Autore: Cristian Umili
Guardando le domande poste su forum e sui newsgroup, questa è sicuramente una delle più gettonate.
Alla fine di questo articolo non vi darò la risposta, ma vi aiuterò a trovarla nella vostra mente, cercando di darvi degli elementi di valutazione.
Prima dell’avvento del digitale, un subacqueo che voleva fotografare sott’acqua poteva scegliere tra le compatte e maneggievoli Nikonos o Motor Marine (anfibie) ma con tutte le difficoltà date dal mirino galileiano e le reflex scafandrate (esistono ed esistevano anche scafandri per macchine compatte ma sono ed erano poco diffuse), pesanti ed ingombranti, ma con l’indubbio vantaggio della visione reflex.
Le macchine compatte digitali hanno la visione reflex grazie a mirini e/o schermi esterni LCD, perciò uniscono il vantaggio delle anfibie (la compattezza) con il vantaggio delle reflex (appunto la visione).
Oggi, perciò abbiamo a disposizione tutte e tre le scelte, ma non sono paragonabili, ossia non è possibile dire a priori se una opzione è migliore delle altre; l’opzione migliore è quella che riesce a soddisfare meglio le nostre esigenze.
PRO E CONTRO
Provo ora a ricercare i pro e i contro delle 3 alternative:
Anfibie (ad esclusione della Nikonos RS) |
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PRO | CONTRO |
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Le anfibie come ho già detto hanno dimensioni ridotte, alcune macchine come la Nikonos 3 sono completamente meccaniche e funzionano anche senza pile. Permettono di scattare in modo molto veloce con gli obiettivi grandangolari in quanto è abitudine usare la profondità di campo concessa dall’obiettivo in modo da correggere eventuali sbagli di stima di messa a fuoco. Più il nostro obiettivo è grandangolare più la forchetta di distanze che risulteranno accettabilmente a fuoco sarà ampia.
Per quanto riguarda i contro, di solito hanno una scelta limitata di obiettivi/aggiuntivi, la messa a fuoco con i grandangolari non è mai perfetta in quanto è frutto di una stima che noi facciamo sul momento, però il neo più grosso è la limitazione nella macrofografia, dove siamo costretti ad usare sistemi (tubi di prolunga o lenti addizionali) nei quali è presente un’asta distanziatrice e una forchetta che ci delimita il campo inquadrato. Questo è necessario perché con il mirino galileiano non è possibile vedere esattamente cosa sta inquadrando l’obiettivo ed in più sarebbe difficile stimare una distanza quando la profondità di campo è di alcuni millimetri.
Custodie per Reflex | |
PRO | CONTRO |
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Il fotosub che usa una reflex scafandrata ha il vantaggio, già detto in precedenza, di poter vedere esattamente ciò che ha inquadrato, e vedendo esattamente ciò che vede l’obiettivo è possibile avere una messa a fuoco molto accurata (e veloce grazia ai sistemi autofocus). Il sistema TTL flash, ossia l’esposimetro della macchina che comanda il flash, è molto sofisticato e preciso mentre nelle anfibie non è così sofisticato. Chi usa una reflex in custodia può scegliere gli obiettivi non solo tra l’enorme listino della casa costruttrice ma anche tra i listini di costruttori universali di ottiche (che di solito hanno costi minori). Un altro vantaggio, è la possibilità di avere un allarme acqua che ci avverte che è in atto una infiltrazione d’acqua e noi potremo risalire in tempo prima di allagare completamente la macchina all’interno dello scafandro. Mentre nelle anfibie si scopre un’eventuale allagamento solo alla fine dell’immersione.
Il contro più significativo è sicuramente il costo di una custodia che spesso supera quello della macchina fotografica che alloggia, in oltre le custodie (sia in acqua che fuori) sono più ingombranti delle anfibie e fuori dall’acqua sono anche più pesanti, mentre in acqua si possono bilanciare in modo che siano neutre o appena negative in base ai propri gusti personali.
Compatte Digitali | |
PRO | CONTRO |
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Le compatte digitali hanno dalla loro sicuramente le dimensioni a volte veramente minuscole, si elimina il costo dei rullini con relativo sviluppo potendo vedere subito le fotografie, in più si ha la visione reflex grazie a mirini o monitor LCD e per finire hanno un costo molto minore di una reflex scafandrata.
