Autore: Marco Daturi
Tra i molti amici del forum ho avuto il piacere e la fortuna di poter conoscere anche il prof. Mimmo Picca e, con grande gioia nostra, da pochi giorni abbiamo avuto la sua disponibilità come moderatore della sezione di medicina. Ho sempre sconsigliato di chiedere pareri medici sul forum perchè è sempre bene rivolgersi a professionisti di persona per una visita, invito perciò tutti i visitatori a non tempestarlo di domande. L’ho chiamato con la timidezza di una persona che contatta un guru del settore, con la paura di disturbarlo. E’ stato molto disponibile, così, ‘oltre alla mano mi sono preso il braccio’ ed eccoci qui.
MD: Come ti sei avvicinato alla subacquea ??
MP: Sono nato sul lungomare di Bari, letteralmente a pochi metri dal mare. Direi che con me è nato l’amore per il mare e subito dopo una irresistibile attrazione per la scoperta di cosa ci fosse sotto la sua superficie. Da casa mia al porticciolo dove era ormeggiata la barca di famiglia e dove tutt’ora è ormeggiata la mia, la distanza si copriva in cinque minuti al massimo. E’ facilmente comprensibile come io sia praticamente cresciuto e “ pasciuto” a contatto col mare e con i pescatori.
Come tutti in quegli anni, ho cominciato con l’apnea e la pesca subacquea; le prime immersioni con le bombole a 14 anni con i pionieri della
subacquea locale e a 16 anni ( era il 1974) il primo brevetto federale di sommozzatore in quel di Nervi (GE) con un maestro d’eccezione, Duilio Marcante, per ordine perentorio di mio padre che aveva giurato di buttar mi via tutta l’attrezzatura se non mio fossi preparato a dovere. Avevo infatti già provato la brutta sensazione di entrare in camera Iperbarica in qualità di paziente nel marzo dello stesso 1974.
Non ho mai smesso di andare sott’acqua e posso dire , con una punta di orgoglio, di avere fatto lì sotto tutto ciò che è possibile fare.
Durante tutti gli anni dell’università mi sono stati compagni studio e pesca del corallo.
MD: e alla medicina ?
MP: E’ stato un caso.Infatti avrei voluto fare l’oceanografo, ma questo avrebbe comportato il mio trasferimento negli States immediatamente dopo il liceo.( in Italia non esiste la facoltà di oceanografia).
Purtroppo mentre frequentavo l’ultimo anno del liceo un triste evento accaduto in famiglia condizionò il mio allontanamento da casa; non potendo più fare quello che avrei voluto, ripiegai sulla facoltà di Medicina e Chirurgia della mia città e negli states ci sono andato dopo la laurea per specializzarmi.
MD: secondo te la subacquea può essere definito uno sport pericoloso ?
MP: Dipende. Se si affronta l’attività subacquea con la preparazione adeguata e nei limiti imposti dalla subacquea ricreativa allora è una delle attività sportive meno pericolosa che ci sia ( lo dicono le statistiche). Se parliamo di subacquea tecnica il discorso cambia radicalmente in quanto i rischi crescono in maniera esponenziale. La subacquea tecnica, secondo me, di sportivo ha molto poco.
MD: Cosa consigli a tutti i sub ?
MP: Di prepararsi adeguatamente, di rendersi conto costantemente di quali sono i propri limiti e non eccederli mai.
La prudenza deve essere al primo posto…sempre !
MD: cosa ti piace di più della subacquea e cosa di meno?
MP: Della subacquea mi piace tutto tranne le polemiche che troppo spesso si scatenano tra i subacquei appartenenti a sigle diverse ( leggasi didattiche).
MD: Qual è la tua principale occupazione ?
MP: Dirigo l’Unità Operativa di Medicina Iperbarica dell’ospedale San Paolo di Bari, insegno Medicina Subacquea e Iperbarica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università della stessa città e……vado sott’acqua.
MD: e da grande….cosa vuoi fare ??
MP: Il subacqueo di professione ……….e il medico iperbarico per hobby.
Nato a Bari nel 1958, medico specialista in chirurgia generale ed in medicina subacquea e iperbarica, è il direttore della Unità Operativa di Medicina Iperbarica dell’ospedale San Paolo di Bari oltre che docente di medicina subacquea e iperbarica all’Università degli studi della stessa città.
Ha diretto il servizio di medicina subacquea e iperbarica di alcuni importanti cantieri archeologici subacquei sul territorio nazionale.
Si è occupato della direzione sanitaria di impianti iperbarici ad alta pressione su alcune piattaforme petrolifere dei mari del nord.
Esperto subacqueo, già allievo di Duilio Marcante nel 1974, ha conseguito tutti i brevetti sportivi ricreativi e tecnici.
Ha frequentato la International Diving School di Aberdeen .
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