Il ritrovamento del reperto archeologico
Il reperto, un frammento di marmo raffigurante un cavallo rampante, è stato scoperto nello specchio d’acqua antistante San Leone, a breve distanza dalla foce del fiume Akragas. Questa operazione è stata condotta dal Nucleo Sommozzatori dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con il gruppo “BC Sicilia” che ne aveva segnalata la presenza nel 2022. Il reperto archeologico giaceva a una profondità di circa 9 metri, a circa 300 metri dalla costa.
Il frammento era stato scambiato per una vasca moderna
Il frammento era noto agli studiosi da tempo, ma era stato erroneamente identificato come una “vasca” nelle registrazioni archeologiche locali. Tuttavia, il gruppo di subacquei di BC Sicilia non era convinto e ha continuato a indagare, convinto che si trattasse di qualcosa di molto più significativo. L’analisi delle foto del rilievo tridimensionale subacqueo ha rivelato l’immagine di un particolare del fregio del timpano di un tempio.
Il recupero del fregio
Dopo due tentativi resi difficili dalle condizioni marine avverse, l’operazione di recupero è stata finalmente coronata dal successo.
Il 2 febbraio, i Carabinieri e i funzionari della Soprintendenza del mare hanno sollevato il frammento, ricoperto di concrezioni marine, dal Mediterraneo.
Il cavallo, simbolo iconico della Grecia antica
Il cavallo rampante rappresentato nel frammento è un simbolo ricorrente nelle opere d’arte del periodo greco e riveste un’importanza particolare nelle rappresentazioni artistiche dell’antica Sicilia. Si crede che il frammento possa appartenere al fregio del Tempio di Zeus, un monumento iconico che purtroppo è stato oggetto di saccheggio nel corso dei secoli.
Implicazioni storiche del ritrovamento del cavallo in Sicilia
La scoperta di questo frammento di marmo proconnesio, con dimensioni di 2 metri per 1,6 e uno spessore di 35 cm, non solo ci dà nuove informazioni sulla storia e sull’architettura del Tempio di Zeus, ma apre anche nuove prospettive per la ricerca futura.
Questo monumento, un tempo simbolo della grandezza della civiltà greca, ha subito numerosi atti di saccheggio nel corso dei secoli, e si ipotizza che molti dei suoi elementi possano essere finiti nel mare circostante.
È importante continuare le ricerche subacquee nella zona, poiché potrebbero esserci altri reperti di valore inestimabile che attendono di essere scoperti.
Inoltre, il recupero di questi pezzi può contribuire a ricostruire l’immagine del Tempio di Zeus, permettendoci di comprendere meglio la sua struttura originale e il suo significato storico.
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