Autore: Leda Masi
Cap. 1: LA CROCIERA.
Il 29 giugno 2003 io e il mio socio, carichi di tutta la nostra ferraglia da sub, siamo partiti alla volta della terra dei Faraoni, con il programma seguente: prima settimana a bordo della Amelie, una barca da crociera della Compagnia del Mar Rosso, e una settimana in villaggio a Marsa Alam.
Atterrati a Hurgada troviamo puntualissimi ad accoglierci i ragazzi della C.d.M.R., che ci accompagnano senza por tempo in mezzo alla barca. Qui arrivati facciamo conoscenza con Katia, la nostra guida che ci accompagnerà in questa settimana di immersioni, e con i nostri compagni di viaggio: siamo in tutto 10, 7 italiani e 3 belgi, tutti per fortuna molto cordiali ed aperti: è la mia prima crociera sub e il mio timore era che, costretti in spazi limitati, potessero sorgere tensioni e dissapori, invece pare che siamo stati fortunati, perché la compagnia è piacevole e la settimana si prospetta estremamente gradevole. Dopo un breve briefing sull’uso degli spazi a bordo, sulle regole (poche, per la verità) e gli orari, dopo aver sistemato l’attrezzatura negli spazi assegnati, Katia (il Capo) ci dà il permesso di andare a nanna…nel frattempo si son fatte le due!.
Il mattino dopo si parte. L’itinerario prevede immersioni nella zona di Soma Bay e Safaga; la check dive la facciamo in un sito detto l’Acquario, il motivo del nome è esattamente quello che state pensando!!! È solo la prima di molte splendide immersioni.
Il programma giornaliero, stabilito dal Capo (che democraticamente chiede cosa preferiamo fare, così poi si fa quel che decide lei….ovviamente scherzo, e posso farlo perché io sono il Vice-Capo!!!!) prevede: sveglia alle 6 e immersione mattiniera, poi il tempo scorre fra immersioni e pennichelle al sole, uscite varie per snorkeling sulla cima di pinnacoli stupefacenti per colori e vita, aperitivo serale (preparato ogni sera dal nostro “maestro di cerimonia”), cena e chiacchere notturne.
Così, in totale e piacevolissimo relax è trascorsa una settimana. Degni di nota i briefing: non solo il Capo è precisissimo (i briefing in realtà sono molto poco brief….), ma accompagna le istruzioni con disegni che uniscono alla precisione (sempre gradita) delle indubbie qualità artistiche. Qui ne trovate uno di esempio. Non è bello?
L’equipaggio è superbo: discreti, ma sempre disponibili, precisi e gentili, e soprattutto pazienti. Il Capitano, una persona di grande professionalità. Bè, che dire…tutto perfetto!
Sulle immersioni: una più bella dell’altra; squali martello, pinna bianca, tartarughe, pesci coccodrillo, barracuda, zanclus in quantità industriali, pesci napoleone e poi nudibranchi, murene, kritters vari e coralli, di ogni colore e di ogni specie: uno spettacolo!
Poca corrente, la zona rimane abbastanza riparata, la visibilità è discreta, anche se il periodo non è dei migliori: fa caldo, la fioritura del plancton crea qualche sacca di scarsa visibilità, ma nel complesso va bene. Neanche una manta, né il dugongo, peccato! (però il Capo per l’anno prossimo mi ha promesso la manta, in cambio di un vasetto di pesto fatto in casa…). Insomma, per me una settimana perfetta.
Purtroppo è finita in fretta, ma ne abbiamo ancora una!
Cap. 2: Marsa Alam
Passiamo la notte a Hurgada, ci concediamo un’uscita notturna in compagnia e la mattina successiva ci separiamo: chi torna a casa e chi parte per la successiva destinazione.
Tre ore abbondanti di deserto in jeep e finalmente arriviamo dove trascorreremo i prossimi giorni: Hotel Equinoxe, circa 20 Km a nord di Marsa, lunghe spiagge bianche, la barriera a pochi metri dall’ombrellone, alle spalle solo il deserto.
