Il 21 settembre 2024 si è tenuta la V edizione di TrashChallenge – Operazione Po che anche quest’anno ha visto la partecipazione attiva di associazioni, volontari e appassionati del fiume.
Nonostante le difficoltà meteorologiche, è stato raggiunto un ottimo risultato: 90 kg di rifiuti raccolti grazie alla collaborazione di 36 volontari, un successo che conferma l’importanza di queste iniziative per la salvaguardia dell’ambiente fluviale.
Andrea Puglisi ci racconta la giornata del Trashchallenge 2024
Inizio delle operazioni
Il 21 settembre 2024 ha avuto luogo la V edizione di #Trashchallenge – Operazione Po, evento di pulizia fluviale che noi di Pianeta Azzurro seguiamo fin dal principio, e di cui abbiamo raccontato l’evolversi in diversi articoli e approfondimenti.
Alle ore 08.30, ci siamo riuniti come di consueto sulla terrazza dell’Imbarchino, in viale Umberto Cagni, per coordinarci e far partire le operazioni. Presenti l’Associazione Vie d’Acqua, ideatrice originale del progetto, un pugno di iscritti del Canoa Club, cuore pulsante delle attività da fiume, lo staff di Leroy Merlin – le sedi di Moncalieri e Torino – pronti a fornire l’attrezzatura tecnica, i volontari di Istituto Scholé, motore trainante dell’azione su terra, e noi di Pianeta Azzurro, nella doppia veste di inviati sul campo e partecipanti. Guarda qui il servizio di Sky tg 24!
Partecipazione e risultati
A questo zoccolo duro, si è aggiunta una compagine di 36 volontari esterni, che sono stati subito dotati di pinze, guanti protettivi e sacchetti dell’AMIAT. Il numero di iscritti è calato molto rispetto agli scorsi, inutile negarlo – complice il brutto tempo e l’assenza di Decathlon, con il suo bacino di appassionati di sport outdoor – ma la quantità di rifiuti raccolti, in proporzione, non ha eguali con nessun’altra edizione.
Si parla di 90 kg di rifiuti raccolti per 36 partecipanti, contro i 150 kg per 148 partecipanti dell’anno scorso.
Diversità dei rifiuti raccolti durante il Trashchallenge 2024
Il giorno dell’evento, il tratto torinese del Po era particolarmente pulito, ma la cosa non deve trarre in inganno: alcune piene avevano da poco trasportato a valle i rifiuti, e nonostante questo un buon 40% del raccolto totale proveniva dal fiume
La tipologia dei rifiuti raccolti è molto eterogenea, spazia dall’onnipresente plastica a due biciclette, un materasso, un tubo corrugato e un sacco pieno di bigiotteria, a testimonianza delle diverse abitudini di consumo che confluiscono nel fiume.
Marco Bonfante, presidente di Via d’Acqua e mastermind dietro l’ideazione del progetto, sostiene che “La vita sul fiume (e del fiume) sta acquisendo interesse agli occhi della cittadinanza, come dimostra anche il progetto di riqualificazione della linea fluviale della GTT” – progetto ardito e finanziato con i fondi del PNRR – “Ma bisogna continuare a insistere sul coinvolgimento dei fruitori occasionali e sul coordinamento fra chi, come noi, il fiume lo vive quotidianamente”.
Con lui è d’accordo lo staff di Leroy Merlin, e in particolare Patrizia Cassardo della sede di Moncalieri, che per l’evento annuale di pulizia fluviale immagina una comunicazione in grado di “coinvolgere anche le scuole e le famiglie”.
Con questo resoconto, si è chiusa un’altra edizione del progetto in difesa del Po torinese, in cui sport e protezione ambientale si fondono in un unico gesto consapevole e gioioso. L’immagine che noi affezionati ci portiamo a casa è quella di un piccolo gruppo con competenze trasversali, che con passione e perseveranza porta avanti ormai da un lustro un evento in grado di connettere le associazioni alla cittadinanza, e di dialogare con le istituzioni in maniera virtuosa