Autori: Antonino Gravano e staff Barracuda –
http://www.barracudaustica.com/
Da anni intere generazioni di subacquei, ben da prima che venisse istituita la
riserva nel 1986, si immergono nel mare di Ustica, restandone stregati. I motivi
sono tanti, a partire dal fascino irresistibile di questa piccola isola
vulcanica persa in mezzo al mare.
Grazie all’assenza di sabbia alle quote
superficiali, l’acqua mantiene una limpidezza degna del Mar Rosso, con
visibilità oltre i 30 m.
I fondali, vista l’origine vulcanica, sono ricchi di tane, grotte ed anfratti
che rendono ogni immersione unica, tanto che in quasi ogni sito è possibile
tornare più volte e seguire percorsi sempre diversi!
Inoltre, a rendere originale ogni tuffo sono gli incontri con la fauna che,
abituata ai subacquei, si lascia avvicinare senza timore.
Sarà possibile guardare negli occhi grosse cernie, nuotare con branchi di
barracuda e seguire da vicino il nuoto potente delle ricciole, vedendosi
sfiorare a volte dal grande tonno!
Noi del Barracuda Diving Ustica, che da oltre 30 anni operiamo sull’isola, vi
proponiamo un tour dei più interessanti punti di immersione.
Punta Falconiera – Omo Morto
Immersione per tutti i livelli di brevetto
lungo una parete che dalla superficie incontra il fondo sabbioso a circa 40 m,
ideale anche per le immersioni notturne.
Molto ricca di vita bentonica: piccole gorgonie rosse e gialle, murene,
scorfani, crostacei, nudibranchi. A circa 25-27 m si incontra una grotta ampia e
poco profonda, facilmente accessibile, al cui interno spesso si possono vedere
gamberetti.
Frequente anche l’incontro con cernie brune e dorate, di solito di piccola
taglia.
Secca della Colombara
Immersione per tutti i livelli di brevetto.
È una montagna che si erge a meno di un 1 miglio dalla costa dell’isola ed il
cui sommo arriva sino a 3 m sotto la superficie.
Una prima caduta verticale porta ad una franata di massi alla 25-30 m; già qui è
possibile vedere grosse cernie e dotti; più avanti si arriva ad una seconda
caduta intorno ai 40 m, qui si incontrano grosse tanute e spesso, nel blu,
ricciole di notevoli dimensioni.
Risalendo a 27 m si trova l’unico relitto di Ustica, una vecchia marmiera
arenatasi sulla secca durante un fortunale; il relitto non presenta particolare
interesse e non è stato bonificato, ma intorno stazionano grosse cernie e dotti
di notevole pezzatura.
Nel blu, nella zona del relitto, frequente l’incontro con grossi dentici,
ricciole e grandi branchi di barracuda mediterranei.
Scoglio del Medico
Immersione a circa 500 m dalla costa,
accessibile a tutti i livelli di brevetto.
Lo scoglio emerge per circa 8-10 m ed intorno si sviluppano infiniti percorsi di
immersione, con grossi pinnacoli, canyons e piccole grotte passanti.
La fauna è molto varia: saraghi, cernie e dotti di notevole pezzatura, salpe,
pesci pappagallo e, nel blu, possibile l’avvistamento di pelagici come ricciole,
barracuda e tonni.
Alla profondità di circa 15 m si trova una grande grotta al cui interno si
vedono spesso cicale (magnose); facilmente accessibile e molto vasta, non
presenta cunicoli o strettoie che possano renderla pericolosa.
Punta Spalmatore – Piramidi
Immersione riservata a sub con brevetto
avanzato; una serie di grotte e cunicoli passanti conduce da una profondità di
circa 15 m sino ai 45 m; qui si incontra una parete riccamente adornata di
spugne incrostanti ove si può anche vedere il raro riccio matita.
La scarsità di fauna è controbilanciata dalla bellezza dell’ambiente, infatti a
45 m si incontra l’ingresso di una vasta grotta, al cui interno si possono
vedere gamberetti e musdee, che attraverso un camino ci riporta alla zona di
rientro.
Altra scelta, che però allunga parecchio i tempi, è proseguire l’immersione
attraverso un altro cunicolo che conduce ad un’ulteriore grotta, ancora più
vasta e molto suggestiva, il cui soffitto è pieno di cicale, gamberetti e musdee;
di solito all’interno stazionano 2-3 cernie di taglia molto grossa.
Sotto Zia Lisa (Sutt’a Za Lisa)
Immersione accessibile a tutti i livelli di
brevetto; è una ripida franata di massi che si congiunge al fondo sabbioso
intorno ai 40 m con molte tane di polpi (rari ad Ustica), murene e piccole
cernie e larghi passaggi anche per i sub meno esperti.
Ad una profondità di circa 15 m è da segnalare un bellissimo sottotetto, ricco
di multicolori spugne incrostanti.
Frequente la presenza di grossi branchi di sarago fasciato.
Da una rientranza della costa si accede ad una piccola grotta, con tantissimi
cocci d’anfora concrezionati nelle pareti: ciò che resta di un’antica fabbrica
crollata in mare.
