Ancora una volta il Mar Ionio si conferma come uno prezioso scrigno che, attraverso i suoi tesori, racconta un importante tracciato di una storia antica, quella stessa storia che occorre rievocare e divulgare per determinare l’identità del Paese in cui si vive.
In scena, questa volta, è Riposto, piccolo comune della città metropolitana di Catania dove il team dell’associazione di volontariato “Futuro Mare” capitanato dal presidente Carmelo La Rocca ha concentrato le ricerche.
In particolare, il decorso mese di settembre, dopo un lungo periodo di sopralluoghi, nello specchio d’acqua antistante il lungomare Edoardo Pantano – tratto stradale che collega Riposto a Torre Archirafi – ad una profondità di 9 metri circa, sono stati localizzati due motori aeronautici Jumo 211, i motori del Junkers 88.
Tali elementi –spiega il Capitano di Lungo Corso Andrea Di Mauro, che nello specifico ha curato i rilevamenti- sono riconducibili ad un bimotore bombardiere Junkers 88 in forza alla Luftwaffe, ragionevolmente precipitato a breve distanza dalla costa nel corso della Seconda Guerra Mondiale e successivamente cannibalizzato, complice la bassa profondità.
Le indagini che hanno visto numerosi professionisti del settore impegnati nelle lunghe ricerche, sono state coordinate dal dottor Claudio Di Franco della Soprintendenza del Mare – Regione Siciliana.
Ci si auspica che questo ritrovamento possa presto diventare meta di escursioni subacquee ricreative, nonché simbolo di pace e monumento alla memoria di ciò che non dovrà mai più ripetersi.