Autore: Marco Daturi
Sabato 16 l’arrivo a Brac. Il passaggio da Spalato ci fa rimpiangere Rab ma la prima impressione lasciata dai palazzoni alle porte della città verrà poi all’ultimo giorno ribaltata dallo splendore della città vecchia chiusa tra le mura del palazzo Diocleziono. Split per noi è solo il porto che ci permetterà di arrivare al piccolo villaggio di Supetar.
Il primo giorno una grande delusione: di domenica niente immersioni :-(( e così mi tocca trovare un’alternativa a questo imprevisto: un giro per l’isola, fino alla bellissima spiaggia di Bol.
Da lunedì però la musica cambia e una full-day al giorno non me la leva nessuno e riesco a fare 10 tuffi sulla costa di Brac ma non solo…
A Supetar ci sono due diving center: uno presso l’hotel Kaktus, il divecenter Abyss e l’altro al Vela Luca. Il secondo è gestito da un gruppo di polacchi che con una barca da 7 metri per quanto mi riguarda non possono competere con il primo, gestito da tedeschi che hanno investito parecchio nella struttura e mettono a disposizione una comoda 16/18 metri, un vecchio peschereccio adattato a questa nuova attività, che ora ospita comodamente 12 sub lasciando molto spazio a disposizione e questo al 10% di costo in meno rispetto al Vela Luca.
E’ ora di parlare di immersioni. Anche Brac delude un pò per la scarsità di fauna marina e nelle numerose immersioni in parete a farla da padroni sono i colori e il gusto della ricerca che da i suoi frutti: aragoste, gronghi, scorfani, granchi,… tutto pesce da ricercare nei grottini, assolutamente d’obbligo la torcia.
Ad incantare sono invece le grotte di Lurice che da due grandi insenature alla profondità di 5 metri scendono fino ai 38 ricche di stalattiti e ricciole dalle dimensioni ragguardevoli che per i 40 minuti dell’immersione danzano senza paura tra le nostre bolle non disdegnando frequenti passaggi davanti alle Daylight della telecamera.
Oltre a questo un paio di relitti di pescherecci hanno offerto una discreta alternativa alle immersioni in parete ma non ci hanno suscitato nessuna particolare emozione forse perchè sapevamo che erano stati affondati volutamente (o almeno uno dei due).
Ma ancora una volta la subacquea ha offerto un contorno di amicizia con gli altri sub e le due brave guide (Peter e Nicky) ma in particolare con il comandante Jerko, un indigeno che si immerge da 25 anni e conosce l’isola e i fondali come le sue tasche. Appassionato di video sub ha realizzato dei bellissimi filmati che con orgoglio mi ha regalato l’ultimo giorno e dai quali ho estratto le foto che vedete in questa pagina.
Un consiglio: se andate a Rab chiedete di Jerko al diving, sono sicuro che anche a voi piaceranno i suoi racconti e la sua vita avventurosa nella bella Croazia.
Costi di delle immersioni al’Abyss Diving Center di Brac
1 immersione: 20 Euro
Pacchetto 10 immersioni: 180 Euro
Giudizio del Viaggio
L’isola è molto suggestiva, Supetar è un paese tranquillo destinato a crescere visto il numero di costruzioni in progress. Bol è incantevole fino alle prime ore del mattino perché poi si riempie di ombrelloni e diventa difficile trovare 2 metri quadri per sdraiarsi. Se si fanno immersioni una settimana sull’isola è un pò poco perché dei 40 punti segnalati se ne riescono a vedere una dozzina al massimo. Noi ci siamo trovati molto bene e ringrazio Stefano e l’Agenzia Camaleonte per averci prenotato un appartamento molto confortevole, Jerko per il tempo passato insieme e i suoi racconti.