Le Filippine sono uno Stato insulare del Sud-est asiatico, situato nell’oceano Pacifico; a nord è separato da Taiwan dallo stretto di Luzon, a ovest è bagnato dal mar Cinese Meridionale, a sud-ovest dal mare di Sulu verso il Borneo, a sud dal mar di Celebes che lo separa dalle altre isole dell’Indonesia e a est dal mar delle Filippine.
L’arcipelago comprende 7641 isole distribuite in tre regioni geografiche principali: Luzon a nord, Visayas nel centro e Mindanao a sud. Dal 1976 la capitale è ufficialmente Manila.
Le Filippine fanno parte del “Triangolo dei coralli”, un’area di forma triangolare situata nelle acque tropicali dell’Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone e Timor Est, e che contiene almeno 500 specie di coralli.
Il Triangolo dei coralli è considerato il centro globale della biodiversità marina e una priorità universale nella conservazione. Il nome attribuito a quest’area geografica deriva dal fatto che essa contiene oltre i tre quarti delle specie di corallo nel mondo.
Queste caratteristiche rendono l’arcipelago una delle zone più interessanti al mondo per praticare immersioni subacquee.
Tra i tanti siti di immersione brilla la stella di Moalboal.
Nelle ore intorno al tramonto il mare si popola di pescatori locali. Sullo sfondo Pescador Island.
Sardine run e biodiversità a Moalboal, Filippine
Moalboal è conosciuta per la ricchezza della sua vita marina. Le sue acque cristalline e ricche di biodiversità ne fanno una meta imperdibile per appassionati di immersioni e fotografi subacquei. Tra le attrazioni principali troviamo la famosa “sardine run”, una migrazione mozzafiato di migliaia di sardine che creano un effetto visivo ipnotico, formando nuvole dense e dinamiche di pesci che sembrano danzare nell’acqua. Luci ed ombre si alternano, improvvisamente il cielo si oscura per poi tornare luminoso; uno spettacolo straordinario ed affascinante.
In situazioni come queste occorre mettere in atto tutte le strategie e le attitudini a parte della nostra esperienza, solo così potremo dare vita ad immagini in grado di lasciare sorpreso l’osservatore e, perché no, anche di trasmettere le emozioni che abbiamo percepito al momento dello scatto.
Inoltre una buona tattica fotografica è quella di inquadrare un elemento di impatto cromatico in primo piano (nel caso specifico alcionari) e di lasciare il banco di sardine sullo sfondo; è consigliabile l’impiego di ottiche Fisheye.
Moalboal ospita anche una spettacolare barriera corallina che brulica di specie marine tropicali rare e colorate e di un Benthos che alle volte supera l’immaginabile.
Le specie presenti nella barriera corallina di Moalboal, Visaya, Filippine
In queste magiche acque si trovano animali stupefacenti, tra i quali i pesci fantasma arlecchino. Fanno parte della famiglia Solenostomidae, composta dall’unico genere Solenostomus, che comprende 5 specie di pesci d’acqua salata, dell’ordine dei Syngnathiformes; parenti stretti dei cavallucci marini. Questi pesci sono caratterizzati da coloratissimi mantelli di infinite nouances. Per riprese di questi Signatidi è opportuno l’impiego di ottiche macro, con focali tra i 50 e i 100 mm.
Tra le tante specie che si trovano nei fondali di Moalboal spiccano gli Antennaridi, noti anche come pesci rana. Fanno parte della famiglia Antennariidae composta da 44 specie classificate; ordine Lophiiformes. Sono creature affascinanti, una delle meraviglie poco conosciute degli ambienti marini, con un aspetto sorprendente e un comportamento unico, che li rendono oggetto dell’interesse di appassionati e fotografi.
Gli antennaridi sono caratterizzati da un corpo corto e globoso, spesso ricoperto da protuberanze che li fanno assomigliare a spugne o coralli. Le pinne pettorali sono trasformate in appendici simili a braccia che aiutano il pesce a spostarsi sul fondo.
In considerazione delle loro caratteristiche cromatiche e morfologiche e dell’aspetto buffo e accattivante, sono soggetti particolarmente interessanti per le nostre foto.
