Autore: Adriano Penco
Nasce all’Elba il progetto “Linea di Boe” destinato alla
salvaguardia dell’ambiente marino.
Si tratta, infatti, di undici punti di ormeggio luminosi riservati agli
appassionati di subacquea che potranno fare immersioni in sicurezza
appoggiandosi a boe “intelligenti” posizionate a 30 metri dalla costa.
Lo scopo è quello di proteggere l’ambiente e rendere le immersioni più facili,
più sicure e più divertenti, escludendo così l’utilizzo di ancore e ancoraggi
selvaggi con la conseguente depauperazione e danneggiamento del fondale e
ambiente marino.
Inaugurazione progetto Linea di Boe da sx Vincenzo Rabbiolo, Simone
Innocenti, il Sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti, Enrico Romeo
Il progetto “Linea di Boe” nasce dalla volontà
dell’Amministrazione comunale di Capoliveri al fine di creare una strategia
mirata a garantire la protezione dell’ecosistema marino elbano con l’idea di
assicurare la correttezza ecologica delle attività economiche connesse,
rendendolo fruibile a tutte le persone che volessero godere del patrimonio
naturalistico delle coste e dei fondali elbani ancora incontaminati.
Progetto Linea di Boe
Il progetto “Linea di Boe” redatto dall’Arch. Vincenzo
Alessandro Rabbioso, nella sua qualità di responsabile dell’Ufficio Demanio
Comunale, è stato fortemente voluto dal Sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti
con l’obiettivo di creare delle micro-aree protette in cui potersi immergere in
assoluta tranquillità e sicurezza poiché nelle vicinanze delle rispettive boe (
in un raggio di 50 metri ) sarà vietato il traffico dei natanti.
Le boe atte all’ormeggio
L’ancoraggio delle boe al fondale roccioso sommerso
naturalmente è a impatto ambientale nullo.
Il tratto di costa dell’isola d’Elba attualmente interessato dal posizionamento
della “ Linea di Boe “è compreso tra Capo Calvo e Capo Fonza nel Comune di
Capoliveri.
La
collocazione delle boe è stata attentamente studiata da una équipe di tecnici ed
esperti coordinata dall’Ufficio tecnico comunale e dal CED Consorzio Elbano
Diving che attualmente incorpora l’80% dei centri subacquei elbani, il quale ha
messo in campo uomini e mezzi per coadiuvare il Comune di Capoliveri nella
realizzazione di tale progetto.
Il CED è un consorzio costituito senza fini di lucro, nato
dalla volontà di associazionismo dei diving center locali proprio per poter
perseguire progetti importanti volti alla salvaguardia del territorio e
dell’ambiente marino in ottemperanza ai propri fini istituzionali e per fornire
un servizio di alta qualità a tutti i subacquei in visita all’Isola d’Elba.
Questo
consorzio si è fatto promotore di numerose attività tra le quali la pulizia dei
fondali di Marina di Campo dopo l’alluvione.
Sia il CED che il Comune di Capoliveri hanno ricevuto apprezzamento da parte
delle varie istituzioni e da ARPAT, ente che si occupa del monitoraggio della
salute del mare. In particolare i biologi di quest’ultima hanno sostenuto con
molto piacere la nascita di questo progetto, perché si collega a iniziative
simili intraprese dalla Regione Liguria nell’ambito del progetto GIONHA e
hanno dichiarato che questo progetto anticipa di 9 anni parte del contenuto
della famosa normativa europea 20/20/20 sull’ambiente che entrerà in vigore
appunto nel 2020.
Il progetto è stato seguito con molta attenzione anche dagli altri comuni Elbani
che si sono dichiarati interessati ad estenderlo lungo tutta la costa
dell’isola, ma è stato anche appoggiato dai pescatori consci della necessità di
attivare soluzioni simili per dare “respiro al mare” con notevoli vantaggi per
tutti nel lungo termine.
Linea di Boe Capoliveri si propone quindi come un ottimo progetto “pilota” che
potrebbe diventare ben presto “Linea di Boe Isola d’Elba”.
Il sistema per bloccare sul fondo la boa d’ormeggio
Per tutti i subacquei che si immergeranno all’Isola d’Elba
con i diving locali non pagheranno nulla di più dello scorso anno, i residenti o
i turisti che hanno imbarcazioni proprie e vogliono immergersi senza l’ausilio
di un centro subacqueo potranno continuare a farlo pagando un abbonamento o un
ticket giornaliero al Comune, assolutamente ragionevole in termini economici;
mentre invece i centri che provengono dalla costa e vogliono usufruire di questo
comodo servizio dovranno sostenere un costo leggermente maggiorato per
partecipare così ai costi di gestione.
Questo non tanto per discriminare attività o associazioni subacquee esterne al
territorio elbano ma per sottolineare quanto i diving elbani hanno partecipato
attivamente al progetto, investendo gratuitamente tempo e fatica per la sua
realizzazione.
Le boe ovviamente hanno un costo per la concessione demaniale, il mantenimento,
la sorveglianza e per questo motivo il Comune di Capoliveri ha richiesto il
pagamento di un compenso finalizzato a garantire un ottimo servizio orientato
alla tutela di un bene comune come il mare, la salvaguardia e la buona salute
dei fondali marini , e non ultima la sicurezza di chi con tanta passione si reca
a visitare l’ecosistema di questi fondali marini ancora incontaminati che il
Comune di Capoliveri e l’isola d’Elba intera sanno tutt’ora offrire.
Il sistema di ancoraggio intelligente in funzione
Per informazioni:
www.comune.capoliveri.li.it –
www.elbaced.it
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