Si è concluso nella mattinata di ieri l’epilogo del “Vapuri” della Timpa di Acireale, per anni scambiato per il piroscafo Terni.
Il relitto che giace a circa 40 metri di profondità in acque acesi e che grazie alle lungimiranti ricerche condotte dal Capitano di L. C. Andrea Di Mauro si è scoperto essere il piroscafo giapponese Taikosan Maru, ha avuto finalmente i meritati onori.
Ed infatti, intorno alle 10:30, nello specchio acqueo c.d. “Acqua Grande”, antistante la Timpa di Acireale, l’equipe dell’O.D.V. Futuro Mare, sotto la supervisione di Claudio Di Franco, funzionario direttivo della Regione Siciliana – Soprintendenza del Mare, ha provveduto ad installare una targa commemorativa bilingue, realizzata con il contributo della comunità subacquea catanese.
Il particolare, sull’asse verticale del dritto di poppa ha preso posto una targa in bronzo massiccio (55 cm di lunghezza e 35 di altezza), elemento questo che rappresenterà, anche per le generazioni future, il documento di identità di un importante relitto risalente al primo conflitto mondiale.
Al riguardo, Claudio Di Franco spiega: “la posa di questa targa, oggi, onora non solo la storia della Taikosan Maru e con lei quella di uomini che hanno attraversato eventi cruciali e dolorosi del secolo scorso, ma anche la passione e la perseveranza di chi ha profuso energie umane e materiali per accrescere memoria e conoscenza, sia a beneficio della propria terra che della valorizzazione dei beni culturali sommersi. L’identificazione del relitto è inoltre importante perché apre una nuova prospettiva di ricerca per il sito del piroscafo Terni”.
Conclude Carmelo La Rocca presidente dell’associazione: “auspico che la posa di questa targa possa in qualche modo smuovere le coscienze degli uomini e sensibilizzarli ad avere maggiore rispetto per il patrimonio culturale subacqueo ma ancor di più per il sesto continente”.
Tutta l’attività, supportata da Luca Privitera, operatore OTS, è stata accuratamente documentata da Mario Gangi dell’O.D.V. Futuro Mare e da Stefano Vinciguerra della Soprintendenza del Mare.
Alla posa hanno partecipato: Cap. L.C. Andrea Di Mauro (ricercatore storico), Carmelo La Rocca (presidente Futuro Mare), Mario Gangi (istruttore-videoperatore), Guido Capraro (comm.federale fipsas-CONI), Claudio Di Franco e Stefano Vinciguerra (Soprintendenza del Mare Regione Siciliana), Luca Privitera (OTS), Mauro Galeano (fotosub), Alessandro Lombardo (divemaster), Pippo Strano (istruttore), Carmelo Mannino (istruttore Scuba Diving School).