Appostandosi tra i coralli, gli antennaridi attendono pazientemente che una preda passi a tiro della loro grande bocca estensibile. Questa tecnica di caccia è affascinante e la loro abilità di restare immobili per lunghi periodi è cruciale per il successo di questa strategia. Una cosa curiosa è che gli antennaridi usano l’illicio, che è una specie di antenna frontale come canna da pesca. In cima all’illicio penzola l’esca, un frammento di tessuto carnoso simile ad un gamberetto o ad un verme, che l’animale agita con grande maestria per attirare piccoli pesci e predarli con una velocità impressionante.
Nelle acque di Moalboal si incontrano stadi giovanili di molti pesci, tra i più interessanti si distingue l’Ostracion cubicus. Nello stadio giovanile è di colore giallo intenso con pois neri, e, man mano che cresce, tende ad assomigliare morfologicamente sempre più agli adulti; fino a che cambiano livrea.
È un pesce piuttosto irrequieto, che non ama stare fermo; nuota velocemente tra i coralli, entrando ed uscendo da ogni anfratto. Di quando in quando si ferma improvvisamente e abbiamo 1 max 2 secondi per riprenderlo, poi ricomincia il carosello. Il trucco è di cercare di non perderlo mai di vista mentre fa lo slalom nel reef e, per quanto possibile, di tenerlo nel mirino per essere pronti allo scatto al momento opportuno; alle volte trova un anfratto che fa al caso suo e allora si ferma; lasciandoci la possibilità di effettuare diversi scatti.
Per i subacquei più esperti, la vicina Pescador Island offre immersioni più profonde e un’esperienza unica con pareti a picco e fondali affascinanti e ricchi di vita.
Ma, stranamente, le zone in cui la fauna bentonica è più rigogliosa si trovano sulla costa, in particolare nelle acque antistanti White Beach, una bellissima spiaggia di sabbia bianca, conosciuta anche come Basdaku White Beach.
In questa zona abbiamo incontrato alcionari di dimensioni mai viste, veri e propri miracoli della natura e gorgonie di ogni tipo e colore. Dall’esterno non ci si aspetterebbe mai di poter assistere a scenari così affascinanti ma, sott’acqua, il fondale forma una parete che probabilmente è esposta a correnti che apportano sostanze nutritive, creando le condizioni per l’insediamento di questi meravigliosi organismi.
Ma le pareti della Penisola delle Meraviglie non cessano mai di stupire, tra le infinite forme di vita presenti, si incontrano tantissimi pesci pagliaccio di diverse specie, simbionti con i loro anemoni. Ce ne sono davvero molti, al punto tale che si potrebbe scrivere un articolo solo in relazione a questi affascinanti pomacentridi. Quando il sole termina la sua parabola discendente nel cielo di occidente, gli anemoni chiudono i loro mantelli esponendo incredibili nouances.
E poi cala la notte. C’è chi dorme, chi invece va a caccia e … i più fortunati, si dedicano a pratiche amorose!
Il Mandarin Fish, Sinchiropus splendidus, è un piccolo e coloratissimo pesce il cui nome deriva dalla livrea simile alle vesti di un Mandarino Cinese. Di notte si dedica alle attività riproduttive e, appena dopo il tramonto, iniziano i corteggiamenti e gli accoppiamenti. I diving conoscono i siti migliori per riprendere questi splendidi pesci ed organizzano specifiche uscite per fotografare il momento del “mating”.
Si tratta di un tipo di immagini piuttosto complicato da realizzare, dal momento che occorre prendere il fuoco, praticamente al buio, in una frazione di secondo; mentre si svolge il rito dell’accoppiamento. I due “fidanzati” si uniscono e salgono verso l’alto, in un tempo infinitesimale, la femmina rilascia le uova e il maschio il seme; 1-2 secondi ed è tutto finito. Data la varietà del tipo di fondali, l’eccezionalità delle forme di vita presenti e la possibilità di effettuare diverse tipologie di ripresa, riteniamo che il promontorio di Moalboal possa essere considerato uno dei più interessanti e completi siti per fotografare nella zona delle Visayas.
Articoli correlati: Filippine: conoscerle meglio per apprezzarle di più