Grazie per il tempo che dedichi a leggere questa storia. Negli atolli centrali delle Maldive é sempre stato praticamente impossibile riuscire a vedere insieme durante la stessa immersione squali tigre/tiger sharks: Galeocerdo cuvier e squali dello Zambesi/bull sharks: Carcharhinus leucas . Ne ho fatte tante di immersioni con gli squali ma vederli insieme lo considero un miracolo!
Pensate alla fatica di pianificare un viaggio in capo al mondo e spendere migliaia di euro/dollari per vedere gli squali tigre in: Sud Africa, Fiji, Bahamas, Hawaii, Maldive Sud etc. Altrettanti soldi e tempo per vedere squali dello Zambesi: Cuba, Florida, Sud Africa, Messico, Fiji, etc.
Da oggi per non si SA per quanto tempo è possibile vederli alle Maldive negli Atolli centrali! Ad aprile del 2022 quando mi hanno portato in questo punto d’immersione, per attirare varie specie di squali, mi sono trovato in mezzo a decine di spinner sharks: Carcharhinus brevipinna e di fronte a 2 tiger e 3 bull…!!! Da non credere! da rimanere a bocca aperta! Un miracolo! Le tre specie di squali sono tutti di acque tropicali sopra i 21 gradi, sono dell’Ordine Carcharhiniforme (vale a dire che coprono l’occhio con una membrana nittitante che dal basso va verso l’alto e hanno l’intestino a spirale) e sono tutti e tre della famiglia Carcharhinidae.
Potrebbe capitare di vedere anche una delle due specie di squali limone in questo caso dell’oceano indiano: Negaprion acutidens da non confondere con l’altra dell’oceano atlantico: Negaprion brevirostris.
Questo punto d’immersione ho deciso di chiamarlo tiger /bull, ovviamente viene chiamato anche in altri modi dai Maldiviani, ma in questa storia non andrò a dire dove si trova: per scoprirlo dovete venire con me a novembre 2022 e vi ci porto direttamente di persona. Il nostro viaggio parte da Male con il super yatch Princess Sara, il mio compagno d’immersione e videoperatore è Andrea Pascucci con cui ho condiviso decine di immersioni in varie situazioni già dagli anni ‘80, avendo avuto entrambi il nostro primo istruttore sub che voglio ricordare con affetto e con le lacrime agli occhi Salvo Cacciola personaggio Italiano famoso che ci ha lasciato da poco.
Io e Andrea saremo insieme anche nella spedizione per Martello e Longimanus a ottobre alle Brothers. Dopo le varie immersioni di prova, e di divertimento, facciamo rotta per Manta Point. Le mante sono solo di due specie che tra l’atro sono diventate protette dal CITES pochi anni fa. Manta Oceanica: Manta birostris, e Manta del Reef: Manta alfredi. Negli atolli centrali si vedono solo mante del reef. Complimenti al comandante e al manager della barca (Teseo), se per cinque giorni di fila abbiamo visto 8 Manta alfredi, fotografati i ventri (la parte bianca che sta sotto) di giorno e di notte dietro la barca e in immersione.
Durante le immersioni abbiamo visto i classici squali: squali pinnanera del reef: Carcharhinus melanopterus, squali pinnabianca del reef: Triaenodon obesus, squali grigi di barriera: Carcharhinus amblyrynchos e squali limone dell’oceano indiano: Negaprion acutidens.
Mandate le foto al Manta Trust ma purtroppo questi esemplari erano già stati tutti classificati, quindi non abbiamo potuto assegnare il nostro nome ma abbiamo contribuito all’aggiornamento degli spostamenti.
Le tartarughe, barracuda, trigoni, torpedini, e aquile di mare non sono mai mancati. Poi ci siamo diretti verso la tappa standard: Alimathà, in questo punto d’immersione e per due giorni dietro la barca abbiamo potuto nuotare e giocare con decine di squali nutrice dell’oceano indiano: Nebrius ferrugineus. Questa è una delle cose che lascia il segno per quanto sia bello nuotare fra gli squali.
Altra tappa che non si poteva saltare era quella per vedere gli squali Balena: Rinchodon typus. Nel viaggio di novembre porterò con me un drone DJI per beccarlo subito.
Fare questi viaggi è sempre un piacere ma c’è sempre la possibilità di non vedere nulla, l’importante è tentare, divertirsi, ridere scherzare e avere rispetto del mare dell’ambiente e delle persone che ci circondano.
Per fare un viaggio simile con tre immersioni al giorno e visto che si resta a bassa profondità massimo 30 metri io suggerisco di presentarsi con il brevetto Nitrox. Come attrezzatura io uso solo Mares da 40 anni, e a parte quella standard ricordiamo che bisognerebbe portarsi anche: seconda maschera, gancio per corrente, pedagno, coltello, torcia, snorkel e bussola. Muta umida intera 5mm per chi pensa di fare 3 immersioni al giorno e notturne in quanto il corpo fa fatica a riscaldarsi. Inoltre stiamo parlando di settimana con gli squali, non siamo noi a dover correre dietro a loro ma loro a correre dietro a noi…
Mangiare bene e idratarsi è importante. Andare con una barca italiana mantiene il corpo con la dieta naturale. Purtroppo essendo italiani c’è sempre la corsa per la pizza, la prossima volta conviene portare il coltello sub anche a cena per tagliare le mani a chi cerca di portartela via! C’è pure la nutella, prosecco e cappuccino.
Durante la settimana degli squali bisogna già aver fatto il corso e delle lezioni specifiche che sono un regalo offerto dalla Shark Academy, dove io insegno a capire il mondo degli squali e il perché delle varie cose che fanno. Viene consegnato il libro in formato pdf e online faccio tutto il corso senza esame. Se uno torna a casa vivo vuol dire che ha studiato. Se invece uno torna a casa morto… deve rifare il corso e rifare la stessa crociera l’anno dopo per punizione! Durante ogni immersione mi metto a fianco di una coppia diversa per fargli un po’ di riprese e fare qualche domanda sugli squali cosi da assicurarmi che sott’acqua riescono a vedere e capire quello che fanno o vedono.
Tornando al punto d’immersione Tiger/Bull, i brevipinna sono assicurati, ma cosa sono esattamente e come si riconoscono?
Lo spinner shark: Carcharhinus brevipinna è spesso confuso con lo squalo punta nera: Carcharhinus limbatus. Vediamo le differenze.
La prima differenza sta nella pinna anale nera nel brevipinna e bianca nel limbatus. La prima pinna dorsale nel brevipinna è più arretrata rispetto al limbatus. La lunghezza nel brevipinna e’ di 8/9 feet 250/260 cm, il limbatus non arriva a questa lunghezza. Il peso nel brevipinna raggiunge 300 pounds/150 kg mentre nel limbatus circa la metà. Altra differenza sta nella testa del brevipinna che resta più schiacciata rispetto al limbatus.
Tutte queste caratteristiche sono importanti per godere al meglio le immersioni con gli squali in modo da capire e sapere dove guardare durante l’immersione. E’ come andare a guardare una partita di calcio e poi a un certo momento uno chiede: ma come mai c’è un calciatore che non tocca mai la palla? tutti si girano verso di lui e gli rispondono: quello è l’arbitro!
La crociera e quindi il nostro viaggio termina a Male, dopo una visita alla città e comprati alcuni regali per la famiglia, figli e amici, si torna in barca a fare le ultime foto, abbracci e saluti fino alla prossima spedizione! Non mi voglio dilungare più di tanto ma solo farvi capire che un viaggio simile non si può raccontare a parole ma va vissuto di persona. A presto.
Info su http://www.sharkacademy.com/