Autore: Michela Di Paola
Un piccolo tassello, nel puzzle di emozioni che è la vita!
Il lavoro è finalmente finito, le ferie sono cominciate, i bagagli sono preparati, tutta l’attrezzatura subacquea è stivata in macchina ed io sono pronta e carica per questa nuova avventura ad Anterselva.
Le emozioni che provo sono numerose e contrastanti: la paura che troppo spesso ha bloccato alcune mie scelte, la timidezza e l’insicurezza che troppe volte hanno sopraffatto e dominato su di me e non mi hanno permesso di godere di alcune esperienze; la speranza e l’attesa di dimostrare, soprattutto a me stessa, di riuscire ad immergere sotto il ghiaccio nonostante le basse temperature e la curiosità di vedere direttamente con i miei occhi quello di cui molti subacquei ormai raccontano da anni.
Ed eccomi qui, arrivata ad Anterselva, a piú di 1600 mt sopra il livello del mare ad osservare tutti i componenti degli istruttori del Top Dive Merano che si sincronizzano per rendere questo weekend perfetto: c’è chi monta il tendone, chi attacca bandiere, chi prepara il sito d’immersione creando con la motosega i fori nel ghiaccio, chi si occupa di compilare la burocrazia e sistemare il magazzino con tutte le attrezzature e chi fa lezione ai corsisti ice diver ed ice instructor PADI.
Tutto è ormai pronto! Mi infilo l’attrezzatura, esco dal garage in compagnia del mio buddy e della mia guida e mi avvio verso il foro per l’inizio di questa nuova avventura. I battiti del mio cuore sono accelerati, l’adrenalina e la paura mi circondano, ma lo staff del Top Dive Merano è li pronto ad aiutarmi ed incoraggiarmi in ogni momento.
Dopo il briefing pre-immersione mi siedo sul ghiaccio, assaggiando la temperature dell’acqua che mi attende, guardo gli sguardi incuriositi delle persone che mi circondano e in cuor mio capisco che questa sarà una sfida degna di essere vissuta, un’immersione particolare che mi farà crescere.
Bagno il mio viso con l’acqua gelata del lago, gonfio a bocca il mio gav, scendo in acqua, aspetto che gli assistenti di superficie ci aprano le bombole, ci fissino le cime e dopo aver guardato i miei
buddy faccio il segno di ok con la mano, sgonfio il gav e inizio la discesa verso una nuovo panorama sommerso, abbracciata completamente dall’acqua e dal silenzio che ne consegue.
Mi trovo con la testa sotto la superficie ad osservare lo strato di ghiaccio che mi circonda e la luce del sole che penetra dal foro del lago; sono in una dimensione nuova dove, circondata dal silenzio
assoluto riesco ancora a percepire e vedere le sagome delle persone in superfice sopra il ghiaccio che fanno assistenza e sono pronti a gestire le eventuali emergenze. Il battito del mio cuore rallenta, la mia frequenza respiratoria si normalizza, non percepisco più il freddo e rimango ammirata nell’osservare il meraviglioso spettacolo che mi ritrovo davanti agli occhi; il mondo sembra
rovesciato, alzo la testa verso l’alto e osservo le bolle d’aria che, uscendo dal mio erogatore, salgono verso la superficie di ghiaccio che ci sovrasta e scappano, più o meno veloci, in direzioni diverse creano giochi di colori, luci ed ombre di forme indefinite; sotto questa immense lastra di “vetro” si creano pozze d’aria di dimensioni variabili che permettono all’immaginario di ognuno di noi di vedere sagome diverse, di modellare con il solo tocco delle nostre dita queste creazioni meravigliose e di provare emozioni indescrivibili ed indimenticabili.
Sott’acqua il tempo si ferma, ci sei solo tu in compagnia dei tuoi buddy, pronto a farti stupire dai paesaggi e dai fenomeni meravigliosi che Madre Natura ti offre, cercando di immortalare qualche bella immagine da condividere con amici, altri subacquei che condividono la tua passione e con le persone a te care. Questo sport è in grado di regalare emozioni straordinarie e speciali; praticata in compagnia di un’ottimo team di professionisti per renderla più sicura e di un gruppo di amici impareggiabili, la subacquea permette di ricordare queste avventure così eccezionali come indimenticabili esperienze di vita. Sott’acqua non esistono didattiche, scuole, lingue e posti di provenienza diversi: si è sempre un grande gruppo di persone, vecchie, nuove, amici e conoscenti… Un gruppo unico, uno sport speciale dove non esiste la competizione, ma solo una meravigliosa collaborazione e dove ci si diverte e scherza in compagnia creando ricordi meravigliosi!
Sapete suggerirmi un modo migliore di questo per festeggiare la mia 100esima immersione? Io direi di no!
Arrivederci alla prossima edizione…
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