Il subacqueo ha il dovere di segnalare la propria presenza in acqua per prevenire le gravi conseguenze del passaggio ravvicinato di barche e natanti.
Segnalazione Obbligatoria per Subacquei in Acqua
Tale obbligo fu inizialmente previsto dall’articolo 130 del D.P.R. 02-10-1968, n. 1639 concernente la disciplina della pesca marittima e in seguito riformulato dall’art. 8 del D.P.R. 18 marzo 1983 n. 219, ai sensi del quale “Il subacqueo in immersione ha l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione”.
Segnalazione Notturna e Nuove Regole di Sicurezza per Immersioni Subacquee
Di notte deve inoltre essere esposta una luce lampeggiante gialla visibile a 360 gradi.
A riguardo, si rileva che sebbene l’articolo citato sia contenuto in una legge disciplinante la pesca marina, ed inserito nella sezione denominata pesca subacquea, l’obbligo di segnalazione nei modi e nelle forme indicate da tale articolo – e le sanzioni amministrative comminate in caso di violazione – si applica non solo al pescatore subacqueo, ma a chiunque effettui qualsiasi tipo di immersione subacquea, con autorespiratore o in apnea, così come chiarito dalla sentenza della Corte di Cassazione, sezione I civile, del 09-09-1997 n. 8780.
In seguito all’aumento degli incidenti, anche molto gravi, subiti dai subacquei in immersione a causa del passaggio ravvicinato dei natanti, con il protocollo 82/033465 del 26 maggio 2003 il Comando Generale Corpo delle Capitanerie di Porto, ha emanato a tutte le Capitanerie di Porto una circolare che modifica la distanza minima di sicurezza a cui si devono attenere barche e natanti dalle boe di segnalazione subacquea, aumentandola dai precedenti 50 metri ad una distanza non inferiore a 100 metri.
Leggi e Sanzioni per la Sicurezza delle Immersioni Subacquee
Le disposizioni sopra citate sono state in seguito riprese e raggruppate dal Decreto Ministeriale del 29 luglio 2008 n. 146 emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale, all’art. 91, detta le regole relative alle modalità di segnalazione del subacqueo in immersione e la distanza a cui devono tenersi le imbarcazioni dal segnale medesimo, peraltro senza discostarsi dalle precedenti disposizioni.
L’inosservanza di dette norme integra un illecito sanzionabile ai sensi dell’art. 1231 Codice della Navigazione (“Chiunque non osserva una disposizione di legge o di regolamento ovvero un provvedimento legalmente dato dall’autorità competente in materia di sicurezza della navigazione è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi ovvero con l’ammenda fino a euro 206,00”) e dell’art. 650 Codice Penale (“Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206,00 euro.”)
Sanzioni e Responsabilità Legale per la Sicurezza durante Immersioni Subacquee
E’ importante segnalare che le sanzioni previste dalle norme citate si applicano per la mera inosservanza delle prescrizioni sulle distanze minime indicate, alle quali si affiancano le pene previste dal codice penale per i reati di lesione (“Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309.
Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro 1.239”) o omicidio colposo (“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.”) nel caso in cui da tale inosservanza derivino conseguenze al subacqueo in immersione.