L’Istituto brasiliano per il Medio ambiente e le Risorse naturali (Ibama) ha messo sotto sequestro un carico di 28,7 tonnellate di pinne di squalo, destinato all’esportazione illegale in Asia.
In Brasile, un’imponente operazione di sequestro di pinne di squalo illegali ha scosso il mondo. Un totale di 28,7 tonnellate di pinne sono state confiscate, mettendo fine alle attività di due società che avevano pescato illegalmente queste creature. Questo episodio, che rappresenta uno dei sequestri più grandi a livello mondiale, rivela l’oscuro mercato delle pinne di squalo, usate per la preparazione della rinomata zuppa di pinne di squalo, e solleva preoccupazioni per la conservazione degli squali e l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Il traffico delle pinne di Squalo, dal Brasile all’Asia
Il maxi sequestro di pinne di squalo illegali In Brasile, è avvenuto il più grande sequestro di pinne di squalo mai registrato a livello mondiale. La quantità impressionante di 28,7 tonnellate di pinne, equivalenti a migliaia di esemplari, è stata sequestrata da due società di esportazione che avevano pianificato di commercializzare illegalmente le pinne in Asia. Questa scoperta ha rivelato l’estensione del traffico delle pinne di squalo e l’urgenza di intensificare gli sforzi per proteggere queste creature vulnerabili.
La stima indica circa 10.000 squali massacrati, a rischio l’equilibrio degli ecosistemi
Il quantitativo di pinne di squalo sequestrate è un indicatore spaventoso del massacro di squali che ha avuto luogo per ottenere questo bottino.
Le stime dell’agenzia brasiliana per la protezione ambientale, Ibama, indicano che circa 10.000 squali, tra verdesche (Prionace glauca) e squali mako (Isurus oxyrinchus), sono stati uccisi per soddisfare la domanda di pinne di squalo. Questa devastante perdita di vita rappresenta una minaccia grave per le popolazioni di squali e l’equilibrio degli ecosistemi marini.
La lotta contro la pesca illegale di squali
La pesca mirata di squali è vietata in Brasile, eppure queste società stavano operando illegalmente sfruttando i permessi concessi per la pesca di altre specie. Questa violazione delle norme ambientali ha evidenziato la necessità di rafforzare i controlli e le sanzioni per combattere la pesca illegale di squali e proteggere la biodiversità marina.
L’impatto sull’ambiente marino, migliaia di uccelli marini coinvolti nel massacro
Oltre al massacro degli squali, le attività illegali delle società brasiliane hanno avuto un impatto devastante anche sulla fauna marina infatti l’Ibama ha dichiarato che migliaia di uccelli marini, alcuni dei quali in via di estinzione, sono morti a causa delle irresponsabili spedizioni di pesca. Questo sottolinea l’interconnessione tra le varie specie marine e l’importanza di proteggere l’intero ecosistema.
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La necessità di implementare misure rigorose per proteggere le specie marine
Il maxi sequestro di pinne di squalo illegali in Brasile ha messo in luce l’urgenza di contrastare il commercio illegale e il massacro di questi animali.
È fondamentale intensificare gli sforzi di conservazione e implementare misure rigorose per proteggere gli squali e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini. Solo attraverso una forte azione congiunta possiamo porre fine a questa tragedia e garantire un futuro sostenibile per gli squali e l’intero mondo sommerso.
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