Autore: Giorgio Mesturini
Un “mare” di cernie!
Poche località del Mediterraneo, come le isole Medas, offrono la possibilità di vedere quantità cosi grandi di pesce, che ci faranno ricordare i fondali delle località più lontane ed esotiche.
Superato il confine franco-spagnolo sono sufficienti poche ore d’auto verso Barcellona, per raggiungere la Costa Brava, dove è situata una delle zone d’immersione più belle del Mediterraneo.
Sono le Isole Medas, un arcipelago formato da un gruppo d’isolotti di cui i maggiori sono la Meda Grande e la Meda Piccola, seguiti poi da numerosi altri scogli e pinnacoli.
L’arcipelago, situato a meno di un miglio dal porto d’Estartit, è completamente disabitato avvolto da una ricca vegetazione mediterranea, che rappresenta l’habitat incontrastato per cormorani e gabbiani.
Interdette a qualsiasi tipo di cementificazione, oggi Le Medas, rappresentano la zona naturalistica più interessante dell’intera Costa Brava, tanto da essere diventate nel 1983 in Parco Marino e Terrestre.
Le isole non sono molto alte, ma l’azione del vento e delle onde le ha erose su tutti i lati, modellandole come imponenti ed aguzzi faraglioni; solamente la Meda Grande appare più massiccia, grazie anche alla sommità piatta ed abbastanza vasta, dove è posto l’unico faro dell’arcipelago.
Sotto la superficie il mare, le correnti hanno scavato nella tenera pietra calcarea, con cui è formato l’intero arcipelago, molte gallerie, archi ed un vasto sistema di grotte, di cui il complesso più spettacolare è quello che attraversa da un lato all’altro l’isola della Meda Piccola.
La cittadina di Estartit, è il punto di partenza più pratico per raggiungere e fare immersioni alle Medas; sino a qualche decennio fa il borgo era solamente un nucleo di pescatori, ma dal 1983, quando è stato istituito il parco e questi fondali sono diventati un vero Paradiso per i subacquei di tutta Europa, Estartit si è velocemente trasformata in importante centro turistico dove hanno sede i numerosi diving center, attrezzandosi per accogliere le miglia di visitatori interessati a scoprire queste splendide scogliere sommerse.
Il successo del parco sull’ambiente marino, è molto evidente e per dimostrarlo basta immergersi nei punti lungo il litorale a nord dell’Estartit, una costa non tutelata dalle regole del parco. Il contrasto tra i fondali delle Medas e questi è nettissimo, non tanto per la vita sessile ma per la quantità della popolazione ittica, facendoci così comprendere come,con una saggia tutela dell’ambiente marino, i fondali possano ritornare al loro antico splendore.
IL MONDO SOMMERSO
Le uscite alle isole Medas avvengono dal vicino porto di Estartit, ed in pochi minuti di barca si attraversa il miglio di mare che separa l’arcipelago dalla costa, raggiungendo così, con le attrezzate e comode barche dei diving, i numerosi punti d’immersione segnalati dalle boe galleggianti.
Vari aspetti rendono questi fondali ineguagliabili per bellezza; il più eclatante è dato dalla possibilità d’immergersi sempre tra enormi cernie, branchi di saraghi, tanute, branzini, barracuda, occhiate, orate e tanto altro pesce, che nuota lungo scogliere ricoperte da colonie di corallo e da gorgonie rosse screziate di giallo, le quali protese nel blu, offrono splendide scenografie.
Altro elemento che caratterizza la bellezza di questi fondali sono le numerose grotte, tutte estremamente ampie, permettendo così d’esplorarle sempre in massima sicurezza e serenità. Qui nell’oscurità di queste coreografiche cavità, rimarremo sbalorditi dal numero di corvine presenti oltre a gronghi, aragoste, astici e le immancabili cernie.
Il bello delle immersioni alle Medas è costituito anche dalle ridotte profondità in cui normalmente si svolgono le uscite, infatti rimanendo entro la batimetria dei 20 metri, potremo osservare tutto il vasto campionario di vita che queste isole offrono e conservano nei loro fondali.
Escursioni e visite:
L’Estartit è un posto ideale anche per i non subacquei, infatti si potranno trascorrere piacevoli giornate sulle attrezzate e lunghe spiagge.
Le escursioni sulle isole Medas sono vietate, ma le guardie del parco organizzano in alcuni giorni della settimana, passeggiate all’interno dell’isola di Meda Grande, dove mostreranno agli escursionisti le particolari caratteristiche botaniche e faunistiche presenti sull’isola, come la straordinaria colonia di gabbiani composta da più di 8000coppie!
Approfittando di una giornata di mare mosso, si può andare a scoprire i numerosi borghi medioevali che fanno corona a questo tratto della Costa Brava, come le belle località di Tossa, Figueraras, Pals e Rosas .
Non dimentichiamo che ad appena 150 chilometri da Estartit possiamo raggiungere la bella e vivace città di Barcellona, ricca di storia e cultura mediterranea.
