Ottocento metri sotto il livello del mare, nel freddo e nel buio totale.
Scendiamo in questo ambiente inospitale per vedere immagini, rilasciate da Science, che mostrano per la prima volta l’accoppiamento tra due pesci rana abissali, in inglese frogfish, anche detti anglerfish (pesci pescatore). Sono lofiformi abissali, imparentati con la nostrana rana pescatrice o con i tropicali frogfish. Il nome scientifico è Caulophryne jordani, se a qualcuno interessa.
La femmina, che vediamo nella foto e nel filmato, ha bocca grande, un esca e filamenti che ospitano batteri simbionti che brillano al buio, tutti adattamenti per attirare le rare prede e riuscire a ingoiarle, anche se molto grosse… A -800 m non si può fare gli schizzinosi, bisogna mangiare quello che capita, quando capita. Ogni movimento va misurato, per non sprecare le poche, preziose, energie disponibili.
Frogfish abissali e strane abitudini sessuali
Il maschio… beh, è quella piccola appendice attaccata sotto al corpo della femmina. Si attacca con la bocca e vive da parassita, succhiando nutrimento dalla femmina a cui in cambio dona il suo sperma. Anche questo è un adattamento alla vita negli abissi: incontrare una femmina è difficile, conviene non farsela sfuggire, attaccarsi bene e aspettare che emetta le uova. Pazienza, opportunismo, chiamatela come volete.
Come chiarisce il filmato, finora esistevano studi fatti sulla base di esemplari morti, pescati accidentalmente e conservati in museo sotto formalina, per la prima volta il batiscafo ha potuto girare in ambiente le immagini che vi mostriamo di seguito.