Di solito i record sono archiviati e passano alla storia attraverso l’arido linguaggio delle cifre che, ben presto, diventano solo un numero perso nelle statistiche. Ci si dimentica, insomma, che dietro ogni record ci sono un uomo e una storia che sono sempre più interessanti e appassionanti del risultato tecnico.
Per la subacquea, l’EUDI e i suoi palchi sono il palcoscenico ideale per scoprire record e recordmen e conoscere i retroscena delle più grandi imprese dell’anno. Questa volta il protagonista al centro dei riflettori sarà Luca Pedrali con i suoi 264,8 metri con cui il 17 settembre 2017, nelle acque del Garda, ha superato il precedente record di 253,4 metri, stabilito da Michele Geraci nel 2014, conquistando così il nuovo primato italiano di profondità.
Luca Pedrali, explorer instructor trimix-full cave, non è nuovo a grandi prestazioni. Chi lo conosce sa che da sempre ha fatto crescere la sua passione affrontando, via via, le sfide più difficili sia a livello fisico sia psicologico e spostando sempre più in là il suo limite. A testimoniare queste capacità basta ricordare brevemente alcune delle sue imprese: circa 50 nuove esplorazioni in grotta documentate e topografate tra cui l’Abisso Roversi (Toscana), la grotta più profonda d’Italia, con la verticalità tra le più profonde al mondo, dove ha stabilito il RECORD ITALIANO DI PROFONDITA’ a meno 1360 m oppure la discesa nel complesso carsico di Bueno Fonteno (Lombardia) dove si è immerso a -600 m, con una permanenza in grotta di una settimana per raggiungere ed esplorare un sifone di oltre mezzo km. Chiunque sia sceso in una grotta e si sia ritrovato, anche per pochi minuti, al buio sa cosa si prova e può immaginare quale autocontrollo si debba avere quando s’intraprendono simili sfide. Luca queste cose le conosce bene come dimostra una frase, di quelle che solo un vero campione può dire, e che abbiamo tratto da un’intervista concessa poco dopo essere emerso dopo 3 ore e 58 minuti dall’inizio della sua immersione record: “Arrivato a -264,8 ho pensato che fosse sufficiente così, che non era il caso di rischiare oltre”.
Luca Pedrali all’EUDI 2018
Sabato 3 Marzo sul Palco Ferraro alle ore 12.00 Luca Pedrali e il prof. Mimmo Picca, direttore dell’unità operativa di medicina iperbarica dell’Ospedale S. Paolo di Bari e trainer instructor, che ha seguito dal punto di vista medico la preparazione al record, racconteranno i retroscena dello straordinario record partendo dagli aspetti psicologici, fisiologici e tecnici dell’immersione profonda e su come affrontarla e ridurre i rischi legati ai gas e all’utilizzo del rebreather per passare all’allenamento fisico necessario per preparare il corpo a lunghe immersioni in acque fredde fino ad arrivare alla pianificazione di un’immersione record.
Ancora una volta EUDI riserva un appuntamento imperdibile non solo per il protagonista dell’evento, ma anche perché l’importanza di quest’incontro travalica la preparazione tecnica finalizzata al record toccando, com’è facile capire dalla presentazione, tutti gli aspetti fondamentali d’ogni immersione profonda con rebreather.
Per ogni ulteriore informazione e aggiornamenti si consulti il sito www.eudishow.eu.