Autore: Massimo Boyer –
Kudalat
Dialogo tra una spugna e un sarago
– Guarda sarago… Ecco, di nuovo dei subacquei. Ma che ci troveranno mai qui di
tanto interessante? Guarda, guarda come sbuffano, che ridicoli!
– Che ci troveranno? Ma almeno lo sai dove sei seduta?
– Eh, no, ora secondo te non conosco il posto dove sono seduta… sono qui da
sempre! Su una lamiera, penso che questo sia uno di quelli che gli umani
chiamano relitti.
– Sì, brava spugna! È un relitto, ma mica una lamiera qualsiasi, ha una storia.
Era una nave e anche una bella nave. Credimi, io ho studiato: questa era il
Baron Gautsch, una nave passeggeri elegantissima, orgoglio dei Lloyd
Austro-Ungarici. Trasportava i ricchi turisti dell’impero in crociere lungo la
costa Croata, tra Trieste e Cattaro.
– Aspetta, aspetta: vuoi dirmi che prima che io mi insediassi qui questa lamiera
galleggiava sull’acqua, e che per questi scalini rimbombavano i tacchetti di
buffe damine in abito lungo?
– Sei veramente un porifero! Per te il mondo è iniziato con te, ma cosa credi,
di essere la prima spugna? Cento anni fa, quando la madre della madre della
madre della madre di mia madre doveva ancora nascere, queste lamiere solcavano
le acque dell’Adriatico sospinte da un potente motore a vapore, tra feste e
brindisi. C’era una guerra in corso tra gli umani, e attorno alle vie di accesso
ai porti avevano messo delle mine, come delle bombe nascoste sotto la superficie
dell’acqua. L’equipaggio del Baron Gautsch aveva la carta nautica con la
posizione dei campi minati, ma sai come sono distratti a volte gli umani…
navigando tra Lussingrande e Trieste passarono troppo vicino a Pola, e bum! Pare
che in pochi minuti siano affondati. Esistono varie storie, la nave era piena di
gente che voleva espatriare in Italia, che non era ancora entrata in guerra…
qualcuno insinua che l’incidente potrebbe essere stato provocato, per far
sparire qualcuno.
– Uh. Se io avessi una testa mi verrebbe mal di testa a pensare a un passato, a
una vita prima e senza di me, figurati a tutte queste storie di intrighi
internazionali. Ma dici che la nave è saltata in aria e poi è affondata in pochi
minuti, qualcuno si sarà fatto male?
– Eh, tu che ne dici? Morirono da 150 a 200 persone, nessuno sa esattamente
quante ne fossero state imbarcate. Per il bilancio delle vittime è il secondo
più tragico naufragio nella storia della navigazione civile umana, dopo il
Titanic… che per te povero porifero sarebbe solo un altro ammasso di lamiere
che sta da qualche parte sul fondo dell’oceano Atlantico.
– Prendimi in giro, bravo! Tu sai tante cose perché puoi nuotare in giro, io da
questa mia posizione fissa non posso imparare molto. Ma ti dico quello che vedo.
Vedo che, saranno passati 100 anni come dici tu, ma questo ammasso di lamiere è
diventato un bellissimo habitat per tante spugne come me e che ci nuotano
attorno tanti pesci come te.
– E allora crogiolati nella tua ignoranza di spugna… ma perché perdo tempo con
te?
– E in tutti i casi aggiungo che sono contenta di stare seduta dove un tempo le
gran dame della nobiltà austroungarica posavano le loro auguste chiappe. Guarda,
sorridi, ci stanno fotografando, smettila di fare la faccia da duro. Io sarò
ignorante, ma mi pare di sentire che, sotto sotto, in tutto questo ci sia un
principio di democrazia…
N.d.A.: Voglio aggiungere due righe sulle caratteristiche biologiche del Baron
Gautsch. Lasciamo da parte per un attimo la storia, drammatica e affascinante,
che “l’ammasso di lamiere” evoca. Per la prima volta nella mia vita mi trovo
davanti una nave affondata da 100 anni. L’effetto è realmente quello di una
roccia naturale, ricoperta in ogni suo centimetro quadrato da biomassa vivente.
Il relitto mantiene la forma generale di una nave, ma è stato completamente
riconquistato dai legittimi proprietari del fondale marino. E questo ha ispirato
la storia che avete appena finito di leggere.
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Il 13 agosto 2014 il Baron Gautsch festeggia il
suo 100 anniversario dall’affondamento. Per onorare e vittime dell’incidente, ma
anche per promuovere la conservazione del relitto e il turismo subacqueo in
tutta la regione istriana, l’associazione dei diving center della zona, Altum
Mare, si fa promotrice di una serie di iniziative, che avranno il loro culmine
nella stagione estiva, tra il 10 agosto e il 24 settembre.
Tra le molte iniziative, spicca l’esposizione di fotografie d’epoca sulla nave
prima dell’affondamento, che saranno disposte in speciali cornici subacquee
proprio sul relitto, a beneficio esclusivo dei sub. Il giorno 13 agosto avrà
luogo la memorial dive: alle 14:45, ora precisa dell’affondamento, circa 100
subacquei sgonfieranno il loro GAV per iniziare la discesa, disposti a cerchio
attorno al relitto.
Altum Mare è un’associazione
dei diving center dell’Istria, nata nel 2005 con lo scopo di promuovere le
bellezze subacquee della regione. Attualmente fanno parte dell’associazione i
diving center Diving Pula, Hippocampus, Indie, Lamkra, Mediterraneum Mare,
Puffer, Puntižela, Starfish e Scuba Valdaliso. Sponsor dell’iniziativa sono
anche la Regione dell’Istria, l’Ente di Promozione Turistica Istriano, le
società Diving Network e POP.
Kudalaut viaggi
organizza viaggi, soggiorni e immersioni lungo tutta la costa Istriana.
Articolo pubblicato su
ScubaZone n.15
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