“Esiste una ragione per la quale l’acqua fredda aumenti la probabilità di un barotrauma polmonare durante le immersioni in apnea?
Ho subito uno schiacciamento del torace più volte, ma solo in acqua fredda (circa 7°C). Ero ad una profondità minore di 30 metri. In acqua calda riesco a raggiungere i 50 metri, quindi credo che lo schiacciamento sia in qualche modo connesso alla temperatura dell’acqua.”
Gli specialisti DAN rispondono:
“Lei ha descritto la sua condizione come un barotrauma polmonare, ma sembra che la sua domanda sia in realtà quale potrebbe essere la ragione per la quale ha tossito sangue (presumibilmente) nelle condizioni da lei descritte.
Considerato l’impatto variabile della profondità sullo sviluppo della condizione, potrebbe aver avuto una forma di edema polmonare da immersione. Si tratta di una condizione multifattoriale, per lo più un effetto netto dell’aumento della volemia, delle pressioni all’interno del torace e, per i subacquei che si immergono usando gas compressi, dell’aumento della resistenza respiratoria. Lo schiacciamento toracico è un componente primario, ma solo una parte della questione.
L’immersione produce uno spostamento di sangue dalla periferia verso il circolo polmonare e questo effetto può essere amplificato in acqua fredda o parzialmente replicato se si indossa una muta stretta. Il consumo eccessivo di liquidi (iperidratazione) aumenta il rischio. Per i subacquei che si immergono con gas compressi, il carico respiratorio (il fattore più importante, lo sforzo compiuto per inalare) aumenta con l’immersione in acqua, con l’aggiunta della respirazione attraverso un boccaglio che ne accresce la resistenza (in modo particolare quando la densità dei gas aumenta) e dello sforzo. Sia usando gas compressi che in apnea, se l’effetto netto dei vari fattori di stress causa un aumento sufficiente nella pressione arteriosa dei polmoni, un’insufficienza capillare da stress può causare uno spostamento di sangue nei polmoni.
I sintomi di un edema polmonare da immersione possono includere la percezione di sforzo o rigidità nella respirazione, colpi di tosse e tosse con piccole quantità di sangue.
Mentre non posso confermare che questa sia la sua esperienza, potrebbe essere che l’aumento della volemia amplificato dall’acqua fredda sia il fattore di stress che la porta al limite, mentre riesce ad evitarlo durante l’esposizione in acque calde. E’ più probabile che l’edema polmonare da immersione sorga quando esistono fattori predisponenti multipli che agiscono all’unisono. Potrebbe aver trovato la sua soglia. La incoraggio a consultare i suoi clinical monitor, tenendo bene a mente che il tradizionale schiacciamento del torace non è l’unico rischio che corrono gli apneisti.”
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