20.5 metri, 120 tonnellate e un’anima da vera subacquea. Questa è Camel Tribe, la nuovissima barca che dai primi di Giugno è entrata a far parte della famiglia del Camel Dive Club di Sharm El Sheikh.
“L’abbiamo davvero aspettata come un bambino qui al Camel. Siamo così felici e orgogliosi di averla finalmente qui, è la realizzazione di uno dei nostri sogni più grandi.”
Il progetto di costruire una barca completamente “MADE IN CAMEL” aleggiava da anni nei piani di Hesham Gabr, il fondatore dello storico centro nel cuore del Mar Rosso.
“Eravamo quasi pronti a partire con i lavori alla fine del 2010, ma poi il calo degli arrivi dovuti alla Primavera Araba, ci ha fatto essere più prudenti. Ora che il movimento turistico è in netta ripresa non abbiamo avuto più scuse. Ed eccola, è arrivata. E’ la barca che racchiude tutto ciò che abbiamo sempre desiderato per i nostri ospiti e per noi stessi!”.
Come l’hotel, che dal 1997 a oggi ha accolto centinaia di sub provenienti da tutto il mondo, anche Camel Tribe è stata pensata tenendo in considerazione le vere esigenze dei sub, che al Camel conoscono bene.
Sono infatti più di 27 anni che nella centralissima Naama Bay approdano subacquei principianti ed esperti per immergersi nelle calde acque del Mar Rosso, contando sulla professionalità di un team internazionale appassionato, il cui unico obiettivo è immergersi in sicurezza, in un’atmosfera rilassata e divertente.
Guidato dall’esperienza del manager tecnico Ian Brown, tutto lo staff del Camel è stato coinvolto nella progettazione di questa piccolo gioiello del Mar Rosso e ora tutti concordano nell’eccellenza del risultato raggiunto.
Confort e accessibilità
Oltre ai quattro membri dell’equipaggio, Camel Tribe ospita comodamente 24 subacquei e snorkelisti, incluse le guide. La comodità e la libertà di movimento sono senz’altro tra i pregi maggiori di questa imbarcazione, che è stata progettata prestando un’attenzione particolare alle esigenze dei tanti subacquei disabili che scelgono il Camel Dive Club.
Quali sono le caratteristiche che faranno felici soprattutto i disabili? Unico a Sharm e probabilmente in tutto il Mar Rosso tra le barche daily, è senz’altro il braccio idraulico fissato alla piattaforma a poppa, che consentirà una semplice risalita ai sub con difficoltà di movimento. Il salone interno inoltre è sufficientemente ampio da garantire movimenti autonomi a chi si muove in sedia a rotelle, oltre che un accesso semplice al tavolo del buffet per il pranzo.
La zona per la vestizione e il montaggio del gruppo è provvista di comodi punti di appoggio, che consentono spostamenti agevoli, senza peraltro penalizzare lo spazio necessario alle cassette per l’attrezzatura personale.
L’ingresso ai bagni è molto pratico ed è stato inoltre previsto un servizio esclusivamente dedicato ai disabili, privo di barriere architettoniche, con una porta di ingresso larga e solide maniglie per tenersi all’interno.
Camel Tribe darà soddisfazione anche ai subacquei tecnici, inclusi coloro che si immergono con il rebreather, che non dovranno più preoccuparsi di sorvegliare continuamente la loro attrezzatura e che potranno prepararsi per le immersioni senza disturbare, né essere disturbati, dai sub ricreativi.
Sicurezza prima di tutto
“Enorme rilievo è stato dato alla sicurezza” -ci dice Simone Pelucchi, da più di 15 anni responsabile dei centri sub del Camel Dive Club. “Il nostro staff, ognuno in base alle proprie competenze, ha seguito la progettazione della barca dalle fasi iniziali, supervisionando quotidianamente i lavori in cantiere; abbiamo dedicato moltissimo tempo alla ricerca di dotazioni d’avanguardia che supportassero la decennale esperienza dell’equipaggio di Camel Tribe. Lavorare in Egitto a un progetto così importante e innovativo ha implicato uno sforzo molto consistente da parte di tutti noi. Sono però convinto che questa esperienza rappresenti un patrimonio immenso per la famiglia Camel e un motivo d’orgoglio per tutti noi che abbiamo lavorato al progetto.”
