La notizia che ha cominciato a circolare è che il Kaitoku Seamount, un complesso vulcanico sottomarino attivo che si trova nelle isole Bonin del Giappone, a nord di Iwo Jima, da agosto 2023 è entrato in attività. I suoi tre crateri sono a cento metri di profondità, ma le sue eruzioni sono visibili dallo spazio, e nei giorni scorsi il satellite Landsat 8 ha acquisito le spettacolari immagini di uno sfiato sottomarino, con pennacchi e vortici d’acqua.
Fonte: La spettacolare eruzione sottomarina del vulcano giapponese vista dallo spazio – La Stampa
Gli esperti lo tengono sotto controllo temendo un’eruzione esplosiva.
Vulcani sottomarini
Il Kaitoku non è l’unico vulcano sottomarino della Terra. Il pianeta blu avrebbe infatti 25 milioni di vulcani sotto il livello del mare. Secondo una stima recente, l’80% dell’attività eruttiva del pianeta avrebbe luogo negli oceani.
Una delle recenti eruzioni sottomarine più importanti della storia recente è avvenuta un anno fa a Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, il 15 gennaio 2022. L’eruzione ha avuto una tale forza da cancellare parti delle isole vicine e spingere grandi quantità di gas vulcanico e particelle nella stratosfera. Tant’è che le osservazioni satellitari indicano che il materiale dell’eruzione continua a circolare nella stratosfera ancora oggi.
Vulcanesimo sottomarino e Indonesia
Nel mio piccolo, girando per l’Indonesia sott’acqua, nella cintura di fuoco del Pacifico, area conosciuta con questo nome per la concentrazione altissima di vulcani attivi, ho spesso avuto modo di osservare da vicino fenomeni di vulcanesimo sottomarino, anche a quote accessibili al subacqueo ricreativo.
A Bangka ho osservato una sorgente termale in profondità, come raccontavo in un articolo su ScubaZone n. 20
Una famosa fuoriuscita di bolle gassose dal fondo è ben visibile nel sito di immersione detto “Foresta Nera” nell’area di Komodo (isola di Sangeang). La sabbia è calda al tatto, a testimonianza di fenomeni vulcanici che avvengono poco sotto.
Infine all’isola di Mahengetang, Sangihe, ci si può immergere nel cratere di un vulcano subacqueo. A parte le bolle di gas, le emissioni vulcaniche di solfuri avvelenano l’ambiente del cratere, che ha un aspetto decisamente marziano, colorato in rosso e frequentato solo da batteri specializzati. Batteri che fertilizzano le acque circostanti, se è vero che il pendio esterno del vulcano ospita una fittissima popolazione di e coralli neri e gorgonie.
Il filmato a seguire si riferisce all’eruzione del 2022 a Tonga e alle sue conseguenze