La più grande compagnia baleniera islandese, Hvalur hf., ha annunciato che non effettuerà alcuna attività di caccia alle balene per tutta la stagione estiva. È il secondo anno consecutivo che l’azienda rinuncia all’attività, una decisione che, secondo l’amministratore delegato Kristján Loftsson, è stata presa a causa della situazione economica globale.
“Data l’attuale situazione economica, Hvalur hf. non vede altra opzione che rimanere attraccata e aspettare giorni migliori. La situazione sarà rivalutata l’anno prossimo”, ha dichiarato Loftsson ai media islandesi.

Una crisi di mercato che parte dal giappone
Il mercato principale per i prodotti di Hvalur è il Giappone, ma l’inflazione e il calo dei prezzi hanno reso la caccia non più sostenibile dal punto di vista economico.
“L’andamento dei prezzi dei prodotti nel nostro mercato principale, il Giappone, è stato sfavorevole di recente e sta peggiorando. Il prezzo dei nostri prodotti è ora così basso che non è giustificabile cacciare”, ha aggiunto Loftsson.
Il contesto normativo e industriale
La stagione di caccia alle balene in Islanda va solitamente da metà giugno a settembre. Ma già nel 2023 Hvalur non aveva partecipato alla stagione, anche a causa del rilascio tardivo dei permessi. Una scelta politica che, secondo Loftsson, ha reso impossibile organizzare le operazioni per tempo.
Anche IP-Utgerd, la seconda compagnia islandese, aveva interrotto definitivamente l’attività nel 2020, dichiarando che la caccia non era più redditizia e che avrebbe “appeso per sempre gli arpioni”. Secondo il direttore Gunnar Bergmann Jonsson, la combinazione di costi in aumento, restrizioni sanitarie e nuove zone di esclusione ha reso l’attività insostenibile: “Non caccerò mai più una balena, ho chiuso per sempre”.
Un panorama che cambia: quanto conta l’opinione pubblica
Attualmente solo Islanda, Norvegia e Giappone permettono ancora la caccia commerciale alle balene. Ma anche in Islanda il dibattito pubblico resta acceso, con una parte crescente della popolazione contraria a questa pratica.
Il fatto che nessuna balena verrà cacciata in Islanda per il secondo anno consecutivo rappresenta un cambio di scenario importante, spinto più dalla logica economica che da nuove regolamentazioni. Tuttavia, il risultato non cambia: la stagione estiva 2025 non vedrà alcuna attività baleniera nelle acque islandesi.
Stop alla caccia alle balene in Islanda per il 2025
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