Autori: Filippo Cestaro, Chiara Di Credico – http://www.scubawellness.it
Autore foto: Adolfo Maciocco
L’importanza della respirazione
L’essere umano può resistere senza mangiare qualche settimana, senza bere qualche giorno, ma senza respirare solo qualche minuto: la respirazione è vitale per
la nostra sopravvivenza.
Per la maggior parte del tempo, funziona in modo involontario (ad es. mentre dormiamo), ma, a differenza della maggior parte delle altre funzioni del sistema nervoso autonomo, può essere controllata volontariamente. La respirazione potrebbe essere quindi interpretata come un importante canale di comunicazione tra la mente e il corpo, un ponte tra il nostro sistema nervoso autonomo e centrale.
Ricordiamo che mente e corpo sono in continua comunicazione e s’influenzano reciprocamente: come lo stato della mente influenza il corpo (Mario è preoccupato per l’esame che dovrà sostenere, avrà lo stomaco chiuso), così lo stato del corpo influenza la mente (Mario al mattino è stanco perché ha dormito male, sarà più suscettibile ai rimproveri di sua mamma).
Attraverso il modo in cui respiriamo, possiamo condizionare le nostre funzioni fisiologiche. La respirazione è uno dei sistemi più importanti, nonché il più veloce, per eliminare le tossine ed aumentare l’ossigenazione. Inoltre frequenza respiratoria e cardiaca sono strettamente correlate. Pensate ad una persona molto stressata: come saranno il suo battito cardiaco e la sua frequenza respiratoria? Esiste quindi una relazione reciproca tra respirazione, frequenza cardiaca e stati emotivi/processi mentali. Come questi ultimi possono influenzare il ritmo, la profondità, ed il pattern respiratorio, viceversa, la respirazione può contribuire ampiamente a determinare stati emotivi come rabbia, paura, gioia e tristezza e influenzare il modo in cui il cervello percepisce, interpreta, e risponde allo stress o alle minacce.
E’ dunque importante saper respirare appropriatamente: imparare a migliorare la propria respirazione porterà ad una serie di benefici fisici (ad esempio maggiore eliminazione di CO2 e ossigenazione dei tessuti, equilibrio del pH) e a notevoli cambiamenti positivi negli stati emotivi e nei processi mentali. Il miglioramento della
qualità della propria respirazione è alla base degli insegnamenti di molte tecniche orientali con comprovati effetti psicofisiologici positivi. Queste tecniche si sono dimostrate utili per alleviare lo stress, l’ansia e la depressione nella pratica clinica.
Respirazione e attività subacquea
E’ evidente quanto sia importante per il nostro benessere psicofisico saper respirare correttamente e lo è ancora di più quando ci troviamo in immersione. Molte didattiche insegnano come l’incapacità di ventilare correttamente porti il sub alla fame d’aria, che è susseguita brevemente da una serie di alterazioni dei processi mentali, che potrebbero sfociare nel panico (rif. Istinto Vs Ragione, ScubaZone vol.6). Allo stesso tempo l’immersione subacquea, in ambiente controllato, può favorire
l’apprendimento di una respirazione corretta. Questo perché la respirazione, sott’acqua, diviene percepibile uditivamente, visivamente e propriocettivamente permettendoci di rilevare ogni sua variazione e di aggiustarla di conseguenza. Un sub in immersione, o un istruttore subacqueo che osserva i suoi allievi, vedrà letteralmente il flusso di scarico dell’erogatore che gli potrà fornire importanti informazioni sulla qualità del respiro; sentirà il suo rumore e ne percepirà i cambiamenti attraverso le modifiche dell’assetto che ne conseguono. Ad esempio un sub con una scorretta respirazione tenderà a consumare molto e a doversi “zavorrare” oltre il necessario per compensare l’assetto positivo dovuto al fatto che i polmoni sono più pieni. Infine, ma non meno importante, alcune caratteristiche dell’ambiente acquatico ci aiutano a focalizzare la nostra attenzione sul respiro e sul momento presente favorendo l’instaurarsi di una condizione di calma e serenità in cui la mente è libera dai pensieri e dalle preoccupazioni (le tecniche di ancoraggio al respiro sono alla base della maggior parte delle tecniche di meditazione). Infatti, come si dice tra noi subacquei, quando siamo immersi i “problemi” galleggiano.
Conclusioni
In quest’articolo abbiamo approfondito l’importanza di saper respirare correttamente e la sua influenza sul nostro stato psicofisiologico. Auspichiamo che questo tema susciti sempre più interesse nella comunità subacquea e scientifica allo scopo di sviluppare training sempre più efficaci che ci aiutino a stare meglio e ad essere più consapevoli di noi stessi, sia sott’acqua che nella vita di tutti i giorni (per maggior informazioni sui training da svolgere in acqua rimandiamo a: La subacquea ed il
benessere, ScubaZone vol.4 – oppure contattare direttamente gli autori: a scubawellness@gmail.com )
Articolo pubblicato su ScubaZone n.8:
http://www.scubazone.it/mag/scubazone8/
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