Per celebrare la giornata degli innamorati vi regaliamo un articolo, già pubblicato su Scubazone n. 17 https://www.scubazone.it/mag/scubazone17/, sulle abitudini sessuali degli animali del mare. Buon S. Valentino a tutti!
Ecco. Ho sentito da lontano il delizioso profumo, quello che mandano le nostre femmine quando si preparano per la muta, l’ho cercata e l’ho trovata. La corazza si apre, si fessura lungo le giunture e inizia a liberare afrori che aveva trattenuto per mesi. Mmmmh… Immagino che una cosa simile succedesse ai cavalieri medievali quando trovavano la chiave della cintura di castità della dama amata! Dopo, lei sarà ricettiva solo per poche ore. L’ho presa, le sto addosso, alle spalle, la cingo teneramente con le mie chele. Adesso recito la parte del duro, del maschio che la protegge finché la nuova corazza non sia indurita, pronto a combattere per lei e a difenderla fino alla morte, in realtà aspetto che sia pronta per l’accoppiamento. Che serata mi aspetta!
Sarà la luna piena, sarà l’acqua che si è riscaldata, ma oggi il desiderio trionfa, e attorno a me vedo tanti altri animali che si accoppiano. Beh, insomma… Non viaggiate troppo con la fantasia. Noi animali del mare a volte possiamo fecondarci da lontano, senza un accoppiamento vero e proprio. L’acqua trasporta gli spermatozoi e le uova, per gli spermatozoi è fatica nera, le uova potrebbero essere dappertutto! Disperdere il seme è la parola d’ordine. Il segreto è farlo in sincrono.
Avete visto le oloturie? Tutte belle turgide, erette, con le loro teste sollevate! Se guardate da vicino, da un poro che hanno sul collo vedrete uscire un filino di sostanza densa, che a poco a poco si diluisce nell’acqua e comincia la danza! Tutte assieme, il segnale che le guida è la luna piena, che vuol dire correnti di marea forti, che guideranno i loro spermatozoi al bersaglio. Dov’è finita la poesia? Mah, se vogliamo la possiamo trovare anche in questa fecondazione via lettera d’amore, in questa e-mail erotica… certo, noi crostacei siamo assai più concreti!
Il vermocane ha fecondazione esterna, come l’oloturia, però almeno loro si sincronizzano accarezzandosi, titillandosi con le setole, aggrovigliandosi anche in più di due individui in un orgia che alla fine… puf! Si conclude con un getto di sperma e di uova nell’acqua, e arrivederci!
Kamasutra marino
E alla fine, anche i pesci, che fanno tanto gli evoluti, ricorrono alla fecondazione esterna. Si toccano col muso, a volte si mordono, ma il più delle volte si limitano a far vibrare l’acqua tra di loro e si eccitano in questo modo strano. Poi alla fine ci sono quelli che abbandonano le uova e lo sperma all’acqua libera, e addio, è stato bello finché è durato! Ci si rivede!
Altri pesci fanno un nido, il maschio prepara la zona ripulendola, la femmina passa una prima volta e ci attacca le sue uova, il maschio passa dietro di lei e le feconda. Tutto molto asettico, a prova di contagio.
Ma parliamo di romanticismo come si deve, ecco il verme piatto: il suo accoppiamento è una storia di cappa e spada, una tragediona sado-maso come non le vedi neanche nei migliori film di Almodóvar! Intanto sono ermafroditi contemporanei, hanno sia uova che spermatozoi, in ogni momento sono pronti per fecondare e per essere fecondati! Non devono incontrare un partner del sesso opposto, a loro basta incontrare qualcuno, sanno già che sarà quello giusto!
Sono animali rari e poco mobili, non succede spessissimo che si incontrino, essere ermafrodita è esattamente un adattamento prezioso per animali rari. Ma quando si incontrano… il primo a vedere l’altro sguaina un pene armato di punta acuminata e cava, come l’ago di una siringa. Si avvicina al partner, possibilmente senza farsi vedere, lo pugnala alle spalle iniettandogli sotto la pelle i suoi spermatozoi, in qualunque punto. Gli spermatozoi si muovono infine nella cavità del corpo, alla ricerca delle cellule uovo. Sembra che tra i vermi piatti ci siano animali che cercano deliberatamente di fecondare senza essere fecondati, a dimostrazione che anche loro sentono le ferite che subiscono durante questa operazione, e se possono cercano di evitarle.
Anche i più noti nudibranchi sono ermafroditi, si fecondano a vicenda congiungendosi con un organo genitale che funziona nei due sensi, che ha contemporaneamente un pene e una vagina. Quest’organo si trova a destra, un poco dietro al capo. Da qui la posizione detta del nudibranchio, che si accoppia rivolto verso la coda del suo partner. Pensavate di sapere tutto voi umani, col vostro Kamasutra?
Adesso basta, tocca a me! Un po’ di silenzio, per favore… Si sfila la corazza… Com’è bella con il carapace nuovo, lucido e morbido. Sì, finalmente è il mio turno. Beh… direi che avete visto abbastanza, che vi aspettavate? Sì, questa è la vera posizione del granchio. Che ne sapeva quell’indiano, Vātsyāyana? Ci aveva forse interpellato prima di scrivere il Kamasutra? O forse voleva che mi fratturassi tutte le zampe?
Kamasutra marino
I crostacei sono di solito animali a sessi separati (cioè nascono e muoiono come maschio o come femmina). Il maschio dei brachiuri, o granchi, ha due peni articolati, la femmina ha una o due vulve. Molte specie possono accettare la penetrazione solo durante la muta.
I crostacei sono protetti da un esoscheletro, una sorta di corazza esterna che fa anche da struttura di sostegno, ma che non si accresce. Crescendo da dentro, l’animale dovrà cambiarlo periodicamente con il processo noto come muta. Durante la muta il crostaceo produce una nuova corazza al di sotto della prima, poi abbandona la vecchia, e si rigonfia di liquidi in modo da espandere la nuova (che inizialmente è molle).
In molte specie l’accoppiamento avviene in posizione frontale. In altre parole, tra tante stranezze alla fine i crostacei almeno nel sesso sono i più normali di tutti…