Prendiamo possesso della stanza, bella, spaziosa e fresca, e andiamo a fare un giretto per prendere confidenza con l’ambiente: gestione egiziana, nessuno parla italiano, solo inglese e francese (più o meno) – per me non è un problema, ma per qualcuno potrebbe esserlo, l’agenzia dovrebbe avvertire quando si prenota – pulito e nuovissimo (in realtà alcune parti sono ancora in costruzione) il ristorante è all’aperto, sul mare, il diving all’interno del villaggio.. ci presentiamo a Mohamed, la nostra guida, che ci controlla i brevetti e i certificati medici (obbligatori) e ci illustra le regole: uscite in barca e da terra, massimo 30 mt di profondità e massimo 60 min. (tassativi). Vabbè, per i 30 mt. Ok, tanto per le foto va benissimo, e io non sono una fanatica delle profondità abissali, ma i 60 min.??? Bon, ci dà appuntamento per il mattino seguente alle 9 alla barca.
E qui cominciano i guai…e già, che vi aspettavate, che andasse tutto liscio?
La barca lascia un tantinello a desiderare, diciamo che sente un po’ il mare (il mio socio, detto il maestro d’ascia, ha qualcosa da dire al riguardo, ma non voglio tediarvi con dettagli tecnici), e il Capitano, bè…non è proprio un asso! Pazienza.
A bordo ci presentano i nostri compagni di immersione: Mr. Bean e signora (si, lo so che sono una carogna, ma aspettate a giudicarmi!): francesi di Parigi, open alle prime armi. Pazienza, lo siamo stati tutti. Senonchè si rivelano un incubo: lei non riesce a scendere, bisogna tirarla giù ogni volta, lui in compenso scende fin troppo in fretta; risultato, decine di minuti persi ad aspettare che l’uno o l’altro siano alla profondità giusta. Assetto: questo sconosciuto! Il mio socio era isterico!!!
Profili a jo-jo? Macchè! Le montagne russe! Vabbè, siamo stati principianti tutti, porta pazienza. Si, io ho pazienza, ma perché devo stare al guinzaglio e subire tutto ciò (fra l’altro senza riuscire a fare una foto decente, perché con questi nei paraggi…) ??? E quel che è peggio, Mr. Bean fa anche “lo sborone”: sembra che solo lui sappia andare sott’acqua, mi fa morire dal ridere con le sue capriole, uscendo dalle quali non riesce a ritrovare l’assetto giusto e spallona miseramente!
Risolvo il problema tenendomi il più possibile lontana dal gruppetto e, quando mi riesce, perdendomi…tanto alla barca ci arrivo!
In questo modo riusciamo a goderci le superbe immersioni che il sud può regalare: la varietà di vita è splendida, la luce perfetta, i colori risaltano nella loro pienezza, i delfini ci inseguono curiosi, le tartarughe si fanno paciosamente i fatti loro…bellissimo! Abbiamo fatto una serie di grottine e di passaggi sotto e dentro il reef veramente impagabili: giochi di luce, animaletti curiosi nascosti negli anfratti, veramente appaganti (soprattutto per me, non mi erano mai piaciute le grotte, ho scoperto un mondo nuovo!!!).
C’è sempre un po’ di maretta e un po’ di corrente, il che, unito alla presenza di Mr. Bean, ci impedisce di andare ad Elphinstone. Pazienza. Che sfiga però, gli altri ci sono andati nella giornata di sabato, quando noi non potevamo immergere per il tempo di non volo!!!
Anche le immersioni nell’house reef (tre) si sono rivelate soddisfacenti: massimo 13 mt, ma 75 minuti di puro godimento (ci siamo affittati le bombole e…ciao ciao a tutti! e alla buona faccia dei 60 min!)
A rovinarmi le vacanze ci ha poi pensato Egypt air: avevamo il volo alle 13, alle 13.10 viene ritardato alle 17, nessuna spiegazione. Alle 14 un addetto della compagnia aerea recupera i passeggeri in attesa e li “deporta” in un albergo lì vicino per mangiare e attendere le 17; finalmente verso le 18 saliamo a bordo e partiamo…Insomma, tra una cosa e l’altra siamo arrivati a casa verso le due del mattino. Cose che capitano!
Giudizio globale
Crociera: | complessivo | 10 e lode | |
Barca | 9 | ||
equipaggio | 10 | ||
guida | 10 | ||
Settimana a Marsa: | assistenza | 7 puntuali ma poco precisi | |
albergo: | pulizia 10 | ||
barca | equipaggio 6 | ||
barca 7 | |||
diving | guide | 8 | |
attrezzature | 8 un po’ vissuti – le bombole hanno qualche problema con gli o-ring | ||
prezzi | 6 euro la bombola, 25 la notturna, 7 la torcia. Altri non li so. | ||
Operatore aereo | Egypt Air | 5 | |
Tour Operator | Aquadiving | 9 |