Autore: Adolfo Maciocco
– www.adolfomaciocco.com
Hai comprato la tua prima macchina fotografica
sub compatta, ma non hai idea di come cominciare ad usarla, anche se già pensi a
quando posterai le tue foto su Facebook nell’attesa frenetica di un “mi piace” o
di un commento meravigliato.
Hai già una macchinetta che usi nel fine settimana o in vacanza, ti piace
fotografare fiori, insetti o altri dettagli macro e tante volte durante
un’immersione hai pensato “Vorrei proprio poter fare una foto, adesso”.
Hai deciso di comprare uno scafandro. Ce l’hai.
E ora?
In questo spazio, ti daremo qualche dritta per
aiutarti a raggiungere buoni risultati fotosub con la tua compatta. In ogni
numero analizzeremo vari aspetti di questo magnifico hobby che, se non ci si
scoraggia troppo presto, offre soddisfazioni inaspettate.
Fotografare sottacqua purtroppo -o per fortuna- non è così semplice come farlo
all’asciutto. E non solo perché la tua macchina avrà bisogno di una custodia o
perché dovrai preoccuparti che non si bagni.
In questo numero di Compact Zone faremo una carrellata degli aspetti base che si
devono considerare per il primo approccio con le fotocamere subacquee. Non
abbiamo alcuna pretesa di essere esaustivi, ma speriamo almeno di risparmiarti
un po’ di tempo, svelandoti qualche trucco che in migliaia e migliaia di scatti
con la nostra compatta ci ha reso orgogliosi dei risultati, nonostante i mezzi.
E ricorda: usare una compatta non è un limite, ma un’opportunità.
Buona luce!
Flash interno con diffusore
Prima dell’acquisto
Compatta vs Reflex: le differenze principali
Pro:
-
Grosso risparmio economico. -
Dimensioni e peso limitati. Comoda per
viaggiare e meno ingombrante sottacqua. -
Maggiore flessibilità nel tipo di
fotografia, grazie alla possibilità di cambiare ottiche durante la stessa
immersione.
Contro:
-
Sensore più piccolo quindi foto con più
“rumore” rispetto a una reflex , soprattutto quando si ingrandisce
l’immagine al 100% o si fa una stampa in grande formato. -
Inferiore qualità delle ottiche. -
Autofocus e velocità di scatto: una delle
pecche più grosse specialmente per gli appassionati di macro in movimento.
(Soluzione: tanta pazienza, ma anche un po’ di fortuna!). -
Scarsi risultati con ISO troppo alti
(Soluzione: usare il flash esterno, tenendo gli ISO bassi).
Tirando le somme ci rendiamo subito conto che,
a meno che non abbiamo veramente bisogno di stampare in dimensioni molto grandi,
la nostra compatta è un ottimo compromesso: dal punto di vista del prezzo, del
peso, della compattezza, ma soprattutto per la sua versatilità.
Non dimentichiamoci poi che una compatta evoluta (cioè che consente di regolare
velocità di scatto e apertura di diaframma) è anche la miglior palestra per un
eventuale passaggio alla reflex.
Bilanciamento del bianco manuale
Filtro rosso per acque tropicali più bilanciamento del bianco manuale
Filtro rosso per acque tropicali più bilanciamento del bianco manuale
Quale modello scegliere?
L’offerta sul mercato è veramente ampia.
Esistono centinaia di modelli, quindi prima di un acquisto “d’impulso”, magari
rapiti da un’accattivante offerta al centro commerciale, è bene farsi qualche
domanda.
In generale, se si tratta della tua prima fotocamera è meglio optare per un
modello semplice ed economico.
Se invece sei già appassionato di fotografia e la fotosub è il tuo prossimo
obiettivo, varrà la pena fare uno sforzo maggiore e scegliere una compatta
evoluta.
Caratteristiche da considerare
-
I megapixel
Ormai quasi tutti sappiamo che più megapixel non significano
necessariamente migliore qualità dell’immagine. In passato c’è stata una
vera e propria ossessione per il numero di megapixel, mentre ora assistiamo
piuttosto ad un’inversione di tendenza. Le ultime uscite di una delle case
produttrici più famose, per esempio, sono passate dai 14 ai 10mp: più che
sufficienti per ottenere ottime immagini, considerando la dimensione del
sensore. -
Lo scafandro
Anche se ormai molte case producono insieme le fotocamere e i relativi
scafandri, è bene informarsi subito sulla disponibilità e le caratteristiche
delle custodie sub per le tue esigenze. Considera innanzitutto il
costo-beneficio del materiale con cui è fatto lo scafandro: 1) materiale
plastico= custodie economiche, generalmente trasparenti che consentono di
notare possibili infiltrazioni d’acqua; 2) in alluminio= custodie più
dispendiose, ma anche più resistenti, leggere e dal look professionale.
Altro aspetto fondamentale è la compatibilità della custodia con lenti
aggiuntive (macro, grandangolo e fish-eye) che potranno interessarti in
futuro. -
L’utilizzo in manuale
La possibilità di usare la macchina in modalità M, per avere un un
controllo completo sull’apertura del diaframma e sulla velocità di scatto.