Grotta delle Cipree
Immersione per sub avanzati; la profondità non
è proibitiva (ingresso a circa 20 m) ma si perde quasi subito la luce, il fondo
è sabbioso (facile quindi sollevare sospensione) e presenta passaggi piuttosto
stretti.
All’interno la grotta è piuttosto spoglia ma risalendo all’interno di una camera
con bolla d’aria respirabile, alla luce delle torce si ammirano, pendenti verso
l’acqua, stalattiti e radici degli alberi.
Uscendo, suggestivi giochi di luce si vedono penetrare dall’accesso sommerso.
Punta dell’Arpa
Immersione consigliabile a sub con brevetto
avanzato; seguendo una franata di grossi massi si arriva verso 35 m ad alcuni
scogli letteralmente ricoperti da gorgonie rosse, la cui bellezza compensa la
scarsità di fauna.
Sicchitello
Immersione riservata a sub con brevetto
avanzato intorno a pinnacoli di roccia che si ergono da un fondale di circa 60 m
(ma che precipita a ben altre profondità) ed il cui punto meno profondo si trova
a 27 m.
Forse la più bella immersione di Ustica, qui si può vedere veramente di tutto:
grosse cernie, dotti, ricciole, barracuda…
A quanto sopra si aggiunga che i pinnacoli sono ricoperti da gorgoni rosse e,
ciliegina sulla torta, qui si può vedere anche la Gerardia Savaglia (falso
corallo nero) che col suo giallo squillante, ravvivato dalla luce delle torce,
risalta nel blu dei 50 m.
Cala Galera
Immersione accessibile a tutti: qui Ustica da
il meglio di se!
Sin dai primissimi m si incontrano branchi di saraghi, salpe, piccole cernie ed
avannotti di barracuda; proseguendo lungo la franata il pesce aumenta di
dimensioni (si vedono alcune cernie veramente enormi), mentre fittissimi branchi
di castagnole attirano spesso leccie, ricciole e barracuda.
Gli infiniti anfratti danno rifugio a polpi e murene e creano bellissimi giochi
di luce.
I più esperti potranno spingersi sino ai massi di fuori: alcuni grossi massi che
si ergono dal fondale sabbioso ad una profondità di oltre 40 m dove risiedono
grosse cernie, ricciole e barracuda.
Grotta dei Gamberi
Immersione riservata a sub con brevetto
avanzato; un enorme arco fa da ingresso della vastissima grotta, a circa 40 m;
sul fondo sabbioso si trovano diversi esemplari di Pinna Nobilis, alcuni
ricoperti da multicolori e bellissime spugne incrostanti.
Le pareti della grotta sono realmente ricoperte da gamberetti, tanto da dare
l’impressione che siano le pareti stesse a muoversi, mentre alla luce delle
torce, musdee di grosse dimensioni se ne cibano.
Nelle fenditure della parete in fondo si nascondono grosse aragoste.
La grotta è lunga un centinaio di m e si esce alla fine del percorso attraverso
un bellissimo passaggio posto a 27 m.
Spesso, dal buco dell’uscita, è possibile vedere, come se fossero incorniciati,
branchi di grossi saraghi, cernie e barracuda.
Grotta della Pastizza (o Accademia)
Immersione per tutti i livelli di brevetto,
prende il nome da una grotta ma, in effetti, si svolge quasi interamente lungo
una parete caratterizzata da parecchie tane ed anfratti; costante la presenza di
branchi di saraghi, di alcune cernie di discrete dimensioni e, nelle tane, di
polpi e murene.
Di recente, sul posidonieto, si è stanziato un piccolo branco di barracuda.
La grotta che da il nome all’immersione ha l’ingresso in superficie che porta ad
una prima camera, molto vasta e con una grande bolla d’aria respirabile, al cui
interno si trova la statua del santo protettore dell’isola, San Bartolo.
Sono presenti altre due camere ma sono poco interessanti, visitate molto
raramente in quanto l’accesso è attraverso un passaggio angusto ed è quasi
impossibile non sollevare sospensione.
Uscendo ci si può dirigere ad un’altra grotta abbastanza vasta, col soffitto
concrezionato di spugne sciafile; nella parte più buia si notano gamberetti allo
stato planctonico.
Grotta “Totò”
Immersione riservata a piccoli gruppi di sub (max
3-4) in possesso di brevetto avanzato e buona esperienza di grotte.
La profondità non è elevata (ingresso ad 11 m) ma l’ingresso angusto, la
presenza di sedimento sul fondo, la perdita della luce dell’ingresso non appena
entrati fanno consigliare questa immersione soltanto a sub esperti.
Una volta entrati l’emozione è grande, al centro della prima camera svettano i
resti di un camino vulcanico, un totem di circa 5 m e largo 1; proseguendo nel
percorso, caratterizzato da enormi lastroni crollati dal soffitto che danno un
senso di caotico a tutto l’ambiente, si arriva in due piccole ma bellissime
bolle d’aria respirabile, dal cui soffitto pendono stalattiti e radici d’alberi
e sulle cui rocce emerse si ammirano anche alcune stalagmiti; le pareti sono
adorne di concrezioni calcaree molto belle.
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