Claudio
Di Manao è un istruttore sub, da anni con base a Sharm el Sheikh. Ha all’attivo
più di 5000 immersioni ed almeno 20mila birre bevute. Non s’è mai perso un
subacqueo, come non s’è mai perso una birra. Di altre cose se ne è perse tante,
soprattutto per colpa della birra e dell’azoto.
Nel 2001 è stato costretto a scrivere “Figli di una… Shamandura� dai suoi amici
curiosi che avevano libero accesso al suo laptop. Ancora non riesce a credere
che il suo libro sia diventato un vero e proprio cult tra i subacquei. Lui
sostiene che è colpa della distribuzione e che quando una cosa non si trova
diventa una moda, come tanti anni fa con gli Swatch ‘Scuba’.
Il successo inaspettato di ‘Figli di una… Shamandura’ gli ha valso un contratto
con www.goredsea.com
‘The Magazine ‘, ed una serie di collaborazioni con altri siti web e come autore
di testi e canzoni. Tutte queste cose insieme gli hanno valso la promozione ‘in
ufficio’, cosa che lui odia. La verità è che lo stanno costringendo a scrivere
il seguito del libro, e se sta in ufficio, hanno pensato, gli viene meglio.
Lui considera lo scrivere un hobby, e l’ufficio una forma di morte lenta. Il suo
ambiente naturale è il mare. Il suo capo è quasi d’accordo con lui.
C. Di Manao
15/01/2004