L’albatro (o albatros), enorme uccello marino da sempre fonte di ispirazione per poeti e scrittori, da oggi ha un nuovo impiego. Gli scienziati del Centre d’études biologiques de Chizé (CNRS/La Rochelle Université) li usano infatti per individuare barche da pesca illegali nell’oceano Indiano.
Due le caratteristiche interessanti che hanno motivato la scelta di questi uccelli: volano per distanze lunghissime, e sono attirati dalle barche da pesca, due caratteristiche che ne fanno i candidati perfetti per il programma Ocean Sentinel.
Il programma che impiega albatros spia
Il programma ha già setacciato oltre 47 milioni di Km² con 170 uccelli, ciascuno dotato per 6 mesi di un logger, apparecchio che usa un sistema satellitare di geolocalizzazione, un GPS e un rivelatore di segnali radar.
Le barche che lavorano nella zona dovrebbero avere a bordo un AIS, sistema di identificazione automatico, che aiuta il radar permettendo alla barca di identificarsi. Tutte la barche da lavoro con stazza lorda di almeno 3 t dovrebbero montarne uno. Anche una barca illegale, sprovvista di AIS, ha comunque bisogno di un radar per navigare.
Quando un albatro avvicina una barca, il suo logger individua il segnale del radar, e ne trasmette la posizione agli scienziati. Se questa posizione non coincide con le posizioni delle navi identificate dall’AIS, la barca potrebbe essere coinvolta in attività illegali.
Oltre 1/3 delle barche trovate dagli albatri non era dotato del sistema di identificazione.
Già testata nelle acque delle Hawaii e in Nuova Zelanda, la tecnologia potrebbe in futuro essere adattata ad altre specie marine conosciute come buoni migratori, come squali e tartarughe.