Le carcasse di 600 tartarughe bastarde olivacee e 2 delfini sono state recuperate in 2 giorni dalle guardie forestali sulle spiagge tra Hukitola ed Eakakula nel santuario marino di Gahirmatha, nordest dell’India.
Si pensa che le tartarughe siano state uccise dai pescatori di frodo, alla traina o con reti in mare aperto. Sebbene in Gahirmatha la pesca sia vietata fino a 20 km dalla costa, spesso i pescatori entrano in queste acque per pescare.
Già 380 pescatori sono stati arrestati per aver violato il bando totale che dal 1 novembre 2018 al 31 maggio 2019 dovrebbe proteggere proprio le tartarughe.
A che specie appartengono le tartarughe morte
La tartaruga bastarda olivacea (questo il nome ufficiale in Italiano) o Lepidochelys olivacea, o in Inglese Olive Ridley Turtle, è un rettile marino presente in tutti gli oceani a latitudini tropicali. Piccola (lunghezza massima del carapace 75 cm), caratterizzata dal colore olivaceo e dal carapace a cupola, ama vagare per gli oceani scendendo in immersione fino a 150 m e nutrendosi di alghe, crostacei, meduse.
La specie ha subito negli ultimi anni un forte calo soprattutto a causa della pesca (le tartarughe rimangono impigliate nelle reti e soffocano) e della distruzione dell’habitat costiero, con la costruzione di grandi porti ed impianti petroliferi in luogo dei siti riproduttivi delle femmine. Un altro pericolo è rappresentato dai rifiuti lasciati in mare, che l’animale può scambiare per cibo ed ingoiare, rimanendo intossicato o soffocato.
La specie è classificata dalla IUCN come Vulnerabile: in base agli esemplari che tornano a riva per la riproduzione, si è stimata tuttavia una ripresa delle popolazioni pacifiche della specie, mentre la popolazione atlantica pare in diminuzione costante.
Gahirmatha durante il periodo invernale è visitata da questi animali che salgono sulla spiaggia per deporre le uova. Questo è uno dei più importanti siti di nidificazione di una specie seriamente minacciata di estinzione. Recentemente altri siti di deposizione sono stati individuati in Eritrea.