SUBACQUEA
Il diving dell’Hotel les Illes è attrezzato con 2 comode barche di circa 15 metri ciascuna e dotate di materiale di pronto soccorso, VHF, ossigeno e gommone d’assistenza. Durante i mesi con maggiore flusso turistico vengono programmate ogni giorno sino a 4 uscite consecutive, permettendo così ai clienti di scegliere l’orario migliore per l’immersione. Vi è inoltre la possibilità di seguire corsi subacquei e di noleggiare l’attrezzatura subacquea.
IMMERSIONI
1 – Salpatxot
La zona d’immersione è situata sul versante settentrionale della Meda Grande, ed una volta immersi si seguirà il versante orientale del piccolo scoglio di Salpatxot, dove già a 15 metri s’incontrano le prime gorgonie rosse e gialle. Proseguendo verso est appariranno davanti a noi dei grandi blocchi di roccia ricoperti da un coralligeno molto vivo e ricchi di fenditure, dove si nascondono, splendidi esemplari di saraghi, corvine e cernie. In questa zona non è raro sorprendere nel blu il passaggio di fitti branchi di barracuda e ricciole. Al termine dell’immersione, prima di risalire in barca, portatevi verso i 5 metri, dove le onde spumeggiano contro lo scoglio, perchè proprio qui potrete ammirare numerose spigole ed orate, che tranquille nuotano nella risacca delle onde.
2 – Pota de la Pota del Llop
Sul versante ovest della Meda Grande si può scoprire un altro dei tanti punti d’immersione di questo piccolo paradiso sommerso.
il fondale degrada dolcemente sulla sabbia verso i 40 metri intervallato verso i 20 metri da una serie di lunghe cigliate che appaiono completamente ricoperte dai ventagli di gorgonie della specie Eunicella cavolinii e da rosse Paramuricee, che qui appaiono con le estremità dei rami screziate di giallo. Branchi di saraghi riempiono completamente intere tane, che spesso vengono condivise con grosse corvine. Le piccole grotte che si aprono lungo le pareti delle cigliate offrono supporto a rosse colonie di corallo ed anche rifugio a mustelle, aragoste e … cernie.
3 – La Vaca
A sud della Punta de la Galera, che si protende con alte pareti di roccia verso mare aperto, possiamo immergerci in uno dei più bei luoghi delle isole Medas. La zona d’immersione, chiamata La Vaca, nasconde nei suoi fondali la grotta considerata da molti come la più bella dell’arcipelago. Infatti appena iniziata la discesa verso il fondo, ci troveremo subito a nuotare tra gruppi di saraghi fasciati e nuvole di occhiate, ma raggiunta la quota dei 10 metri vedremo davanti a noi la l’ampio ingresso della grotta. Lo spettacolo è incredibile, i giochi di luce provenienti dalla superficie creano splendidi riflessi sul fondo mentre proseguendo all’interno della grotta si potranno avvistare branchi di tranquille corvine, grossi saraghi fasciati e cernie.
4 – Meda Piccola
Sul lato meridionale dell’isola della Meda Piccola, all’interno di una graziosa insenatura, possiamo scoprire un tratto di fondale molto interessante grazie alle numerose grotte che qui si aprono a poca profondità. Infatti l’ingresso di queste ampie cavità lo si può facilmente scoprire a 15 m.
Grazie alle varie ed ampie aperture che permettono di avere all’interno della grotta sempre la luce del sole come riferimento, l’esplorazione di queste cavità si dimostra facile e adatta a tutti. Qui con l’aiuto di un faro si potranno ammirare branchi di corvine costituiti da decine di grossi esemplari, che restano immobili davanti ai nostri occhi a distanze talvolta inferiori al metro.
Non mancheranno cernie, gronghi e splendidi esemplari di saraghi fasciati.
Inoltre l’immersione in queste grotte è fantastica anche per i suggestivi giochi di luce che si creano tra le spaccature della roccia.
5 – Les Ferrenelles
Questa zona d’immersione è posta tra la Meda Piccola e gli scogli dei Tascons. Il fondale è costituito da un insieme di cigliate rocciose e grossi massi che scendendo verso i 40 metri, creando un susseguirsi d’ampi gradini e franate. Tutto questo tratto di fondale essendo l’estremità meridionale dell’arcipelago può talvolta essere investito da violente correnti, che però agiscono soprattutto in superficie e meno in profondità. La scogliera superati i 20 metri appare ricoperta da gorgonie e corallo rosso, ma la caratteristica di questa zona è quella d’ospitare nei suoi anfratti tante e curiose cernie che ci seguiranno per buona parte del tragitto subacqueo. Durante l’immersione non dimentichiamo di guardare verso il blu del mare poiché è possibile avvistare branchi di ricciole, grossi branzini e barracuda.
Per informazioni e prenotazione albergo e immersioni:
Convenzioni:
OPERATORI CONVENZIONATI
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.