conseguente mortalità massiva, le
formazioni coralline appaiono oggi in condizioni decisamente migliori rispetto a
quelle degli atolli centrali. Gli studi effettuati da scienziati e ricercatori
delle Università di Genova e di Urbino (C. N. Bianchi, C. Morri, P. Colantoni,
G. Baldelli, M. Boschi, ecc.) durante la tredicesima Crociera Scientifica del
2009, organizzata a Suvadiva da Albatros Top Boat, a distanza di 10 anni dal
fenomeno del bleaching, testimoniano l’elevata presenza di nuove colonie
coralline di Acropora e di Pocillopora (i principali coralli costruttori
maldiviani) che continuano tuttora ad accrescersi velocemente. Ciò indica che la
ripresa del reef dopo il disastro ambientale è iniziata velocemente e avanza a
pieno regime. Inoltre, l’abbondanza e le dimensioni dei coralli adulti risultano
maggiori a Suvadiva rispetto agli altri atolli.
La scogliera est dell’atollo di Huvadhoo è
caratterizzata da numerose isole dalla forma allungata, separate l’una
dall’altra da stretti canali – larghi al massimo qualche centinaio di metri –
chiamati dai Maldiviani “kandu”. E’ proprio in questi canali, che mettono in
comunicazione l’oceano con le lagune degli atolli, che i predatori si avvicinano
al reef per cacciare: squali, tonni, carangidi, barracuda effettuano performance
incredibili per catturare le loro prede, offrendo ai subacquei uno spettacolo
indimenticabile. Il gradino delle pass di Suvadiva, che si trova a profondità
accettabili, tra i 15 e i 20 metri, permette di non sentire troppo gli influssi
della corrente e di non faticare per rimanere sul bordo del canale. Proprio qui
ci si può fermare e attendere il passaggio di squali grigi, pinna bianca, pinna
nera, aquile di mare, carangidi e tonni. Un appuntamento da non perdere per gli
amanti dei pesci di grossa taglia! Con un po’ di fortuna non mancheranno gli
avvistamenti di mante in solitario e addirittura di squali tigre o martello che
dal profondo blu fanno una “puntatina” in superficie per dare un’occhiata al
reef.
Le immersioni in queste acque, effettuate
principalmente nelle pass del versante orientale dell’atollo, offrono la
possibilità di ammirare una fauna marina straordinaria, poiché qui il mondo
liquido è quasi incontaminato. Anche le immersioni sulle secche (“thila” nella
lingua dhivehi) evidenziano una grande abbondanza di pesce corallino.
Le “pass” di Suvadiva sono pertanto considerate da molti subacquei i siti
d’immersione più belli e più affascinanti di tutto l’arcipelago grazie alla
particolare presenza di pesce pelagico.
Non sono solo le immersioni le protagoniste della vacanza. Qui sono spettacolari
lo snorkeling, la pesca, le isole disabitate, le isole dei pescatori con lo
shopping di prodotti locali: tutto ha un fascino particolare che è difficile
trovare in altre situazioni.
Gli atolli meridionali dell’arcipelago maldiviano presentano la bellezza della
natura incontaminata e caratteristiche tipiche della flora maldiviana di tanti
anni fa.
INCONTRI RAVVICINATI …. Con gli squali BALENA del SUVADIVA
Dopo tanti anni di crociere nell’atollo di
Suvadiva, gli equipaggi delle barche di
Albatros Top Boat
hanno scoperto alcuni siti in cui le correnti convogliano abbondanti quantità di
plancton, che hanno la particolarità di attirare soprattutto nelle ore notturne
esemplari di squali balena. Da alcuni anni, infatti, quelli che inizialmente
sembravano dei colpi di fortuna si sono rivelati essere dei veri nascondigli
segreti per questi grandi e pacifici pesci. Lo spettacolo è assicurato per
tutti, anche per i non subacquei: gli squali balena, infatti, amano banchettare
in acque poco profonde e ricche di plancton, che spesso coincidono con l’interno
delle lagune degli atolli corallini. Ormeggiati dunque in laguna, al riparo da
marosi e correnti, nelle ore serali e notturne sarà emozionantissimo osservarli
dalla barca o tuffarsi con pinne, maschera e boccaglio per ammirare questi
“giganti del mare”, mentre fanno strabilianti evoluzioni, attirati dalle luci
della barca, filtrando tonnellate di acqua per ingerirne il prezioso nutrimento.
La Pesca
L’atollo di Suvadiva e soprattutto il canale
“one and half degree”, che lo divide dall’atollo di Laamu, presenta una vasta
area con profondità di 200/300 metri in cui la concentrazione di squali è
elevatissima, regalando ai pescatori emozioni particolari mentre gettano le loro
lenze alla traina durante il tragitto. La pesca è influenzata dai due monsoni e
la variazione della temperatura condiziona le correnti sottomarine e, di
conseguenza, gli spostamenti del pesce. Proprio per questo motivo, i tragitti da
noi proposti per poter sfruttare le migliori condizioni variano a secondo del
periodo. La pesca d’altura/traina nelle acque maldiviane è veramente
un’indimenticabile esperienza per esperti pescatori, ma anche per i
principianti.
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