Autori testo: Flavia Boni e Federico Marietti
Autore foto: Flavia Boni
Un luogo vero…
non si trova sulla carta
….2 ore di aereo, 7 giorni di emozioni!
Non vi fate spaventare da chi vi dice: in estate l’acqua è calda, non vedrete
nulla…
Se lo squalo martello è il re del mare Daedalus è senza dubbio il suo regno o
perlomeno il luogo di villeggiatura di questo splendido esemplare. I banchi non
sono numerosi come in Sudan ma qui ogni giorno è una sorpresa, ogni istante è
buono per avere incontri inaspettati, abituarsi all’idea è impossibile.
Questa crociera subacquea, nella maggior parte dei casi, prevede l’imbarco e lo
sbarco dal porto di Marsa Alam. Un raduno di barche dai nomi attraenti attende i
sub, tutto sta nell’individuare la propria.
Dopo aver sbrigato le ultime pratiche con le guide, si parte: un paio di
immersioni sottocosta (un check dive di lusso dove un gruppo di delfini ci
saluta durante l’immersione) e poi iniziano le 8 ore di navigazione. Un tragitto
da affrontare al calar del giorno quando il sonno viene cullato dolcemente,
soprattutto se il mare è calmo. Da lontano, la luce del faro scandisce la
distanza dall’isola corallina dei sogni.
Al risveglio, quando si aprono gli occhi, l’unica immagine è quella di un torre
in mezzo al Mar Rosso. Un dito solitario che indica verso il cielo, intorno al
quale non c’è altro. Ma se il panorama è desolante nella sua bellezza, in acqua
tutto cambia. Eccolo il paradosso di Daedalus, libera dall’uomo sopra il mare,
invasa dalla vita sotto.
Chiamata anche Abu el-Kizal, si tratta di un’isoletta
solitaria nata sul cratere di un vulcano sommerso che dal profondo blu, dagli
abissi, sale fino in superficie creando una macchia trasparente che si può
ammirare dall’alto. Sulle sue pareti il corallo è cresciuto rigoglioso, nei
pressi si aggira indisturbata una grande quantità di pesce pelagico.
Un sito distante dalle comuni rotte percorse dai subacquei e, per questo, teatro
di straordinari emozioni.
Il faro che sorge su questa piccola oasi è protetto da pochi guardiani locali,
il tramonto che si infrange sul blu cristallino è uno spettacolo che conquista
ogni sera.
L’entusiasmo e le aspettative prima della partenza non vengono deluse, la flora
e la fauna marina rendono questo soggiorno unico!
L’acqua è calda, il tempo e la visibilità ottime ed è il luogo adatto per i
grandi incontri.
Ci si sveglia presto, prima del sole, e si va alla scoperta
dei diversi punti d’immersione. Così facendo è più facile lasciarsi sorprendere
dalla comparsa più attesa: mentre si è incantati ad ammirare le gorgonie
colorate come i pesci che le circondano, lo “squalo sentinella” arriva
lasciando vincere la curiosità sulla timidezza.
Nascosto dal colore blu intenso dell’acqua, il suo avanzare sinuoso e robusto
richiama l’attenzione di ogni sub ed è presagio di nuove apparizioni.
Il martello non è uno squalo solitario e se trova le
condizioni ideali richiama i suoi compagni di viaggio che in un attimo avvolgono
il gruppo senza paura. Se non disturbati si lasciano ammirare, fotografare.
Nuotano per qualche minuto insieme alle bolle per poi allontanarsi lasciando
solo il ricordo di quegli istanti. Banchi di dodici, quindi esemplari che
diventano un appuntamento fisso nelle immersioni ripetute della giornata. La
loro danza, anche solo per pochi istanti, cancella ogni altro pensiero dalla
mente. L’unico problema è l’aria. L’immersione in media è tra i 35 e i 45 metri,
profondità alla quale, quando ci si trova davanti a questo spettacolo della
natura, in un attimo termina l’autonomia delle bombole e si è costretti ad
abbandonare la magia.
L’incredibile vita marina che circonda questo angolo di
paradiso rende semplice gli incontri con quasi tutte le specie più affascinanti.
Un giorno ci si deve “accontentare” di una comitiva di squali grigi, un
altro, di una manta Diablo che distende le sue ali pochi metri dalle
pinne dei subacquei: silenziosa e delicata, in un momento incrocia le rotte dei
sub incantati dall’apparizione.
Non è difficile poi avvistare lo splendido squalo volpe, facilmente
distinguibile grazie alla sua lunga pinna caudale, una scimitarra che agita
dolcemente per tagliare l’acqua del mare.
Caratteristica di Deadalus è anche Anemone City. Il nome è
tutto un programma in particolare per gli amanti dei pesci pagliaccio. Centinaia
di esemplari occupano e difendono il loro habitat che si staglia lungo le pareti
della barriera corallina. In molti casi ci si ferma al termine dell’immersione
da nord ed è qui che le tartarughe aiutano a far passare velocemente la sosta di
sicurezza o i minuti di Deco accumulati.
A Daedalus o nella tappa ad Elphistone, che precede in molti casi il ritorno
sulla terra ferma, non manca quasi mai il finale thrilling: la visita del
Longimanus. Lo squalo è curioso e si avvicina più dei suoi cugini dal muso
schiacciato. Le pinne macchiate di bianco diventano invadenti, il suo avanzare
prima è lento poi a piccoli scatti che regalano anche nelle calde acque del mar
Rosso, l’ultimo brivido di un viaggio emozionante.
Altre foto
Per info contattare Antonio Carascon (il presidente dei mari)
www.crazyhorsedivers.com
Buone bolle a tutti!
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