Si tratta di una specie di mollusco gasteropode, una lumaca di mare, scoperta e descritta per la prima volta a Skerki da due fratelli italiani, nelle acque del nostro Mediterraneo centrale, grazie alla spedizione del progetto “Missione Skerki” della Fondazione Oceanogràfic Valencia.

Il progetto “Missione Skerki”
Due anni fa è iniziato lo studio della biodiversità di Skerki, un’area quasi inesplorata del nostro Mar Mediterraneo. Un progetto nato dall’idea di Andrea Spinelli, biologo marino, e suo fratello Marco, documentarista, che insieme a un team di biologi marini, ricercatori, documentaristi e archeologi, hanno navigato nel cuore del Mar Mediterraneo, a circa 70 miglia dalla costa italiana, dove la catena montuosa sottomarina di Skerki emerge da una profondità di circa 400 metri fino alla superficie del mare, nel punto zero conosciuto come “Scoglio Keith”, coprendo un’area di oltre 500 km quadrati.
Il valore del Banco Skerki
Il Banco Skerki rappresenta probabilmente l’unico angolo incontaminato del nostro Mare Nostrum, preservato in modo completamente naturale. Questo paradiso di biodiversità è sorvegliato esclusivamente dalle correnti e dalle onde, situato al largo del Canale di Sicilia.
Durante le spedizioni scientifiche del 2023 e 2024 si sono immersi nelle sue acque raccogliendo campioni della zona e documentando le specie che vivono nei suoi fondali. I due fratelli, insieme al loro team, si accorti che, tra le numerose specie già note alla scienza presenti a Skerki, c’era una specie probabilmente ancora sconosciuta. Durante le analisi di laboratorio hanno identificato una nuova specie di mollusco, descritta per la prima volta alla scienza pochi giorni fa.
Steromphala federicii: una mollusco endemico
Si chiama Steromphala federicii ed è una piccola lumaca probabilmente endemica di Skerki, una specie che vive solo in questa zona del Mar Mediterraneo.
Per ora sappiamo che vive in zone poco profonde, probabilmente in alcune grotte, dove è stata trovata, e che non supera i pochi millimetri di dimensione. Sono stati rinvenuti esemplari adulti e giovani, a testimonianza del fatto che la specie vive e si riproduce nella zona.

L’importanza di conoscere
L’ultima specie di mollusco del genere Steromphala, nel nostro Mediterraneo, era stata descritta
nel 1853. Sono trascorsi quasi 200 anni e la scienza ci ha fatto questo regalo (registrazione ufficiale su ZooBank: https://www.zoobank.org/NomenclaturalActs/E17C4D6D-6D1C-416A-9B54-8AA3319BD341).
La scoperta e la descrizione della nuova specie sono state pubblicate sulla rivista internazionale“Biodiversity Journal” con la collaborazione del biologo marino Ivan Gatí e del professore diecologia marina Salvatore Giaobbe dell’Università di Messina, comunicando la scoperta alla comunità scientifica.
Dove sono conservati gli esemplari
Gli esemplari studiati della nuova specie sono conservati presso il Museo Nazionale di ScienzeNaturali di Madrid, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, l’Università di Messina e la Fondazione Oceanogràfic di Valencia. Scoprire una nuova specie di essere vivente è ad oggi una grande conquista, perché senza consapevolezza non possiamo amare e proteggere la vita sul nostro pianeta.
Questa scoperta dimostra quanto sia importante continuare a esplorare i nostri mari, e in particolare il nostro Mar Mediterraneo, che nasconde ancora segreti e tesori come questa specie.
Ecco perché, nel 2025, i due fratelli e il team della Fondazione torneranno ad immergersi per studiare i fondali di Skerki e saperne di più sulla sua biodiversità, di questo posto ancora poco conosciuto.
Guarda il riassunto della missione Skerki 2024
Chi sono Andrea e Marco Spinelli
Andrea e Marco Spinelli sono due fratelli siciliani che da anni coniugano la ricerca scientifica e la documentazione audiovisiva in ambito marino. Andrea, biologo marino e ricercatore presso la Fondazione Oceanogràfic di Valencia, è responsabile di diversi progetti di restauro e conservazione di habitat marini e specie a rischio, come Pinna Garden e Coral Restoration. Marco, documentarista e fotografo subacqueo, si dedica alla sensibilizzazione ambientale attraverso cortometraggi e produzioni multimediali.
Tra i loro lavori più noti figurano i documentari Missione Euridice (2022), dedicato alla rimozione di reti fantasma nel golfo di Cefalù, e Io, Tevere (2023), un viaggio narrativo dalla sorgente alla foce del fiume. Nel 2025 è attesa l’uscita di Shark Preyed, incentrato sul ruolo ecologico e sul commercio globale degli squali.
Entrambi sono attivamente coinvolti nel progetto Missione Skerki, che ha portato alla scoperta della nuova specie.