Autore: Emilio Mancuso
E come ogni volta ci si trova davanti alla tastiera, con la
voglia di condividere le emozioni e le esperienze vissute; e nella speranza che
la parola riesca a rendere l’intensità e la profondità di quello che gli occhi e
il cuore hanno assaggiato.
Si torna alle Maldive, meta sempre gradita e sempre capace di stupire anche i
viaggiatori più rodati. Grazie anche ai tour operator che credono nel nostro
modo di vivere il Mare, e che sotto il logo di “Progetto Spot” ci
aiutano a diffondere amore, rispetto e conoscenza per il Mare si torna alle
Maldive.
E’ passato solo un anno, è già passato un anno, da quando abbiamo salutato gli
“angeli delle Maldive”, le mante di Paradise Island, ed eccoci di nuovo a
farci stupire dalla loro eleganza. Danzano sopra le nostre bolle intenti a farsi
ripulire da nuvole di minuti labridi, e noi in punta di pinne restiamo a
guardare, trattenendo quasi il fiato per la felicità e in fondo in fondo
convinti che siano venuti ad accoglierci in questo angolo di paradiso.
Quello che cambia questa volta sono l’itinerario, che ci porterà verso i meno
conosciuti atolli del Nord, e le squisite guide a bordo del Donkamana, Alessia,
Valter e Max. Quello che invece non è cambiato per fortuna è il grande interesse
e la soddisfazione dei nostri corsisti e la professionalità unita alla grande e
sempre cordiale attenzione dell’equipaggio della barca.
Si parte dunque verso il nord, e ad ogni immersione ed ogni
snorkelata aumenta la curiosità dei corsisti, che da associazione più o meno
eterogenea di curiosi si trasforma presto in gruppo di amici, compagni di
viaggio uniti dalla voglia di scoprire e comprendere qualcosa in più della
meraviglia che vive davanti ai loro occhi.
A ricordarci che ci assomiglia, ma che non è il paradiso quello in cui stiamo
navigando, ecco un probabile colpo di coda del monsone, o del generico maltempo,
che con un intenso vento da nord ovest, decisamente inusuale per il periodo,
arriva a increspa il mare, lo stomaco e il sonno dei nostri corsisti; senza per
fortuna intaccare minimamente l’entusiasmo per il viaggio e il corso che stiamo
svolgendo.
Gli ultimi due giorni di viaggio saranno caratterizzati da
pioggia, vento teso e un po’ di onda; ma a ricordarci che non è il paradiso
quello in cui navighiamo, ma ci assomiglia proprio tanto, ecco che ad Hanifaru,
atollo di Baa, incontriamo di nuovo gli angeli delle Maldive.
Questa volta però sono davvero tanti, passiamo indimenticabili momenti in
snorkeling e in immersione con una trentina di mante che nuotano, volteggiano,
si esibiscono in danze capaci di farci urlare di gioia e addirittura di far
commuovere un paio di quei subacquei che con la muta addosso sembrerebbero quasi
dei duri.
Rientrati in barca dopo tutta l’opulenza di quell’incontro vengo piacevolmente
assalito da mille domande e curiosità su quelle creature, e per un attimo mi
sento quasi in colpa nel violare la magia e il romanticismo del momento dandogli
senso logico e rigore scientifico.
L’entusiasmo e la voglia di godere di ogni centimetro di quel paradiso portano
alcuni di noi, incuranti del vento e del mare ballerino, a illuminare la vita
frenetica di Maya Tilla.
Trigoni e pinna bianca in caccia, ormai abituati a sfruttare
le torce subacquee per le loro scorribande notturne, ci accompagnano per tutta
l’immersione.
Anche questa volta uno dei punti di immersione più conosciuti di tutto
l’arcipelago ci offre tanto, dalle più piccole creature di reef che solo di
notte si mostrano fino ai più grandi predatori notturni come murene e grosse
cernie che troppo indaffarate nel cacciare non si accorgono di qualche tartaruga
intenta a sonnecchiare.
Anche i miei compagni di immersione, subacquei delicati ed educati, non
svegliano queste “belle addormentate” a colpi di torcia e shaker, sintomo questo
del fatto che parlare di rispetto ed educazione per il mare è come coltivare in
un campo fertile…i frutti per fortuna si vedono.
Lo stesso vento e la stessa pioggia ci spingono alla fine della nostra crociera,
del nostro corso; tentiamo la fortuna, torniamo a Paradise Island nella speranza
di lasciare anche quest’anno queste isole paradisiache con il saluto dei suoi
angeli.
E anche questa volta la fortuna aiuta i miei compagni di
viaggio, anche in questa immersione invertebrati e pesci di reef fanno da
cornice ricca e colorata al carosello di mante che ruota intorno alle stazioni
di pulizia.
L’ultimo sguardo in acqua, prima di tornare a respirare atmosfera di ritorno a
casa, ci fa scorgere una piccola mobula in mezzo alle mante.
Buffa sembra volere imitare le sue cugine più grandi, mi ricorda che per quante
volte torneremo in questo angolo di paradiso ci sarà sempre qualcosa di nuovo da
scoprire, e se saremo così intelligenti da conservare questo paradiso, ci
saranno sempre i nostri angeli ad accompagnarci sott’acqua.
l’Istituto per gli Studi sul Mare, con il supporto |
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