Autore: Sandro Costo
Autore della foto: Ferruccio Fazio http://www.calalevante.it/
Ore 11.30, 1.5 miglia al largo di Framura
Nei giorni precedenti al 20 agosto programmiamo una immersione sul Caccia di Framura, conosciuto anche come Marcella. Siamo Daniele A., Nicolò S. ed io.
La mattina del 20 le condizioni meteo sembrano discrete; decidiamo quindi di preparare l’attrezzatura e ci diamo appuntamento sul relitto. In navigazione il mare inizia a subire gli effetti di un leggero Scirocco che ha deciso di darci un po’ fastidio.. meno male che i nostri accompagnatori non soffrono il mal di mare!
Dopo tutti i preparativi alle 11.30 circa iniziamo la nostra discesa. Già dai primi metri incontriamo due simpatiche ricciolette che ci accompagneranno per tutta la discesa e, in seguito, nella risalita. Finalmente, durante la discesa, iniziamo a vedere il taglio della prua che punta dritto verso di noi: l’effetto è veramente impressionante! A quota –45 raggiungiamo la prua della nave; intorno ai 30 metri abbiamo incontrato una fascia un po’ torbida che ci ha fatto presagire “nebbia in Val Padana”, invece… sorpresa! Dalla prua la visibilità è ottima e sporgendoci si vede la fiancata che scende fino al fondo. Iniziamo a scendere più in basso.. è impressionante visitare una nave che ha assunto questa posizione; è spezzata in due tronconi, la parte di prua punta verso l’alto come volesse tornare in superficie, mentre la poppa distrutta dalle esplosioni giace adagiata sul fondo.
Dalla sua configurazione si può veramente immaginare la cruenza della battaglia, qui molto più che in altri relitti che sembrano addormentati sul fondo.
Scendiamo fino a circa –62 e poi iniziamo la risalita; molto bella è l’elica di scorta che è ancora in posizione (ora verticale). Nel relitto non incontriamo molti pesci: solo tre mostelle, di cui una molto grande, sui 4- 5 kg, che ci guarda incuriosita e poi, forse un po’ infastidita dalle luci, ci mostra la coda e pigramente si allontana.
Dopo circa 15’ di immersione iniziamo a risalire.. ci aspetta una lenta decompressione un po’ disturbata dal mare, ormai non più calmo.
Probabilmente è stata la più bella ed emozionante immersione della stagione che spero di ripetere al più presto.