Ostaggio di una dolorosa otite, nemico giurato del popolo del mare, questa settimana sono costretto fuori dall’acqua….combinazione vuole, no snorkelisti a bordo! Oltre a lavorare come Dhoni crew, ne approfitto per ricordare, scrivere, pensare…quest’ultima attività da dosare con parsimonia per evitare danni collaterali anche gravi!! Tra i numerosi ricordi di mare, uno su tutti rimarrà per sempre custodito nella mia memoria…e guarda a caso riguarda un’esperienza con maschera e tubo. Nella semplicità dello snorkeling, a mio avviso, risiede il suo maggior punto di forza. …. La giornata in questione mi vuole a boro di un motoscafo, con al mio fianco la persona a me più cara e un amico/capitano alla guida, Ashim…al massimo di giri del motore, voliamo su un mare di velluto in direzione Mavarhoo, meravigliosa laguna che neanche la mano del più virtuoso acquarellista potrebbe dipingere…Acque smeraldine con vista sul fondale bianco sabbioso, punteggiata da lingue di finissima sabbia affioranti. Quello che ci spinge in questa zona è cercare di avvistare uno degli animali più incredibili e affascinanti dei caldi mari maldiviani… Niente di meno che Manta alfredi o comunemente chiamata manta di Reef. Qui alle Maldive, la popolazione di questo raiforme, pare essere una delle più numerose sulla terra. A seconda del periodo dell’anno e del rispettivo monsone, grandi gruppi di individui si concentrano ad est o ad ovest dell’arcipelago, offrendo la possibilità a snorkelisti e subacquei per incontri ravvicinati da brividi sotto la muta e lacrime nella maschera!!! Navigando avanti ed indietro per la laguna, teniamo d’occhio la superficie, nell’attesa che una pinna o una macchia scura si palesi alla vista. Il capitano, come altri amici locali con cui ho lavorato insieme, dispongo di un vista bionica…più che vedere, alle volte sembrano sentire la presenza degli animali…ed ecco la riprova…quando non sembra esserci movimento alcuno all’orizzonte, Ashim si volta verso di noi e serio dice: “get ready, mantas are over there!”…incredibile…non so come faccia…ma va bene così!
Ci prepariamo per tuffarci, lentamente e senza far rumore, per evitare di spaventare il pesce…in uno sfondo azzurro celeste una gigantesca sagoma nera prende forma lentamente…è un individuo isolato, di dimensioni considerevoli, da una punta all’altra delle pinne pettorali sarà facilmente sui 3.5/4m. Nuota tranquilla, e per un po’ teniamo il passo, ma non esita con noi e lentamente svanisce… Risaliamo sul motoscafo e continuiamo le ricerche, confidando in altri incontri…come questo…passa qualche minuto e questa volta tutti quanti scorgiamo una pinna all’orizzonte, ci risiamo…Scivoliamo lentamente in mare e come d’incanto veniamo catapultati nel bel mezzo di un Manta Party!!
Letteralmente non crediamo ai nostri occhi siamo sopraffatti! Sino a quel momento gli avvistamenti in laguna erano stati sporadici e interessavano singoli individui, al massimo due o tre insieme nei giorni più fortunati…quella mattina però a danzare con noi ci sono più di una trentina di giganteschi angeli che volano nell’acqua sfiorando le nostre teste incredule! Per me come per lei, è uno spettacolo mai visto prima, uno dei tanti che verranno a seguito, “che bello essere dei novizi!” Vederlo insieme lo rende ancora più che speciale. Incontri come questo non hanno prezzo, poterli condividere poi, crea dei legami tra le persone indelebili, che hanno bisogno di sole poche parole per essere rivissuti….basta chiudere gli occhi… Il gruppo di mante si sposta avanti e indietro su quello che sembra essere un filone di plancton. Tutti i numeri che questi pesci cartilaginei possono esibire vengono recitati davanti a noi, soli spettatori della scena…vortici concentrici, planate a fil di sabbia, trenini, giravolte e caroselli…c’è da dire che anche loro, come le stenelle, mettono su un bel circo! Noi…a bocca aperta e occhi lucidi per l’emozione….quello che alle volte un pezzo di vetro davanti a se ti permette di vedere sotto la soglia del mare, può segnare profondamente gli animi più sensibili e sciogliere quelli più duri. Quella fu una giornata da pinne al chiodo da “… e vissero tutti felici e contenti…” Ma la storia continua… Oggi a distanza di più di un anno, si rivivono le stesse emozioni sulle barche Macana. Le due principesse Handy e Donkamana, hanno all’attivo innumerevoli incontri con queste creature, degne della più alta considerazione e rispetto. L’opportunità che si offre di vedere le mante vanno dalle immersioni, allo snorkeling sia diurno che notturno, sino all’osservazione da poppa all’asciutto grazie ai potenti fari, che attirando il plancton, fanno fa richiamo per questi insaziabili filtratori. Quindi nell’attesa che il mio orecchio guarisca ritorno a pensare (poco) e sognare, guardando il mare…e data l’ora a mangiare qualcosa!