Per contro, le schede di memoria hanno dei costi sensibili (e ogni tanto vanno sostituite), le digitali essendo completamente elettroniche hanno un vera e propria sete di energia perciò si deve avere un controllo molto minuzioso dello stato delle batterie prima di scendere in acqua.
Le macchine digitale senza la slitta per il flash esterno, non hanno la possibilità di poter montare un flash esterno che lavori in TTL, ma oggi troviamo a listino alcuni flash di bassa potenza con accensione tramite cavetti a fibre ottiche (però sono flash che lavorano solo in manuale).
E’ vero che le compatte digitali sono provviste di zoom, e per fare scatti ravvicinati o macro va bene ma non ci permette di fare le foto ambiente, questo perché gli zoom difficilmente arrivano al 28mm come grandangolo e le custodie hanno oblò piani che per via della rifrazione riducono il campo inquadrato sott’acqua (con le reflex si usano abitualmente obiettivi dal 20mm fino al 16mm fish eye con oblò correttori). Alcune marche di custodie per digitali hanno a listino degli aggiuntivi grandangolari che permetto di aumentare l’angolo di campo inquadrato.
L’obiettivo delle digitali di solito ha lenti di dimensioni ridotte, questo porta ad avere un obiettivo poco luminoso (precludendoci l’uso della profondità di campo come elemento creativo), in più la qualità ottica non può essere paragonabile agli obiettivi fissi che si possono montare sulle reflex in quanto uno zoom (tutti gli zoom) è oggetto di compromessi più o meno sacrificanti per poter coprire una certa forchetta di angoli di campo.
Certe compatte digitali usano il sistema autofocus attivo, ossia lanciano un raggio infrarosso e con quello calcolano la distanza (ho semplificato), questo raggio però può essere ingannato sott’acqua dalle particelle di sospensione non permettendo di mettere a fuoco; questo sistema AF è ottimo in mari dove l’acqua è molto limpida ma in mari con molto sospensione (es. Mediterraneo) si potrebbe essere costretti a mettere a fuoco manualmente.
Un parametro da tenere molto in considerazione è che la dimensione massima di stampa che è dettata dai Mega Pixel del sensore; con le analogiche questa limitazione è data dalla pellicola e questo parametro si differenzia da pellicola a pellicola; Per poter scegliere la macchina giusta dobbiamo sapere quali sono le nostre esigenze di output.
PRENDERE UNA DECISIONE
Tutte e 3 le scelte hanno dei pro e dei contro, naturalmente ognuno di noi da peso diverso ai pro e ai contro in base alle esigenze.
Se un subacqueo vuole portarsi a casa la fotografia ricordo di ciò che ha visto senza troppe pretese di qualità di illuminazione e con poco ingombro allora una compatta digitale potrebbe andare bene.
Se un subacqueo vuole fare fotografie con un minimo di attenzione all’illuminazione e qualità di immagine, ma non ha grossi budget, ci sono 2 possibilità:
- Le compatte digitali che hanno la slitta per un flash esterno (contatto caldo) con relativa custodia con boccale flash, per poter utilizzare flash esterni TTL di ultima generazione e brandeggiabili a mano.
- Le anfibie, se ne trovano molte con relativi accessori nel mercato dell’usato, in cui si ha una certa scelta di obiettivi e con la possibilità di utilizzare flash esterni brandeggiabili a mano.
Se un subacqueo deriva dalla fotografi “terrestre��? o vuole cercare di fare immagini come si vedono nelle riviste specializzate, consiglierei la reflex scafandrata (analogica o digitale).
Chi già usa un corredo reflex a terra, partirà avvantaggiato in quanto dovrà cercare solo una custodia adatta alla propria macchina, custodie universali a costi accessibili sono le custodie dell’italiana Nimar e dell’americana Ikelite. Troviamo anche custodie studiate per un solo modello di macchina costruiti sia da Nimar e Ikelite (custodie in policarbonato) che da altri costruttori come Underwave, Subal, Sealux, Nexus, Aqua Vision System che sono costruite in alluminio e questo porta ad un ingombro minore di quelle in policarbonato, ma ad un peso maggiore.
Con queste custodie è possibile avere 2 boccole flash per poter utilizzare 2 flash contemporaneamente sia per illuminare meglio ciò che inquadrano gli obiettivi super grandangolari sia per creare effetti di luce che valorizzano il soggetto.
Spero di aver fatto chiarezza.
Ringraziando Cristian per l’articolo e vi invitiamo a visitare il suo sito:
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