Ci sarebbero mille cose migliori da fare prima di questa, scrivere una recensione del film 47 Metri Great White, ma cerchiamo di darne un’utilità sconsigliandone da subito la visione.
In una collezione di film di merda 47 Metri Great White non può mancare.
Avendo visto i precedenti 47 Metri e 47 Metri Uncaged non ci si aspettava niente di meglio da un ennesimo stupido film contro gli squali ma anche contro l’intelligenza umana.
La trama del film
Una coppia viene attaccata e uccisa da uno squalo. I loro corpi vengono ritrovati da un gruppo di ragazzi in gita sulla stessa isola della tragedia. L’idrovolante su cui viaggiano viene affondato da un morso di squalo così il gruppo si mette in salvo su una scialuppa di salvataggio che andrà alla deriva per molte ore durante le quali non mancheranno incredibili (sono sarcastico!) colpi di scena.
Tra inutili remate e dialoghi di altissimo livello (!) la zattera giunge quasi a riva mezza sgonfia e con un paio di ospiti in meno, scontato dirlo, divorati dallo squalo che li segue come un’ombra.
E qui arriva il bello, la lotta a colpi di razzi e coltellate con cui viene ucciso uno squalo. L’arrivo però di un secondo squalo bianco non dà scampo a Charlie, attore protagonista e compagno di Kaz (attrice Katrina Bowden).
Kaz si nasconde in un relitto affondato dove lo squalo cerca di attaccarla ma rimane intrappolato sotto a pezzi di metallo. Kaz perde conoscenza ma viene salvata dall’altra ragazza del gruppo, Michelle.
Come finisce il film 47 Metri Great White
Lo spoiler del finale è d’obbligo: muoiono tutti tranne le due ragazze. Kaz perde conoscenza sott’acqua ma viene salvata da Michelle e insieme si salvano mentre il temutissimo squalo bianco che le vuole morte, resta impigliato nel relitto.
Giudizio complessivo
Nemmeno le musiche degne di un horror da oscar riescono ad alleggerire la noia di oltre 40 minuti di scene girate su una scialuppa di salvataggio.
La sagra della banalità, uno spreco di pellicole o, meglio, di gb di immagini.
Volendo sforzarsi di trovare qualcosa di positivo l’unico elemento resta la bellezza di Katrina Bowden, attrice protagonista del film unita a qualche ripresa subacquea.
Un film da dimenticare, che entra di prepotenza tra i peggiori film di subacquea, anche se di subacquea, per fortuna, c’è ben poco.
Ps. Se proprio ci tenete ecco il trailer