La molecola che potrebbe diventare il nuovo farmaco anti covid-19 si chiama Aplidina (o Plitidepsina), è stata estratta da un’ascidia mediterranea, Aplidium albicans ed è già usata in Australia come farmaco anticancro, contro un tipo di mieloma, mentre in Europa deve ancora ricevere l’approvazione per lo stesso uso.
Le ascidie, animali bentonici sessili, sono dei veri laboratori chimici. Essendo fissate al fondo, la loro vita dipende in gran parte dalla produzione di molecole attive, potenziali farmaci o veleni, che di solito sono risintetizzati in laboratorio, per la difficoltà di ottenerli in quantità sufficiente per estrazione da organismi rari.
La società che sta studiando l’aplidina, la spagnola Pharmamar, ha scoperto che il farmaco ha anche un’altra proprietà come farmaco anti COVID-19: almeno nelle cellule coltivate in laboratorio sembra capace di ridurre del 99% la diffusione del virus responsabile della pandemia COVID-19.
L’aplidina funzionerebbe inibendo l’interazione del virus con una proteina umana che il virus usa per moltiplicarsi. Sono in corso esperimenti ulteriori. Per chi volesse approfondire, ecco l’articolo pubblicato su Science. https://science.sciencemag.org/content/early/2021/01/22/science.abf4058.full