Autore: Marco Daturi
Intervista a Miho Tsuruoka [ESA Worldwide]
Ti chiediamo una presentazione sintetica per i nostri lettori: chi sei, chi rappresenti e che ruolo hai in azienda?
Mi chiamo Miho Tsuruoka sono giapponese e vivo in Sardegna da svariati anni. Sono laureata in cinematografia, ho al mio attivo più di 1600 immersioni svolte in tutti i mari del mondo e in ambienti particolari, partecipo periodicamente ai programmi di formazione per Istruttori ESA.
Per ESA mi occupo delle relazioni internazionali, per questo viaggio molto e partecipo alle fiere internazionali come il Dema in America, inoltre collaboro alla stesura e al controllo dei materiali formativi e più in generale alla progettazione dei prodotti ESA e dell’ESA Scubawear.
Come ti è sembrata l’ultima edizione dell’Eudi Show a Roma?
L’edizione 2007 dell’Eudi Show è stata una grande festa per tutti gli ESA Professionals convenuti e un grande successo in termine di presenze con più di 100.000 visitatori. Per il Team ESA sono stati giorni di grande lavoro che hanno permesso di gettare le basi per numerosi programmi di formazione per Istruttori ESA già in corso di realizzazione. Come sempre sono rimasta colpita dalla massiccia presenza dei professionisti ESA all’appuntamento con il Meeting annuale, che quest’anno è stato incentrato su un dibattito tra personalità dal titolo "come trasmettere l’amore per il mare", che ha suscitato interesse e riscosso notevole successo e che ha visto come moderatrice una donna subacquea, giornalista, scrittrice di libri per bambini e studiosa degli squali del Mediterraneo di grande rilievo: Eleonora De Sabata.
L’attività subacquea sta cambiando?
Secondo me, in un momento in cui tutto cambia con grande velocità e in modo tangibile, mi viene da affermare che nel campo della subacquea i cambiamenti ci sono ma che non procedono a grandi passi. In particolare sta cambiando l’approccio all’attività da parte dell’utenza che vede sempre di più la subacquea come una delle molte attività del tempo libero e non più come unica passione. Nel campo della produzione delle attrezzature mi aspetto l’arrivo di qualcosa che semplifichi e renda più comoda e sicura l’immersione. La comodità è sicuramente molto importante per la media dei subacquei moderni. Per quel che riguarda la formazione dei professionisti credo che sia importante rallentare la tendenza che vede una continua riduzione degli standard da soddisfare per arrivare al conseguimento del brevetto di guida e istruttore subacquei.
Che ruolo hanno le donne nell’attività subacquea in Italia? e in Giappone?
Le donne che praticano l’attività subacquea in Italia sono in crescita e rappresentano una fetta importante di mercato. Secondo quanto posso percepire sembrerebbe che in Italia le donne approdino all’attività subacquea grazie al collegamento con altri subacquei (fidanzato, marito, amici, colleghi, ecc.) e non molto in modo totalmente autonomo. Tuttavia sia nella formazione di tipo ricreativo che nei programmi di formazione di livello professionale, le donne dimostrano sempre un impegno e una preparazione superiori a quelle messe in campo dai colleghi del sesso opposto.
In Giappone le donne subacquee sono in netta maggioranza sugli uomini e spesso praticano l’attività in modo totalmente autonomo da partners e amici maschi, con grande propensione per i viaggi anche in località remote.
Un aspetto positivo, valido sia in Giappone che in Italia, è dato dal fatto che molte donne svolgono con successo ruoli di grande rilievo ai vertici di aziende, centri subacquei e club.
La presenza di testimonial VIP del mondo dello spettacolo, come per esempio le Veline, potrebbe dare un maggiore slancio alla subacquea italiana e farla diventare un hobby più popolare?
Sicuramente qualsiasi cosa che accenda i riflettori sull’attività subacquea può contribuire alla sua diffusione, personalmente credo che sia più importante coinvolgere come testimonials personaggi dello spettacolo importanti (conduttori, attori, cantanti, musicisti, ecc.) e personaggi dello sport.
Cosa diresti a una ragazza che si vuole avvicinare a questo hobby ma lo ritiene troppo faticoso?
Come faccio spesso, racconterei semplicemente la mia esperienza e cioè che mi sono avvicinata all’attività subacquea, non più giovanissima, grazie a una prova d’immersione fatta durante una vacanza in Mar Rosso. E’ scoppiata così una grande passione che mi ha portato a frequentare corsi su corsi ed effettuare immersioni subacquee in ogni occasione sino a trasformare il mio hobby più importante in una opportunità professionale ricca di soddisfazioni che, in questo momento, mi permette di collaborare con i vertici di ESA, una delle più importanti agenzie formative.
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