Questa è la storia di come la tradizione possa sostenere l’evoluzione di un’iniziativa ecologica di estrema rilevanza. Al centro di questa iniziativa c’è l’associazione La Pinta, che opera lungo le rive del pittoresco Lago Maggiore.
La loro missione? Utilizzare la millenaria pratica delle legnaie come incubatoio naturale per i pesci autoctoni, messi in difficoltà da noti problemi ambientali.
La Pinta, un’imbarcazione che affonda le sue radici negli anni ’30, è stata trasferita sulle acque del Lago Maggiore nel 1964 e oggi rappresenta il simbolo dell’associazione omonima.
La tecnica delle legnaie coinvolge la creazione di pile di fascine di legna, che forniscono un rifugio sicuro agli avannotti, in particolare quelli del pesce Persico Reale. Questo pesce è minacciato da una serie di fattori, tra cui l’inquinamento, la presenza di specie invasive e la predazione sempre più aggressiva da parte di predatori naturali. La sua sopravvivenza è strettamente legata all’ecosistema del lago.
L’associazione ha scelto di riportare in auge la pratica delle legnaie che non solo facilita la riproduzione del persico, ma crea intorno a sé vere e proprie comunità complesse di pesce e non solo.
I risultati preliminari di questa iniziativa hanno superato le aspettative, e grazie all’utilizzo di telecamere subacquee, denominate PersiCam si è potuto osservare, senza la presenza umana, il vero comportamento quotidiano dei pesci del nostro lago.
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il presidente della Pinta, Matteo Felici, per approfondire il significato e l’importanza di questo ambizioso progetto.
Parlaci della vostra innovazione, in che modo la struttura piramidale migliora la tecnica tradizionale e quali benefici concreti ha portato la struttura piramidale rispetto alla tecnica tradizionale delle legnaie?
Lo sviluppo verticale delle legnaie permette che tutte le uova dei nastri giunti a maturazione arrivino alla schiusa. Questo processo è stato provato con immagini, in quanto abbiamo seguito minuto per minuto, grazie a una PersiCam, questo avvenimento. La struttura piramidale sviluppata in altezza permette ai nastri ovarici di non avere contatto con il fondale che provocherebbe la morte delle uova per mancanza di ossigeno.
Quali sono le caratteristiche che rendono un’area adatta al posizionamento delle fascine?
Abbiamo riscontrato risultati estremamente positivi praticamente in ogni incubatoio che abbiamo preparato. I nostri incubatoi sono posizionati intorno ai 10 metri di profondità su fondali pianeggianti e sassosi. Abbiamo riscontrato che a quelle profondità esistono correnti non facilmente percepibili che abbiamo rilevato grazie alla Persicam. Questo permette una buona ossigenazione e pulizia dei nastri ovarici. In zone dove l’acqua è ferma i nastri non vengono nemmeno deposti in quanto le uova non arriverebbero alla schiusa.
Attualmente quante legnaie ci sono e su quanti laghi, avete intenzione di allargare il progetto?
Attualmente ci sono 21 legnaie sparse lungo le coste di tutto il lago Maggiore come potete approfondire visitando il sito web dedicato al progetto.
Dalla nuova stagione riproduttiva avremo altri due incubatoi con relativa PersiCam che ci permetterà di osservare anche la vita sommersa del Lago d’Orta.
La vostra associazione può essere un punto di riferimento per altre associazioni o sub interessati a questa pratica?
Sì, lo è già! Diverse associazioni di sub collaborano con noi e ci stanno aiutando molto. Tra queste, citiamo Acquaviva Sport, Dive different lago Maggiore e i Sub di Belgirate, che operano in diverse zone del Lago Maggiore.
Inoltre, l’associazione dei pescatori dell’Alto Verbano collabora con noi nella produzione di legnaie, che vengono poi posizionate grazie al supporto dei sub di Verbania, che dispongono di una barca da lavoro attrezzata con una gru adeguata per l’installazione. Inoltre Fipsas è un importante collaboratore di lunga data.
Siamo comunque sempre alla ricerca di nuove collaborazioni che possano arricchire il nostro patrimonio di conoscenze al fine di fare crescere il nostro progetto. Contattateci per qualsiasi informazione.
Parlaci del progetto che riguarda la telecamera fissa?
Le PersiCam sono state fondamentali per lo sviluppo, la divulgazione e per la sensibilizzazione del progetto. Grazie a esse, siamo riusciti a mostrare a tutti 24 ore su 24 le meraviglie del lago grazie al nostro canale YouTube dedicato alla Pinta.
In passato queste osservazioni erano visibili solamente ai subacquei mentre noi le abbiamo rese accessibili a tutti gratuitamente.
Come raccogliete i dati per assicurarvi dei risultati ottenuti?
Attraverso le Persicam in primis e naturalmente con immersioni periodiche nel periodo di riproduzione che avviene tra Aprile e Maggio. Utilizziamo naturalmente anche Gopro e strumenti più professionali come droni subacquei e camere di elevata qualità. Il team della Pinta si immerge comunque in tutto l’arco dell’anno per monitorare.
Progetti e obiettivi futuri?
Implementare il più possibile il numero degli incubatoi, sensibilizzare la popolazione a un maggior rispetto per l’ambiente ed educare le nuove generazioni!
La bellezza del lago va divulgata al fine di proteggerlo. E ovviamente allargare questo progetto ad altri laghi limitrofi e se necessario anche a laghi più lontani. Siamo sempre disponibili a nuove proposte al fine di crescere e di salvaguardare nuovi ambienti.
Quali sono le figure necessarie a un progetto come il vostro e come possono i lettori interessati contribuire o partecipare a questo progetto?
Siamo aperti a qualsiasi tipo di collaborazione e stiamo costantemente espandendo la nostra rete di contatti. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, in ogni forma possibile!
In particolare, stiamo cercando finanziamenti per sviluppare il progetto al meglio. Sul sito dell’incubatoio naturale è possibile effettuare donazioni, anche di importo minimo. Naturalmente, saremmo entusiasti di ricevere supporto da aziende private e sponsor. Ogni iniziativa e ogni nuova partecipazione è ben accolta e apprezzata! Non esitate a contattarci!
Ringraziamo Matteo per questa bella “chiaccherata”, lasciamo qui i contatti nel caso foste interessati a partecipare o contribuire al progetto. www.incubatoionaturale.it
Grazie!
Sintesi dei risultati degli incubatoi 2021
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