Il sottomuta è quella sorta di pigiama integrale, tipo Super Pippo di disneyana memoria, necessario per isolare il corpo del subacqueo dal contatto diretto con la parete interna della muta stagna.
La storia dell’”orsetto”, come veniva chiamato originariamente, passa da una trapunta cucita addosso, spessa e ingombrante ai moderni tessuti più sottili, leggeri ma dal grande potere isolante.
Il tessuto con il quale è fatto un sottomuta è composto principalmente da due pannelli accoppiati: uno esterno a contatto diretto con le pareti della muta ed uno interno con il compito di trattenere il calore corporeo, assorbire dalla pelle l’umidità e trasportarle verso l’esterno.
Oggi è possibile individuare tre principali tessuti sintetici che sempre più caratterizzano i capi tecnici impiegati in moltissime attività più o meno prestazionali.
Il primo tessuto sintetico che ha letteralmente rivoluzionato l’abbigliamento tecnico è sicuramente il “Pile”. Conosciuto anche come “Fleece” è ricavato da fibre di poliestere con le quali viene ottenuta una base pettinata e soffice, molto piacevole al tatto. Ne esistono di varia qualità e capacità isolante. I più conosciuti sono Polartec©, Synchilla© e PolarLite©.
Nella subacquea il Pile ha trovato molte controindicazioni. Tra le principali quello di essere poco traspirante e di trattenere al suo interno l’umidità corporea. Inoltre, con lo fregamento, tende a formare palline, fenomeno conosciuto con il nome di “pilling”.
Un tessuto in microfibra di poliestere molto utilizzato in subacquea con una grande capacità isolante e spessore contenuto è il Thinsulate©.
Prodotto dalla 3M il Thinsulate© vanta un’elevata densità per cm2 rimanendo leggero e sottile. Le varie grammature con i quali vengono proposti i sottomuta garantiscono il miglior comfort termico in funzione delle temperature esterne e della stagione.
Ultimo ma non meno importante è il PrimaLoft@, azienda statunitense con diversi tessuti brevettati a suo nome. Alla base del tessuto c’è una struttura in microfibra di poliestere che imita la sofficità e la comprimibilità della piuma d’oca garantendo ottimo isolamento termico, resistenza all’acqua, comfort d’impiego e, anche se bagnato, mantiene il calore corporeo.
Tra tutte le qualità spendibili per questo tessuto quest’ultima è sicuramente la più apprezzata da un subacqueo.