Questo aspetto è importante principalmente per due motivi: dare spazio alla
tua creatività e ottimizzare l’utilizzo del flash esterno, un alleato
indispensabile per ottenere buoni risultati fotosub. -
Bilanciamento del bianco manuale
Come già saprai, l’acqua assorbe la luce e già dai primi metri di
immersione i colori scompaiono facendo via via apparire “tutto blu” ai
nostri occhi, ma soprattutto nelle nostre foto. Controllare il bilanciamento
del bianco puntando la macchina su una lavagnetta consente di tarare il
nostro scatto. In acque poco profonde e a seconda delle condizioni
ambientali, questo accorgimento “restituisce” alla foto i colori reali e va
sempre usato escludendo il flash. -
La distanza minima di messa a fuoco
Uno dei rami più entusiasmanti e allo stesso tempo più accessibili della
fotosub con una compatta è la macrofotografia. Per questo tipo di foto è
fondamentale considerare la distanza minima di messa a fuoco della tua
macchina. Sul mercato è ormai facile trovare fotocamere che garantiscono la
messa a fuoco entro i 5 cm di distanza dal soggetto. Per accorciare
ulteriormente la distanza minima è inoltre possibile acquistare una lente
macro aggiuntiva. -
La possibilità di scattare in formato
RAW
Rispetto al più famoso JPEG, il formato RAW contiene più informazioni e
quindi consente un editing molto più accurato. Un aspetto che potrà
apparirti trascurabile adesso, ma che si rivelerà sempre più importante con
l’aumentare della tua esperienza.
Flash interno con diffusore
Flash interno con diffusore
Il bilanciamento del bianco manuale ci permette di restituire colore alle
nostre foto se usato in acque non troppo profonde
Un altro esempio di foto in acque poco profonde con il bilanciamento del
bianco manuale
Le tue prime foto
-
L’assetto
Se hai appena preso il brevetto, hai poche immersioni oppure è tanto che
non ti immergi, prima di iniziare a fotografare sottacqua è molto importante
lavorare sul tuo assetto.
Il motivo è semplice, ma determinante: ottenere l’inquadratura desiderata
evitando di danneggiare i coralli e/o sollevare sospensione. -
La conoscenza dell’attrezzatura
Prendi confidenza con la fotocamera e la sua custodia fuori dall’acqua e
possibilmente in condizioni poco luminose. Impara ad usare le funzioni base
(macro, zoom, flash interno, bilanciamento del bianco ecc.) e a valutare i
limiti della tua macchina, come per esempio la minima e massima distanza di
messa a fuoco e la velocità dell’autofocus. Questo ti consentirà di non
sprecare tempo prezioso sottacqua. -
Testare l’attrezzatura
Nella tua prima immersione con l’attrezzatura fotosub o dopo un lungo
inutilizzo è meglio provare la tenuta dello scafandro senza la macchina. Un
trucco comune è mettere una salvietta all’interno della custodia che -a fine
immersione- aiuterà ad individuare eventuali infiltrazioni. -
L’ingresso in acqua
Durante l’ingresso dalla barca evita alla tua attrezzatura un impatto
troppo violento con l’acqua, che potrebbe far spostare l’o-ring. In questi
casi chiedi assistenza all’equipaggio o al tuo compagno. -
Bilanciamento del bianco o Flash
interno?
La stragrande maggioranza delle foto sub che vedi sui giornali o online
sono fatte usando uno o più flash esterni. Il flash però, non può fare
miracoli. Per soggetti molto grandi come un relitto o un intero giardino di
coralli, si ottengono ottimi risultati solo con il bilanciamento del bianco
manuale (sino agli 8-10 metri di profondità). Per profondità maggiori, è
bene farsi aiutare anche da un filtro correttivo colorato, di cui parleremo
più avanti.
Per il momento, con la tua compatta dovrai considerare principalmente due
situazioni.
Sarà meglio usare il flash interno in caso di fotografia macro o primi
piani, mentre ringrazierai il bilanciamento del bianco per i risultati
ottenuti con soggetti estesi, a basse profondità. -
La scelta del soggetto
Se vuoi andare oltre pochi scatti fortunati è necessario concentrarsi su
soggetti alla tua portata, considerando l’ambiente, il tuo assetto,
l’attrezzatura fotografica e la tua esperienza. Soprattutto all’inizio, per
avere qualche soddisfazione, scegli soggetti statici e/o che ti diano la
possibilità di avvicinarti il più possibile, come uno scorfano per esempio,
o un bel corallo.
Se hai a disposizione una fotocamera semplice senza flash esterno o lenti
aggiuntive, eviterai molte frustrazioni se sceglierai come soggetti
principalmente macro o primi piani. -
La distanza dal soggetto
Avvicinati al soggetto il più possibile, sempre stando attento a non
danneggiare l’ambiente che ti ospita. Più sarai vicino al soggetto,più
migliorerai la nitidezza e il colore del tuo scatto.
Se hai deciso di usare il flash, tienilo sempre in modalità forzata e setta
il bilanciamento del bianco in modalità AUTO: questo impedirà al soggetto di
risultare troppo rosso.
Non dimenticare, inoltre, che la potenza del flash interno ti darà luce
sufficiente per un soggetto distante non più di 30/40 cm.
Per limitare “l’effetto neve” dovuto alle micro particelle subacquee
(sabbia, plancton ecc.) è fondamentale -oltre ad avvicinarsi- mettere il
flash in modalità forzata e usare il diffusore, ormai in dotazione in quasi
tutte le custodie. L’uso del diffusore riduce la potenza del flash, ma rende
la luce più morbida.
Per richieste e informazioni, scrivi a
info@adolfomaciocco.com
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