Autore testo: Ornella
Ditel
Autore foto: Adolfo Maciocco
Per noi sub è forse difficile da capire, ma non
sono poi così tante le persone che si immergono e che quindi comprendono cosa
davvero significhi essere dei subacquei.
La subacquea è
un’attività così particolare da essere difficilmente paragonabile ad altri
sport, non tanto per la fisicità che implica ma per le sensazioni che trasmette.
L’opportunità di sperimentare un ambiente così diverso come quello sottomarino
modifica inevitabilmente il modo di pensare e di rapportarsi all’ambiente, sopra
e sotto l’acqua. E questo può far paura.
Nella maggioranza dei casi, per chi non ha mai
provato a immergersi, non è sufficiente pensare che “sottacqua è tutto
un altro mondo”. Tutti sappiamo che è molto
più comune avere paura di ciò che non si conosce e la subacquea –inutile
negarlo- è ancora poco conosciuta.
Le vacanze estive passate da poco sono solitamente una buona occasione per
avvicinarsi o in alcuni casi avere la possibilità di capire cosa significa -dal
punto di vista pratico- immergersi. Per molti Italiani, Sharm e le altre
destinazioni in Mar Rosso sono spesso il primo posto in cui si vede da vicino
una bombola, un GAV e un set di erogatori. Spesso Sharm è anche il primo posto
dove è possibile -anche per i non sub- ammirare la bellezza della barriera
corallina e dei suoi coloratissimi abitanti.
E’ qui che spesso nasce la voglia di provare,
anche se a volte la paura prende il sopravvento e si rimanda alla prossima
vacanza o occasione.
In questo articolo vorremmo dare qualche informazione più dettagliata su
dettagli che possono essere interessanti per i non-ancora-sub, ma a cui spesso
chi è già brevettato non pensa.
Istruttori
Gli istruttori di tutte le didattiche sono
formati per dare assistenza qualora durante i corsi (e non solo) si presentino
delle difficoltà. Parlare con un istruttore prima di iscriversi a un corso sub è
un ottimo modo per avere risposte competenti e porre domande che magari si sono
imbarazzati a rivolgere ad amici o parenti più esperti.
Le basi
Immergersi significa innanzitutto imparare a
indossare l’attrezzatura necessaria che consente di rimanere sottacqua
mantenendo un assetto costante e respirando in maniera normale.
Una delle prime cose che si imparano nei corsi per principianti sono proprio il
montaggio dell’attrezzatura e il suo utilizzo, nonché le tecniche da seguire in
caso di problemi o malfunzionamenti.
Le paure più comuni
-
Incapacità a
respirare sottacqua
Un buon metodo per familiarizzare con questo aspetto è senz’altro provare a
respirare con l’erogatore in bocca ma stando in superficie, ovvero
eliminando il fattore immersione e concentrandosi esclusivamente sul respiro
che -sorprendentemente- dopo poco assumerà un ritmo regolare. -
Nella bombola ci
sta poca aria
L’aria nella bombola è compressa, e occupa pertanto meno spazio del normale
(200 volte meno spazio!). E’ però fondamentale ricordare sempre la regola
d’oro della subacquea: mai trattenere il respiro. -
Paura dei pesci
Quanti sarebbero i subacquei in più se non fossero mai esistiti film come
“Lo Squalo”? I pesci e gli squali sono semplicemente delle creature marine.
Non sono di per sé né aggressivi né pericolosi. Moltissimi sub non hanno
nemmeno mai visto uno squalo! -
Percezione della
subacquea come uno sport estremo
Esistono sport ben più “estremi” della subacquea. Un esempio tra tutti? Si
pensi solo alla possibilità di farsi male durante una settimana sugli sci.
Seguire le regole imparate durante il corso, controllare che l’attrezzatura
sia sempre in buono stato, non immergersi mai da soli: sono semplici, ma
fondamentali gli elementi più importanti da tenere a mente per non incorrere
in problemi. La buona notizia? Con un po’ di pratica, tutto diventa
naturale. -
La profondità
I corsi per principianti prevedono delle sessioni in acque confinate in cui
la profondità massima è di poco superiore alla propria altezza. Le
profondità maggiori si raggiungono solo una volta acquisita più
dimistichezza. In luoghi come Sharm, non è affatto necessario andare
profondi per ammirare la bellezza sottomarina.
Una volta superate le paure, la domanda di
molti principianti è sempre la stessa : “Perché’ non l’ho fatto prima?”
-ci dice Giorgio De Marco, responsabile di uno dei centri del
Camel Dive Club di
Sharm El Sheikh. Qui al Camel abbiamo persone di ogni età che magari sono
venute a Sharm tantissime volte, ma che non hanno mai provato a “respirare
sottacqua”. Nel nostro centro del Grand Rotana Resort & Spa proponiamo ogni
giorno le prove gratuite in piscina, che sono un metodo rapido ed efficace per
avere un’idea di cosa significa respirare sottacqua.
Sharm è uno dei posti migliori al mondo dove
imparare a fare le prime bolle. Le vacanze natalizie si avvicinano e le
temperature dell’acqua in Mar Rosso sono sempre piacevoli.
La prossima estate i vostri amici o parenti non sub potrebbero essere pronti a
condividere con voi la passione per la subacquea…sfruttate l’inverno per
aiutarli a superare le paure! Queste pagine potrebbero essere un buon inizio.
Per informazioni:
Camel Dive Club &
Hotel – Sharm El Sheikh
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