A scorrere le dotazioni di Camel Tribe, non si fa fatica a condividere questo entusiasmo. Qualche esempio?
Navigatori satellitari di ultima generazione che indicano la posizione in tempo reale su uno schermo a disposizione di tutti; una videocamera che trasmette in diretta le immagini subacquee nella TV a schermo piatto da 32 pollici ubicata nel salone interno; ma soprattutto una videocamera posizionata nel ponte di poppa, che consentirà al comandante di monitorare l’ingresso in acqua dei sub e la risalita in barca. Un accorgimento ideale per le immersioni in corrente che a Sharm sono frequenti, garantito anche durante le uscite notturne grazie alla luce a infrarossi.
Divertimento a bordo
Oltre agli ampi spazi nei ponti e nel salone interno, Camel Tribe dispone anche di un altro spazio interno al livello della cucina. Le zone coperte sono efficientemente ventilate e i potenti aspiratori minimizzano gli odori, che spesso infastidiscono durante la navigazione, soprattutto con le altre temperature.
Tra un’immersione e l’altra i sub potranno inoltre sfruttare la connessione wi-fi gratuita per aggiornare il proprio status su Facebook, postare in diretta foto e video, chattare su whatsapp facendo crescere in tempo reale l’invidia degli amici a casa o semplicemente controllare la posta in completo relax e gratuitamente.
L’atmosfera rilassante che accompagnerà i sub sarà inoltre garantita dalla musica. L’impianto stereo a bordo di Camel Tribe consente infatti di ascoltare musica a livelli diversi e in zone diverse, con casse indipendenti. I sub potranno inoltre usare il proprio Ipod o connettersi via USB all’impianto, per condividere la propria musica con gli altri ospiti.
Attenzione all’ambiente
Dalla vernice usata per dipingerla (senza piombo), all’energia per alimentarla, ai piccoli accorgimenti operativi, Camel Tribe è una barca il cui impatto ambientale è ridotto al minimo.
L’energia elettrica è infatti prodotta dai pannelli solari posti sul tetto del ponte superiore, che evitano pertanto la necessità di un generatore. Tutte le luci della barca sono inoltre a LED, il che significa enorme risparmio energetico. Grande attenzione è stata inoltre riposta nella scelta dei materiali che consentono il mantenimento di temperature ragionevoli, annullando o minimizzando l’utilizzo dei condizionatori, anche in estate. Una buona pratica che Camel Tribe consentirà di portare avanti, grazie alla maggiore disponibilità di spazio, sarà poi l’utilizzo di bottigliette di plastica numerate, che saranno consegnate a ogni sub e potranno essere riempite usando un igienico dispenser.
Camel Tribe e Camel I –la barca veloce varata l’anno scorso con cui raggiungere Tiran in meno di 20 minuti- sono le prime due imbarcazioni nella storia del Camel, che fanno ben sperare per il futuro del turismo sub in Mar Rosso.
Dagli anni ‘90 in poi Sharm El Sheikh ha assistito a enormi cambiamenti, dipendenti da fattori molto diversi tra loro. Ora siamo nel cuore di una nuova fase di rinascita del turismo sub in Mar Rosso, che deve necessariamente passare per l’intraprendenza di scelte moderne, fatte da imprenditori locali che sfruttino le risorse locali, adeguandole alle esigenze di un turismo internazionale sempre più esigente. In materia di sicurezza, ambiente e attenzione alla disabilità, Camel Tribe supera l’esame a pieni voti, senza dimenticare che immergersi significa soprattutto divertirsi.
Altre foto
Per informazioni e prenotazioni:
http://www.cameldive.com/italiano/
Autore testo: Ornella Ditel
Autore foto: Adolfo Maciocco